il film ZOMBIE CONTRO ZOMBIE (One Cut Of The Dead): dietro le quinte di un attacco zombie

Recensione del film Zombie Contro Zombie (One Cut Of The Dead), l’horror di Ueda Shinichiro al cinema solo il 7, 8 e 9 novembre 2018.

la locandina italiana del film One Cut Of The Dead

Ci sono pellicole probabili cult, ed altre destinati inevitabilmente a diventarlo: Zombie Contro Zombie, traduzione italiana che va contro i diritti umani del film giapponese One Cut Of The Dead, appartiene di sicuro alla seconda categoria.
Lo fa riuscendo a estrarre da un frutto abusatissimo – lo zombie movie – un succo originale e gustosissimo, da una prospettiva più comica che di paura che inaugura fondamentalmente l’era del meta-metacinema.

E’ la fiera del trucchetto ad uso, consumo e godimento del pubblico, quindi non sorprendetevi di un inizio ingannevole e fuorviante, di una banalità calcolata, che vi proietta sul set di un film di morti viventi complicato dall’irruzione di zombie in carne (putrefatta) ed ossa.

Da qui quello Zombie Contro Zombie del titolo, condizione paradossale di una prima parte di film che si fa notare perlopiù per il fatto di essere un unico, fantasioso piano sequenza.
Ma come per i migliori film horror dell’ultima decade, da Martyrs a Quella Casa Nel Bosco (anche se in entrambi i casi i toni rimanevano plumbei), è solo il preludio a quello che sta sotto e dietro a ciò che abbiamo visto fino a quel momento.

una scena del film One Cut of the Dead – Photo courtesy of Tucker Film

Dribblando gli spoiler più importanti, possiamo dire che One Cut Of The Dead è l’ispiratissimo racconto low cost (e coadiuvato da una campagna di crowdfunding) di come si crea e gestisce il cinema, delle rocambolesche peripezie di chi imbraccia, live e senza stacchi, una telecamera.
Visto attraverso un tiro incrociato di piani meta-narrativi, che ripercorrono a ritroso la sguaiata invasione zombie.

Non ci avete capito niente, vero?
Meglio così che rovinare la sorpresa, e la genuinità con cui il regista e sceneggiatore Ueda Shinichiro realizza (contemporaneamente) un film, un making of e pure qualcos’altro, basandosi sullo spettacolo teatrale “Ghost In The Box!” di Ryoichi Wada per applicarlo in maniera molto più funzionale al grande schermo e alle sue regole.
Il paragone non è così azzardato: Zombie Contro Zombie è una specie di Boris orientale, dove Gli Occhi Del Cuore sono sostituiti dalle orbite vuote dei non-morti, mentre vengono raccontate in modo esilarante i rattoppi, le improvvisazioni e le mediocrità di un set così come gli essenziali colpi di genio.

Da studio tecnico, ma non per questo privo di genuino umorismo e di un finale dolcemente cameratesco, One Cut Of The Dead ha anche un effetto da pochi: la voglia di rivederlo subito, per apprezzarne gli incastri e le finezze.

Da non perdere nei tre giorni in cui comparirà al cinema: 7, 8 e 9 novembre 2018.
Voto: 8/10

Luca Zanovello

 

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