Recensione di Escape Room (2017) l’horror di Will Wernick in home video dal 16 maggio 2019.
Prima dell’Escape Room di Adam Robitel, di cui parlavamo abbastanza positivamente qui, c’era un omonimo film datato 2017, diretto da un tale Will Wernick, bravo a bruciare sul tempo la concorrenza e dare alla luce il primo horror dedicato alla nuova forma di intrattenimento (giunta dopo i go-kart, i mini golf e i lasergame) per i noiosi sabato sera di periferia.
Lo vediamo ora, complice l’uscita di dvd e blu-ray targati Midnight Factory, facciamo un passo in Escape Room e ci rendiamo conto quasi immediatamente di aver commesso un grosso errore: ma è troppo tardi.
La porta si chiude dietro di noi e ci mette di fronte alla sera del compleanno dell’insopportabile Tyler (Evan Williams), che insieme all’insopportabile fidanzata Christen (Elisabeth Hower) ed altri 4 insopportabili amici vestiti Abercrombie & Fitch decide di provare l’ebbrezza di farsi rinchiudere in una stanza e provare ad uscirci tramite la risoluzione di complicati enigmi ed indovinelli.
Che si riveleranno mortali, ma con molta, moltissima, calma.
Prima c’è un’ora tonda di niente. Con la sghemba regia di Wernick ed una fotografia da servizio di moda che seguono la comitiva pressoché in tempo reale, mentre lungi da qualsiasi brivido o minaccia si destreggia nella rudimentale escape room.
L’esilarante deprivazione di tensione o paura è la chiave di volta, che sposta la lancetta dall’odio furibondo all’amore per una buffa parodia – chissà se in parte auspicata – di storie di segregazione, tortura o sa-dio-cosa.
Paragonato a Saw ma in realtà più simile nella struttura e nelle atmosfere ai suoi cloni di metà anni 00 (torna vagamente in mente Captivity di Joffé), Escape Room è così sconclusionato da diventare perfetto per spassarsela. Wernick, probabile parente alla lontana di Tommy Wiseau (quello della Room senza Escape), si ricorda negli ultimi venti minuti di togliere il suo film dal forno. Ma ormai è carbonizzato.
Nella sceneggiatura dettata da Google Translate, con poco sangue e ancor meno acume, almeno ci sono grasse risate. Prendiamola così.
Luca Zanovello
TRAILER ORIGINALE
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
Un film che ti fa pensare “non ho capito”, non tanto per l’incomprensibilità di una ipotetica trama (totalmente assente) ma che ti fa mettere in discussione perché si abbia così poca cura del proprio tempo, da dedicarlo a questo non necessario e non richiesto pezzo del cinema “horror”.
…non è nemmeno così brutto da essere bello.
Ahimè non ho trovato prima questa recensione
Non guarderò mai più un film in vita mia senza leggere le recensioni.
Non ha nessun senso o trama.