L’esposizione «Giulio Paolini, del Bello ideale» alla Fondazione Carriero di Milano dal 26 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019.
Abitare in una grande città come Milano vuol dire imparare a convivere col traffico caotico, con gli spintoni in metropolitana e con altri fastidi. Porta con sé però un meraviglioso retro della medaglia, quello di riuscire a stupirti ancora dopo anni nei medesimi luoghi. Può capitarti, infatti, un giorno, per caso, di scoprire che un palazzo d’epoca ammirato più e più volte nasconda un segreto. Un segreto che si rivela col semplice coraggio di suonare un citofono. Uno squillo che ti apre le porte di una galleria – ad ingresso libero – dove da anni si è deciso di valorizzare e promuovere l’arte moderna e contemporanea.
La vocazione culturale è quella della Fondazione Carriero che, all’interno della sua particolarissima sede – Palazzo Parravicini (uno dei pochi edifici privati del Quattrocento di Milano, con una facciata che spicca per i mattoni a vista e un terzo piano che sconfina nel vicino Palazzo Visconti) – collabora da anni con i più affermati artisti contemporanei nella ricerca di nuove forme di espressione intellettuale. Ed è qui che in questi mesi si può esplorare il percorso di Giulio Paolini, uno degli esponenti di spicco dell’arte concettuale. Autore attivo dall’inizio degli anni ’60, la cui poetica si interroga sulla concezione, la manifestazione e l’esposizione dell’opera d’arte, così come sul dialogo che essa instaura con l’osservatore.
Complici i tre livelli dello spazio, la mostra «del Bello ideale» si divide proprio in tre nuclei: il ritratto e l’autoritratto (l’autore è assente); in superficie (linea, prospettiva, orizzonte…); uno di due (il mito e il classico). Ogni nucleo si concretizza nelle diverse stanze grazie all’allestimento della scenografa Margherita Palli che ha dato tridimensionalità al pensiero dell’artista, permettendo così allo spettatore di partecipare alla sua introspezione.
La mostra, a cura di Francesco Stocchi, offre una selezione di opere scelte e posizionate insieme a Paolini stesso. E, pur discostandosi dalla retrospettiva, di fatto copre una carriera lunga 57 anni, annovera capisaldi della sua produzione e ci regala ben tre inediti, concepiti appositamente per l’occasione. A ben vedere, «del Bello ideale» vuole – e riesce – a prenderci per mano e a portarci nel mondo dell’artista durante tutta la visita. Cosa che ci permette di scoprire, magari, nuove prospettive.
Ricordate, ultimo giorno sarà domenica 10 febbraio 2019!
INFORMAZIONI UTILI
Giulio Paolini, del Bello ideale
dai 26 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019
Fondazione Carriero: via Cino del Duca, 4 – Milano
Orari: aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 18.00 – chiuso il lunedì
Approfondimenti, contatti e mappe sul sito: https://fondazionecarriero.org
Fonte: cartella stampa
In copertina: Autoritratto, 1970
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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