Proseguiamo il nostro viaggio in Laguna. Oltre alla spettacolare retrospettiva allestita nell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, tutta la città nei prossimi mesi dedicherà esposizioni, eventi e aperture speciali alla celebrazione dei 500 anni dalla nascita del grande Jacopo Robusti.
Ecco una panoramica delle altre imperdibili mostre di Tintoretto a Venezia. Rinnoviamo il consiglio di fare un’abbondante colazione e d’indossare scarpe comode.
Il Giovane Tintoretto alle Gallerie dell’Accademia
Questa tappa dell’itinerario tintorettiano è un must see imprescindibile. Anzi, s’impone prima di avviarvi a Palazzo Ducale. All’Accademia in Campo della Carità troverete una sessantina di opere: ventisei di Tintoretto, le altre di suoi contemporanei (l’olandese Lambert Sustris e il manierista Andrea Schiavone, per citarne un paio) e di artisti che segnarono il suo stile (immancabile la presenza di Tiziano ma anche di Giorgio Vasari, Francesco Salviati e Jacopo Sansovino).
Molti sono i prestiti in arrivo da musei illustri del Nuovo e Vecchio Continente. Tra essi spiccano la Conversione di San Paolo della National Gallery of Art di Washington e l’Apollo e Marsia di Hartford (foto sotto). Entrambi per la prima volta in Italia. Grazie all’apporto degli “ospiti”, si ha una prospettiva nuova sugli anni giovanili del Robusti e una ricostruzione ricca di dettagli del contesto culturale in cui si formò e lavorò per una vita.
Il percorso, diviso in quattro sezioni, ci fa rivivere il decennio che va dal 1538 al 1548 ossia dalla data in cui il pittore affittò una casa e avviò la sua attività indipendente, all’anno in cui Il Miracolo dello Schiavo (nella locandina in alto) gli diede fama e successo clamorosi. Non manca davvero nulla. Dalle nuove architetture di Sansovino, che ridisegnarono la Serenissima, allo stile raffinato e decorativo degli artisti arrivati dal centro Italia. Fino alle tele e le tavolette realizzate da un giovane Tintoretto, che rivelano tutto il suo ardore e la voglia di emergere.
Orari, mappe e contatti sul sito www.gallerieaccademia.it
Dialoghi contemporanei con Tintoretto
Dal 20 ottobre 2018 al 7 gennaio 2019, c’è un’altra mostra che si divide tra Palazzo Ducale e la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro: i Dialoghi contemporanei con Tintoretto.
Alcuni artisti internazionali sono stati invitati a mettere le proprie creazioni (non per forza legate alla tradizione, a volte anche monumentali) in dialogo con i capolavori del maestro veneziano per sottolineare la forza e la modernità di una pittura, in grado ancora oggi di influenzare la creatività delle giovani generazioni.
È da notare che la mostra è divisa ii due sezioni, Volti e Storie, una per sede. La prima, alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, pone in dialogo il Ritratto del Procuratore Nicolò Priuli con 12 ritratti contemporanei (di Michaël Borremans, Glenn Brown, Roberto Cuoghi, John Currin, Chantal Joffe, Victor Man, Yan Pei-Ming, Matthew Monahan, Wangechi Mutu, Celia Paul, Markus Schinwald e Josh Smith). Mentre nella sala della Quarantia Civil Vecchia di Palazzo Ducale, nella sezione Storie, il dialogo sarà con due Dischi in legno, di grandi dimensioni, di Emilio Vedova, il quale si dichiarò sempre in debito con Tintoretto.
Info e approfondimenti sul sito www.zueccaprojects.org
La Venezia di Tintoretto a Palazzo Mocenigo
Se siete interessati alla storia della moda e del costume, un’incursione a Palazzo Mocenigo potrebbe lasciarvi a bocca aperta. Qui manufatti antichi e abiti preziosi vi riporteranno nella Venezia cinquecentesca. Sono la moda, gli usi e i costumi ad essere sovrani indiscussi di questa esposizione dove potrete ammirare alcune copie degli abiti – in fini broccati, velluti e damaschi strabilianti – indossati dalle persone ritratte dal celebre pittore.
Orari, mappe e tutti i contatti sul sito http://mocenigo.visitmuve.it
Arte, fede e medicina nella Venezia di Tintoretto
Spostandovi, da ultimo, alla Scuola Grande di San Marco, in Campo Ss. Giovanni e Paolo, ottanta oggetti (incisioni, disegni, manoscritti, bozzetti, codici, trattati illustrati di anatomia, antichi strumenti chirurgici e altri documenti inestimabili) esaltano il rapporto tra l’arte, la medicina e la religione durante il Cinquecento. In questo periodo, infatti, Venezia era all’avanguardia tanto nelle arti quanto nella scienza. Per favorire la diffusione del sapere gli stampatori lavoravano con i migliori medici. E molti anatomisti famosi venivano proprio alla Scuola Grande di San Marco a praticare e condividere i loro studi.
Per l’occasione, negli spazi della Cappella, è stato riallestito il ciclo pittorico commissionato a Jacopo e concluso da Domenico Tintoretto e Jacopo Palma il Giovane.
Orari, mappe e meravigliosi approfondimenti su www.tintorettovenezia.com
Se credete sia finita qui, vi sbagliate. Queste sono solo alcune delle mete sotto i riflettori di un tour che coinvolge ben 29 fermate. Edifici, chiese e basiliche, luoghi non sempre noti al grande pubblico, che conservano ancora le opere originali, realizzate per quegli ambienti dallo stesso Tintoretto, a dimostrazione del fatto che contribuì a rendere la città un museo permanente a cielo aperto.
Vissia Menza
n.d.r. vi ricordiamo che le parole in rosso contengono link ad approfondimenti sulle mostre di Tintoretto a Venezia in questo periodo e che un commento a quella ospitata a Palazzo Ducale (consigliatissima) lo trovate QUI.
Si ringrazia l’ufficio stampa per il supporto
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”