Dal 9 marzo al 25 agosto 2019, il Museo della Figurina di Modena ospita la mostra POP THERAPY Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci.
Negli ultimi giorni due icone degli anni Novanta sono venute a mancare. E molti di noi, in pochi istanti, si sono ritrovati a scavare nei ricordi di gioventù. A partire dall’adolescenza e poi, inevitabilmente, all’indietro sino all’infanzia. Quell’infanzia senza tecnologia in cui si trascorrevano i pomeriggi in giardino a giocare con gli altri bambini. E quando pioveva, ci si dava appuntamento a casa di uno del gruppo per costruire capanne in soggiorno. Rifugio perfetto per la merenda, fingere di vivere in mondi lontani e scambiarsi le immancabili figurine. Ah le figurine…. Non credo vi fosse moneta più preziosa, soprattutto quando l’album di turno era quasi completo. Quelle figurine che anche doppie avevano una seconda vita, trasformandosi in ornamento di diari, motorini e altri oggetti che ci capitavano a tiro.
Tra gli albi indimenticabili un posto speciale, per le bambine degli anni ’80, ha avuto quello di Fiorucci.
Esatto, la casa di moda milanese nel 1984 ha fatto confluire i colori, le forme, le provocazioni che la contraddistinguevano in un magnifico album dal titolo Fiorucci Stickers (Edizioni Panini). Un album che si distingueva dagli altri già dalla confezione: non una pubblicazione sfogliabile, ma un raccoglitore fucsia e giallo fluo, chiuso con un bottone calamitato, al cui interno vi erano 28 schede mobili su cui attaccare le agognate figurine. Era solo questione di tempo prima che divenisse oggetto di culto. E da domani, 9 marzo, il Museo della Figurina di Modena ha deciso di dedicargli la mostra Pop Therapy. Un viaggio che indaga il cosiddetto “fenomeno Fiorucci” attraverso le 200 figurine che sono andate a comporre il memorabile album che provocò una vera e propria Fiorucci-mania. Non a caso vendette qualcosa come 25 milioni di bustine pari a 105 milioni di sticker.
Il percorso espositivo ricalca la suddivisione dell’album. Fiorucci Story, una selezione d’immagine iconiche, tra cui i celebri angioletti; Electron, con robot e dischi volanti; Pin up, con sensuali figure femminili. E ancora, Dance, sulla storia del ballo; Romance, con citazioni sull’amore tratte da vecchi film e fumetti; e Swim, dedicata alla spiaggia e ai costumi da bagno. A chiudere, una sezione ricca di progetti e fotografie dei negozi del marchio, la cui realizzazione era affidata a importanti architetti e designer (ad esempio, Ettore Sottsass). E una selezione di abiti, accessori, scatole e riviste d’epoca. Oltre a It’s Everything I’ve Always Wanted, All Plastic, l’istallazione di Ludovica Gioscia, artista la cui produzione è stata influenzata dalla cultura anni Ottanta.
Una mostra, quindi, che vuole suggestionare il visitatore, solleticare la sua memoria e la sua fantasia e farsi ricordare. Da domani sino a fine agosto, a Modena!
INFORMAZIONI UTILI
POP THERAPY. Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci
9 marzo – 25 agosto 2019
Museo della Figurina, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande n.103 – Modena
Orari: fino al 16 giugno, mercoledì-venerdì 11-13 / 16-19 | sabato, domenica e festivi 11-19; dal 17 giugno, giovedì-domenica 17-22
Biglietti: intero €6,00, ridotto €4,00, mercoledì ingresso libero
Mappe, dettagli e news sul sito: www.fmav.org
Fonte e foto: ufficio stampa
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