Recensione di Excision, il film horror di Richard Bates Jr. con AnnaLynne McCord in home video dal 25 ottobre 2018.
Non posso certo bocciare un film che regala camei più o meno sostanziosi di gente come John Waters, Ray Wise e Malcolm McDowell. Quindi, come fanno quelli bravi, ci girerò cautamente attorno.
Loro in Excision sono rispettivamente prete, preside ed insegnante della comunità di provincia in cui si muove e cresce l’adolescente Pauline (malaticcia AnnaLynne McCord). Pauline è una androgina, butterata ragazzina, una Carrie saccente e con torbide visioni di chirurgia sanguinaria che si appresta a diventare fertile e matura.
Gli ostacoli sul percorso sono i soliti, una famiglia disfunzionale (la mamma è Traci Lords), compagni di scuola spietatamente snob, confusione sessuale e visioni di morte. Come uscirne?
Nel travagliato conseguimento della maggiore età, Pauline scopre la vita e forse l’emancipazione attraverso le proprie psicosi e flash perturbati pieni di sangue che si presentano alla mente; questi ultimi, che peraltro a me hanno stufato, sono in pratica l’unico elemento horror di Excision.
Un film, diretto da Richard Bates Jr. e ispirato da un suo omonimo corto del 2008, che a ben vedere horror probabilmente non vuole nemmeno essere.
Lo spirito di Excision è anzi un bizzarro dramma di coming-to-age (tema molto da Sundance, che infatti ha ospitato nel 2012 il film), una storia impregnata di disfunzioni ma che ha essenzialmente a che fare con la crescita nella solita ottica di un’outsider americana.
L’ironia domestica neo-Watersiana fa il paio con la presenza dell’autore di Baltimora e rievoca un po’ di Polyester, mentre lo svezzamento della protagonista riavvicina al genere di paura, ricordando Raw (2016) o ancora prima la sottovalutata trilogia di Licantropia (dal 2000) nella sua fusione di spaventi e ginecologia.
Eppure, come dicevo, qualcosa non mi convince e coinvolge.
Forse la caratterizzazione della centralissima protagonista, in bilico tra vittima di angheria e carnefice sprezzante, è mal bilanciata e restituisce una figura che distanzia. Forse gli intenti humour non sono sorretti da linee all’altezza. Forse mi aspettavo più fatti e meno flash che “oddio è successo davvero? Ah no è solo una fantasia” (comodo escamotage per quando la trama procede senza scossoni).
E sezioni completamente superflue, come il rapporto dileggiante di Pauline col divino, simbolo di una serie di banalizzazioni hipster che ammiccano goffamente. O quella riguardante il “tirocinio” da chirurgo che Pauline sogna e concretizza nel finale finalmente brutale, soluzione azzeccata per raddrizzare la lancetta horror e lasciare sui titoli di coda un sapore più dolce che acre.
Nella colonnina del pro, le impeccabili tecnica ed estetica del Sig. Bates Jr., autore in seguito di Suburban Gothic (2014) Trash Fire (2016), fino ad ora inediti in Italia.
Un “rimandato”, da visione singola.
Voto: 5,5/10
Luca Zanovello
n.d.r. il film è in dvd e blu ray con Midnight Factory dal 25 ottobre 2018 anche su Amazon.it
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole