Recensione, poster e trailer ufficiale di Men in Black – International, il film diretto da Felix Gary Gray al cinema dal 25 luglio 2019.
SCHEDA DEL FILM
TITOLO ORIGINALE: Men in Black – International
REGIA: Felix Gary Gray
CAST: Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Liam Neeson, Emma Thompson
DURATA: 115 min.
DISTRIBUTORE: Warner Bros Italia
DATA DI USCITA: 25 luglio 2019
RECENSIONE
Molly è solo una bambina quando vede il suo primo alieno e sfugge allo sparaflashamento dei Men in Black. Da allora ha un solo obiettivo, che insegue come un sogno impossibile per vent’anni: trovare gli uomini vestiti di nero e far parte della crew.
Parte bene e con una nuova linfa questo quarto capitolo della celebre saga a 22 anni dal debutto, con un incidente scatenante iniziale che poteva conferire spunti molto interessanti e innovativi.
A dirigerlo Felix Gary Gray (The Italian Job, Giustizia privata, Fast & Furious 8) e ad interpretarlo non più la coppia composta da Will Smith e Tommy Lee Jones, ma al loro posto Chris Hemsworth (Le origini di Moby Dick, Rush, 7 sconosciuti e El Royale) e Tessa Thompson (Selma, Creed, Avangers: Endgame).
MIB 4 vuole sparaflashare il pubblico e dirgli di dimenticarsi del passato e guardare al futuro. Elementi nuovi ce ne sono, ma la struttura rimane quella di sempre. Tutto il resto invece sembra essersi volatilizzato. E non è un bene.
Non si scampa dalla nuova – sacrosanta – tendenza di avere come protagonista una donna: forte, determinata, moderna. Ma perché questo deve rendere la sceneggiatura forzata e il ruolo stereotipato? Il personaggio interpretato dalla bravissima Tessa è un mero schemino senza sfaccettature né evoluzioni. Un personaggio che all’inizio del film è già saccente, e alla fine pure. Difficile, dunque, immedesimarsi e tifare per lei.
Siamo molto lontani dall’ironia, dal ritmo, e anche dalla profondità di contenuti degli scorsi capitoli: questa quarta puntata non riesce neanche a divertire come vorrebbe a causa di una trama sconclusionata e dialoghi già ascoltati.
Durante tutti i 115 minuti si prova una forte nostalgia per gli agenti K e J. E non solo perché ci eravamo affezionati, ma anche perché regalavano sempre qualche sorpresa inaspettata a livello di arco di trasformazione e di background proveniente dal passato. Qui i personaggi non evolvono, non sviluppano abilità, non crescono (o decadono): è tutta una concatenazione di cause ed effetti scontati.
Unica cosa che salverei a pieni voti è il modo che il regista ha ideato per mettere in scena il “mondo invisibile” ed elitario dei Men in Black, una versione molto harrypotteriana che conferisce all’atmosfera una magia speciale e a quel luogo una sua forza e dignità.
Nel complesso però MIB 4 rimane un’occasione sprecata, dopo un terzo capitolo che si era distinto per divertimento, emozione e momenti revival.
Forse il voler rendere a tutti i costi moderna una saga ormai rodata e amata da tutti non ha giovato al prodotto e anzi ha reso troppo evidente l’eccessivo sforzo.
Come quando vuoi apparire a tutti i costi socievole ma non lo sei. Fai molto meglio a stare a casa a leggerti un bel libro (o andare al cinema a vederti un bel film).
Margherita Giusti Hazon
NUOVO TRAILER UFFICIALE ITALIANO
Laureata in Lettere Moderne, Margherita lavora alla Fondazione Cineteca Italiana, collabora con la rivista Fabrique du Cinéma, ha in corso alcuni progetti come sceneggiatrice e ha pubblicato il suo primo romanzo, CTRL + Z, con la casa editrice L’Erudita.
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