PET SEMATARY (2019): “Ah e così sei morto?” “Sì, ma niente di serio…”

Poster, recensione e trailer di Pet Sematary, l’horror con Jason Clarke al cinema dal 9 maggio 2019.

il poster italiano del film Pet Sematary (2019) 

SCHEDA DEL FILM

TITOLO ORIGINALE: Pet Sematary
REGIA: Kevin Kölsch, Dennis Widmyer
CAST: Jason Clarke, Amy Seimetz, John Lithgow
DURATA: 101 min.
DISTRIBUTORE: 20th Century Fox Italia
DATA DI USCITA: 9 maggio 2019


RECENSIONE

Una famiglia idilliaca che trasloca in campagna e si sgretola sotto i colpi di una serie di tragiche fatalità.
Dove la legge di vita e morte si ferma, iniziano i poteri magici, ambigui e distruttivi di un cimitero e di un terreno capaci di contrastare l’ineluttabilità. Ma ciò che torna non è sempre ciò che se n’è andato, e a volte l’oltretomba è il sollievo migliore.
Dalla penna di Stephen King, un brivido che riflette sugli affetti, le perdite e la lotta al lutto. 

Una scena del film Pet Sematary (2019) – Photo: 20th Century Fox Italia

Il remake di Cimitero Vivente (1989) riapre le ferite della famiglia Creed e soprattutto di papà Louis (Jason Clarke), che in una dilaniante catena di disgrazie cerca rimedi soprannaturali e palliativi a quei dolori che neanche un capofamiglia e stimato medico può sostenere.

Nelle campagne del Maine tanto care a King, là dove si consumarono svezzamenti buoni e cattivi della sua infanzia (in primis, qui, la perdita dell’adorato animaletto domestico), va in scena Pet Sematary, rinnovamento  in linea con l’horror contemporaneo, ma non al punto da omologarsi.

Il romanzo di King rivive benino, con qualche variazione che alletta, come una visione più corrosiva e mistica del “ritorno”, e qualcun’altra che fa storcere il naso al nostalgico, soprattutto con un finale azzardato. Ma il computo generale è positivo.

Una scena del film Pet Sematary (2019) – Photo: 20th Century Fox Italia

Pet Sematary, co-diretto da Kevin Kölsch (Holidays) e Dennis Widmyer (Starry Eyes) ha difatti qualcosa che pulsa, che lo ascrive alla lista dei remake più propositivi che speculativi, che gioca al rimando con l’originale ma solo a mo’ di tranello, sparigliando le attese e dimostrando di saper essere piuttosto identitario.

La matita rossa entra in gioco nel fattore paura – tracce zero o quasi – e nel trattamento meschino di Zelda, personaggio terrificante e “cult” di libro e primo film.
Ma hey, qui ci sono sangue, struggimenti e gatti redivivi, arruffati e incazzatissimi. Di questi tempi, come non farseli bastare?

Voto: 6,5/10

Luca Zanovello


TRAILER ITALIANO


 

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