Grandi nomi della musica saranno nei prossimi giorni a Chiasso (Svizzera) per il festival Segni di Jazz!
Jazz, blues, rock, musica classica e pure un tocco country e qualche aria d’operetta. Il Canton Ticino ha il ritmo nel sangue. In ogni stagione dell’anno molti sono gli eventi che spaziano dai generi più pop a quelli più tradizionali. Alcuni si tengono nelle piazze altri in luoghi più raccolti, come le chiese e gli auditori. Non può stupire quindi che gli ultimi giorni d’inverno a Chiasso saranno molto, molto, caldi grazie ad un lungo fine settimana all’insegna del jazz. Si chiama Segni di Jazz il festival di cultura e musica afroamericana che si terrà nella città di confine il 14, 15 e 16 marzo 2019.
Sarà un weekend ricco di appuntamenti che renderanno le vostre serate vibranti sino alle ore piccole.
Dopo l’anteprima tenutasi al Teatro Sociale di Como il 2 marzo, in cui Fabrizio Bosso e la Como Jazz Orchestra hanno regalato ai presenti una notte di musica, giovedì 14 marzo si alzerà ufficialmente il sipario al Cinema Teatro Chiasso con Fred Hersch, l’artist in residence di quest’anno.
Per la 22ma edizione della kermesse, infatti, l’organizzazione ha invitato in “residenza” il noto pianista americano, considerato da molti una sorta di “Schubert dei tempi moderni”. Un autore di solida formazione classica, spesso candidato ai Grammy Awards (gli Oscar® della musica), tanto tenace nella professione quanto nella vita privata – dove convive con la malattia. Uno dei suoi album più acclamati è Evanessence, tributo a Bill Evans, che ora, nell’attesa della performance dal vivo, avete una buona scusa per ascoltare.
Durante i tre giorni che rimarrà in città, tra l’altro, Hersch salirà sul palco sia per momenti di assolo (giovedì 14.03) sia accompagnato da colleghi. Con Gwilym Simcock (che ha suonato anche con Pat Metheny) per un duo di pianisti venerdì a mezzanotte, mentre sabato insieme al bassista Drew Gress e al batterista Joey Baron – musicisti che frequenta regolarmente ma con cui non ha mai condiviso la scena.
Caratteristica della manifestazione è che la musica non si fermerà mai.
Tutte le sere, prima dei concerti, nelle pause e fino a chiusura saranno i vinili di DJ Souljazz a tenervi compagnia. Giovedì e sabato sera, l’appuntamento è alle 24.00, venerdì invece all’1.00 del mattino.
Oltre al DJ luganese, on stage vedremo: l’istrionico percussionista e vocalist Trilok Gurtu, che col suo stile ha sedotto Ivano Fossati, Gilberto Gil e Annie Lennox. Camille Bertault, giovane cantante francese che ha ottenuto notorietà con la pubblicazione di un video su Youtube diventato virale (in cui si cimentava nell’assolo di John Coltrane su Giant Steps). Septeto Internacional, progetto del pianista Michael Fleiner che riunisce artisti cubani, brasiliani, spagnoli e svizzeri per dar vita a memorabili jazz session. E i Flanard, gruppo ticinese funk, fusion e synthpop. Il gran finale, sabato 16 marzo alle 22.30, sarà in compagnia degli Incongnito. Il gruppo londinese, tra i primi a proporre l’acid jazz, proprio nel 2019 festeggia i 40 anni di carriera e di presentazioni ne ha bisogno ben poche.
Come vedete si tratterà pure di una piccola città di confine, ma a Chiasso tra pochi giorni arriveranno grandi ospiti!
Segni di Jazz si propone quale evento conviviale in cui la gente s’incontra, indipendentemente che si tratti di afficionado, neofiti o curiosi. Non abbiate paura.
Un clic sul sito www.centroculturalechiasso.ch per news, biglietti e mappe per arrivare al teatro in via D. Alighieri 3b. Su www.mendrisiottoturismo.ch trovate invece gli alberghi convenzionati che offrono sconti.
Vissia Menza
Foto: si ringrazia l’ufficio stampa
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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