Paolo Bellini. Scultura Sinestetica è la nuova mostra allo Spazio Officina di Chiasso (Svizzera) dal 24 marzo al 28 aprile 2019.
È arrivata la primavera e allo Spazio Officina si festeggia con una nuova mostra che, come da tradizione, vede protagonista un artista contemporaneo legato al territorio. Nel 2019 ad essere celebrato è Paolo Bellini, lo scultore che per 20 anni ha avuto il suo atelier proprio a Chiasso e che in questa cittadina ebbe sia la sua prima collettiva (nel 1966) sia la prima personale (nel 1968).
L’esposizione di oggi offre una panoramica sulle sue creazioni recenti, quelle degli ultimi dieci anni, ben 42, di medie e grandi dimensioni. Un ciclo nato nel segno delle relazioni sinestetiche, ossia delle interazioni tra gli elementi grafico-scultorei, la poesia e l’immagine. E il risultato è più che mai confacente allo Spazio che le ospita. Una struttura, ariosa e luminosa, che permette al pubblico di passeggiare tra le opere dell’artista nato a Mendrisio nel 1941. Sculture volutamente disposte ad altezza bambino, che paiono “aeree”, grazie ad un sostegno dello stesso colore del pavimento, e che possono essere osservate da ogni angolazione.
L’effetto è d’entrare in un ambiente dove tutto vibra.
I frammenti, come ben sottolinea il co-curatore della mostra Andrea Del Guercio, sembrano parlare e raccontare la propria storia. Loro, che sono frutto di una rielaborazione di materiali di recupero (di alluminio, ferro o zinco), che hanno la più varia provenienza e che talvolta traggono origine da architetture famose (è il caso di Nido – nella foto sotto – le cui forme s’ispirano allo stadio di Herzog & de Meuron a Pechino). E ora, la loro nuova vita emana un’energia che pervade lo Spazio Officina, facendoci percepire la passione dell’autore, di chi ha pensato e allestito l’esposizione e di chi ha deciso di affiancare a essa molte iniziative collaterali.
Tra queste meritano una menzione speciale i laboratori per bambini e gli incontri per le scolaresche, concepiti per stimolare la fantasia e la sensibilità dei visitatori più giovani, tramite anche attività manuali e un confronto con lo stesso Bellini.
Bellini è un uomo che già all’età di otto anni aveva le idee chiare sul proprio futuro. È stata, infatti, una passeggiata scolastica (al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto) a farlo innamorare di quest’arte, a farlo approdare all’Accademia di Brera, dove si è diplomato sotto la guida di Marino Marini e Alik Cavaliere, a indurlo a creare. Poi a viaggiare (mentre era in Belgio è stato assistente di Strebelle) quindi a spingerlo a rimettersi in gioco e a mutare la tecnica nella seconda metà degli Anni 80, quando è passato dalla scultura-massa a quella lineare, abbandonando definitivamente il bronzo.
Sposa il moderno e l’esilità delle figure diviene il suo tratto distintivo. Il resto è una storia di successi, poesia ed emozioni.
Quelle emozioni cariche di speranza che egli stesso ci tiene a sottolineare durante la presentazione alla stampa. E che verranno portate all’ennesima potenza con la performance immersiva “Sensorial Stroke” di Katja Vaghi e Stone Leaf, momento di massima interazione tra le arti in programma venerdì 12 aprile (per domande sul ricco calendario degli eventi, e prenotazioni, inviare una mail a eventi@maxmuseo.ch).
Vissia Menza
INFORMAZIONI UTILI
PAOLO BELLINI. Scultura sinestetica
a cura di Andrea B. Del Guercio e di Nicoletta Ossanna Cavadini
24 marzo 2019 – 28 aprile 2019
Indirizzo: Spazio Officina, via Dante Alighieri 4 – Chiasso (Canton Ticino, Svizzera)
Orari: dal martedì al venerdì 14.00 – 18.00; sabato e domenica 10.00 – 12.00/14.00 – 18.00; lunedì chiuso
Aperture speciali: domenica 21 aprile 2019 (Pasqua) e lunedì 22 aprile 2019 (Pasquetta)
Mappe, calendari, news sul sito: www.centroculturalechiasso.ch
Nota: domenica 14 aprile 2019, alle ore 16.00, sarà inaugurata la scultura White Sail al Parco delle Sculture del m.a.x. museo!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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