La recensione di Conversazione su Tiresia, l’incredibile monologo teatrale di Andrea Camilleri al cinema come evento speciale dal 5 al 7 Novembre e in replica il 22 novembre (∗).

Conversazione su Tiresia locandina

la locandina del film al cinema

«Chiamatemi Tiresia!» disse la calda voce di Camilleri in apertura di quello che potrebbe passare alla storia come uno dei monologhi più belli della stagione. Se non di sempre. Perchè diciamocelo: tutti conosciamo il Camilleri “papà” di Montalbano… Ma il Camilleri teatrante in quanti lo conoscono? E, soprattutto, quanti di noi si aspettavano di vederlo calcare la scena alla veneranda età di 93 anni?

Forte di una cattedra quindicennale all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico, Camilleri riesce in un’impresa degna solo di un grande gigante della letteratura. 85 minuti di un personaggio ambiguo, malizioso, dissacrante, che con l’agilità di un funambolo salta dal banco della mitologia classica a quello della filmografia più contemporanea. E il tutto con una tale dose di leggerezza e autoironia da lasciare a bocca aperta.

Come un nonno che racconta una favola al suo nipotino, così il Tiresia di Camilleri sembra raccontare a noi la favola della propria vita e della propria fortuna letteraria. Passando per T.S Eliot, Apollinaire, Virginia Woolf, Primo Levi, Freud e Woody Allen, il Tiresia di Camilleri sembra trascendere le leggi dello spazio e del tempo per trovarsi proprio di fronte a noi, a Siracusa. In quello stesso teatro dove forse, secoli e secoli fa, andava in scena una tragedia che lo vedeva protagonista…

«Ho trascorso questa mia vita ad inventarmi storie e personaggi. L’invenzione più felice è stata quella di un commissario conosciuto ormai nel mondo intero. Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant’anni, ho sentito l’urgenza di riuscire a capire cosa sia l’eternità e solo venendo qui posso intuirla, solo su queste pietre eterne.»

Andrea Camilleri in una scena nel teatro di Siracusa - Foto di Lia Pasqualino ©

Andrea Camilleri in una scena nel teatro di Siracusa – Foto di Lia Pasqualino ©

Tra le evocative pietre del teatro di Siracusa e le cornici musicali di Roberto Fabbriciani prende corpo una piéce teatrale davvero incredibile. Con appena una coppoletta e due grosse lenti rosse si riesce a ridar voce a una delle figure più enigmatiche della mitologia. Ermafrodita, indovino cieco, mortale costretto a vivere sette vite… il Tiresia di Camilleri non si risparmia nessun pettegolezzo, nessun bistrattamento. Dalle metamorfosi del Citerone ai colloqui con Edipo, dalle angherie di Dante al riscatto di Stravinskij. E mentre persona e personaggio si uniscono in questo racconto lungo secoli, il pubblico non può che rimanere attonito di fronte a tanta potenza poetica. Il risultato è una commossa e lunghissima standing ovation.

Grazie alla regia di Roberto Andò e Stefano Vicario questo piccolo trionfo d’arte, mitologia e letteratura sarà a giorni disponibile anche al cinema. Distribuito da Nexo Digital e Palomar, il film sarà proiettato come evento speciale fra 5 e 7 novembre – e in replica il 22 novembre (*) – presso queste sale: non perdetevelo!

Alessandra del Forno

(*) ndr dopo il successo al botteghino di oltre 45.000 spettatori in tre giorni, torna in sala Conversazione su Tiresia di e con Andrea Camilleri con una replica nazionale solo il 22 novembre. Info sul sito di NexoDigital
Conversazione su Tiresia di e con Andrea Camilleri: al cinema dal 5 al 7 novembre


Ultimo aggiornamento: il 12 novembre 2018, ore 12.30