Nel capoluogo lombardo fino al 23 giugno, Palazzo Reale ospita un’esposizione dedicata a Jean Auguste Dominique Ingres, l’artista che più di tutti prese ispirazione da Raffaello.
Al Palazzo Reale di Milano fino al 23 giugno, si potrà visitare la mostra Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone. Prodotta dall’istituzione ospitante e da Civita Mostre e Musei, il lavoro è stato curato da Florence Viguier-Dutheil, Conservatore Capo del Patrimonio e Direttrice del Musée Ingres di Montauban. Insieme al museo francese, che ha prestato alcune opere esposte, ha collaborato anche StArt, mentre il Comune di Milano ne è promotore.
Jean Auguste Dominique Ingres
Ingres (1780 – 1867) è considerato l’erede di Raffaello, di cui recentemente la Pinacoteca Ambrosiana ha esposto il Cartone preparatorio della Scuola di Atene, dopo un restauro durato quattro anni.
Il Maestro francese è cresciuto nella cerchia di Jacques Louis David (1748 – 1825) sin dal 1797, ma è dal 1806 che arriva a Roma e può approfondire la sua passione per il pittore nostrano. Fino al 1824, Ingres lavora in Italia per l’Impero francese, prima sotto Napoleone Bonaparte poi per Luigi XIII. Il successo arriva proprio al Salon del 1824, quando presenta Il voto di Luigi XIII che riscuote un grande successo di critica e lo pone a capo della scuola classicista. Non a caso, Ingres è uno dei maggiori esponenti della corrente artistica del neoclassicismo.
Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone
Nonostante il successo arrivi dal 1824, a Palazzo Reale si indaga la pittura di Ingres sotto Napoleone. Con oltre 150 opere, di cui più di 60 quadri e disegni del Maestro francese, l’esposizione ospita capolavori da tutto il mondo. Dal The Metropolitan Museum of Art di New York al Victoria and Albert Museum di Londra, dal Musée du Louvre al Musée d’Orsay per arrivare fino alla Pinacoteca di Brera, la Galleria d’Arte Moderna di Milano e i Musei Civici di Brescia.
La mostra, quindi, non solo celebra il talento del Maestro francese, ma lo pone in dialogo con gli altri artisti che sono stati un punto di riferimento per il neoclassicismo, come David. Ma non mancano gli esponenti italiani che furono coinvolti nella trasformazione che l’Italia, e in particolare Milano, subì quando Napoleone conquistò la penisola. Andrea Appiani (1754 – 1871) ne fu un esempio per la pittura, mentre Antonio Canova (1757 – 1822) lo fu per la scultura. Proprio il pittore nostrano è presente in Jean Auguste Dominique Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone con Ritratto di Augusta Amalia di Baviera (1806).
Gli amanti dell’arte e del neoclassicismo non possono davvero perdersi questa mostra. Fino al 23 giugno avrete la possibilità di immergervi in un percorso dedicato all’erede di Raffaello e al precursore di Picasso.
Simone Bonaccorso
INFORMAZIONI UTILI
JEAN AUGUSTE DOMINIQUE INGRES E LA VITA ARTISTICA AL TEMPO DI NAPOLEONE
DAL 12 MARZO AL 23 GIUGNO 2019
Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, 20122 Milano
Orari: lunedì 14:30-19:30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9:30-19:30, giovedì e sabato: 09:30-22:30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Biglietto: intero € 14, ridotto € 12, abbonamento Musei Lombardia € 10, ridotto speciale € 6, biglietto famiglia: 1 o 2 adulti € 10 / ragazzi dai 6 ai 14 anni € 6,00.
Informazioni: www.palazzorealemilano.it
Catalogo: Marsilio
Fonte e foto: cartella stampa
Diplomato all’aeronautico, laureato in Scienze della Comunicazione a Pisa, cerca una specializzazione nel settore dei media digitali con un Master presso Il Sole 24 ORE Business School ed Eventi. Regista radiofonico per quattro anni a Radioeco.it, collabora con il sito amico FantasyMagazine.it di cui dal 2016 è anche Social Media Manager.
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