ALLA CORTE DI RUTH – RBG: «non c’è Truth senza Ruth»

Recensione, poster e trailer ufficiale di Alla Corte di Ruth – RBG, il documentario di Betsy West & Julie Cohen dal 15 luglio al cinema.

La Locandina italiana del film Alla Corte di Ruth – RBG

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: RBG
REGIA: Betsy West e Julie Cohen
CAST: Ruth Bader Ginsburg, Gloria Steinem, Nina Totenberg
DURATA: 97 min.
DISTRIBUTORE: Wanted & Feltrinelli Real Cinema
DATA DI USCITA: 15 luglio 2019


RECENSIONE

All’età di 85 anni, Ruth Bader Ginsburg, seconda donna mai nominata alla Corte Suprema degli Stati Uniti, è diventata una delle più grandi icone pop della cultura americana. Ma come è stato possibile? E soprattutto, cos’ha in comune col più famoso rapper di Brooklyn? Il documentario di West & Cohen è un omaggio alla sua storia, al suo work-out, ma soprattutto alla sua instancabile battaglia per i diritti delle donne in America.

Un’immagine del documentario Alla Corte di Ruth – Photo: courtesy of Wanted Cinema

Nata a Brooklyn nel 1933, Ruth Bader Ginsburg è oggi amichevolmente conosciuta dalle nuove generazioni col soprannome di Notorius RBG. La sua dedizione allo studio (che fin da giovanissima la porta a ottenere brillanti risultati ad Harvard e alla Columbia) e il suo pugno di ferro nel combattere le più importanti battaglie legali dei suoi anni l’hanno infatti resa il modello che è oggi. Tra sessioni in palestra, merchandising e persino tatuaggi in suo onore, il documentario di Betsy West e Julie Cohen ripercorre i momenti più importanti della sua storia.

Questa nasce dagli insegnamenti della madre – «be a lady and be indipendent» -, morta prima di vederle conseguire il diploma, e finisce con l’ingresso di Ruth nella Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. In mezzo un’ascesa forense che ha dell’incredibile e la preziosa complicità di un marito eccezionale. La serie di processi che l’ha vista coinvolta, dai casi sulla discriminaizone maschile a quella femminile, sono state pietre miliari dell’ammodernamento legislativo americano. In particolare per quanto riguarda l’equità di genere nei compensi, nelle possibilità di carriera (anche militare) e persino nei modi della maternità.

Come già in Una giusta causa, anche ne Alla corte di Ruth quello che emerge è la portata tremendamente rivoluzionaria del personaggio. Una donna complessa, rigorosa, ma arguta, che ben ci viene restituita dall’incedere classico ma accattivante di questo documentario. Progettato da un team di sole di donne e selezionato per gli Academy Awards 2019, Alla corte di Ruth è un film che indaga un’icona del nostro tempo con dovizia di dettagli e testimonianze. E ci lascia con l’idea che anche una donna di quasi 90 anni può tanto amare i colletti in pizzo della toga quanto l’accostamento con un rapper altrettanto tranciante e rivoluzionario, nonché made in Brooklyn, Notorius BIG.

Alessandra del Forno

 

 

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