L’INGREDIENTE SEGRETO per guarire da sè stessi e gustarsi una torta stupefacente

La recensione de L’ingrediente segreto, la commedia di Gjorce Stavreski al cinema dal 21 febbraio 2019.

La locandina del film L’ingrediente segreto

Tra le novità in sala di questa settimana c’è anche un piccolo film macedone: L’ingrediente segreto, opera prima di Gjorce Stavreski. Una commedia agrodolce che riesce ad unire, con semplicità ed efficacia, dolore e ironia intorno ad una fetta di torta. E quella di Vele è una torta davvero speciale!

In una Skopje povera ma col cellulare a portata di mano, Vele è un meccanico che vive col padre molto malato. Il ragazzo ogni mattina prende la bici e va a guadagnarsi il pane dove, nonostante la situazione, riesce a ritagliarsi anche parentesi leggere. Di notte, invece, si preoccupa del genitore anziano e di come trovare le medicine a lui necessarie che, neanche a dirlo, non può permettersi perché l’assicurazione non le copre e lo stipendio non gli arriva da mesi. Vele deve trovare una soluzione. E.. la soluzione “creativa” all’improvviso arriva.

una scena del film L’ingrediente segreto – Photo: courtesy of Lab 80 film

Un giorno accade qualcosa d’insolito. Dei trafficanti di droga sono alla ricerca di un piccolo pacchetto andato “perduto” in uno dei treni ricoverati nella rimessa dove lavora Vele. Ed è proprio il ragazzo a trovarlo. Incuriosito dal suo contenuto, al posto di consegnarlo lo mette nello zaino e lo porta a casa. In prima battuta spera di venderlo per racimolare i soldi per i farmaci, poi si rende conto che la soluzione è già nelle sue mani e si mette alla ricerca della… ricetta perfetta.

Ecco svelato il titolo del film, la sostanza “misteriosa” all’interno del pacco si tramuta ne “l’ingrediente segreto” di una soffice ed inebriante torta che in un lampo rimette “miracolosamente” in piedi il padre. La notizia è di quelle esplosive, non ci mette quindi molto a diffondersi per il palazzo, il quartiere e il resto del paese, creando la fila fuori dalla porta di casa dei due uomini. E presto Vele si trova alle calcagna sia i malviventi, alla ricerca della loro “roba”, sia gli anziani, gli ammalati, i disperati della città, tutti a caccia di un miracolo.

I protagonisti del film L’ingrediente segreto – Photo: courtesy of Lab 80 film

L’ingrediente segreto, come vedete, ruota davvero intorno ad un dolce. E questo dolce sarà fonte di sipari divertenti (quasi grotteschi) e fughe rocambolesche. Ma sarà anche il pretesto per dare profondità ai personaggi. Per far loro ritrovare sé stessi e l’altro, dando una svolta al un rapporto inaridito da vecchie incomprensioni. E riuscirà pure ad essere critica sociale, rivolta a quella disperazione che ti fa credere nei santoni, nelle superstizioni e nelle pozioni magiche. Esattamente come è capitato nel Paese del regista ma, diciamocelo francamente, potrebbe accadere ovunque.

Ciò che stupisce del film è che, al primo tentativo (non dimentichiamo che questo è un esordio nel lungometraggio di un autore che arriva dalla pubblicità), in 104 minuti di durata, Gjorce Stavreski è riuscito con semplicità, senza effetti speciali e con un budget ridotto, a confezionare un piccolo gioiello. Con dialoghi mai eccessivi, inquadrature attente e una fotografia che condivide informazioni preziose, non può stupire che L’ingrediente segreto abbia conquistato l’ultima edizione del Bergamo Film Meeting, una di quelle manifestazioni magari poco roboanti ma sempre garanzia di ottime visioni.

Vissia Menza

 
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