Un commento a Potted Potter lo spettacolo in scena al Teatro Leonardo di Milano dal 12 ottobre al 4 novembre 2018. 

Premessa doverosa: avete a che fare con una persona estremamente appassionata di “cose harrypotteriane” (appassionata è ovviamente un eufemismo) e ogni tipo di derivato. Quindi il fatto che uno spettacolo teatrale interamente dedicato al maghetto occhialuto sia arrivato in città, è già di per sé un evento che provoca tripudio ed estasi. Ma andiamo con ordine.

la locandina dello spettacolo Potted Potter al Teatro Leonardo di Milano

la locandina dello spettacolo Potted Potter al Teatro Leonardo

Partiamo dal titolo.
Potted Potter. L’unica esperienza potteriana non autorizzata – Una parodia di Dan e Jeff. 

Vi sembra che ci siano abbastanza sottotitoli? No. Bisogna aggiungerci:“astenersi babbani ma anche purosangue”, perché potrebbe essere un’esperienza troppo forte per entrambi. Per i primi perché potrebbero ritrovarsi a giocare a una partita di Quidditch e – cosa ancora peggiore – a far parte della squadra dei Serpeverde. E per i secondi perché non tutti sono in grado di reggere 70 minuti di parodia pura in cui vengono smontati più o meno tutti i personaggi (sì, anche Piton).

A parte per queste due categorie, per tutti gli altri Potted Potter risulterà un piccolo miracolo di sintesi e divertimento.

Dicono che per valutare l’efficacia di un’idea bisognerebbe poterla racchiudere in una sola frase: il classico pitch. Quando trovare il nucleo narrativo di una storia non diventa un’impresa impossibile, allora quella storia è potente.

Cosa accadrebbe se un ragazzino orfano e un po’ sfigato scoprisse di essere un famoso e potente mago?

A mani basse, questo vince l’Oscar per il Miglior Pitch Di Sempre. Sono di parte? Sì, sono di parte, ma bisogna ammetterlo: il nucleo narrativo c’è.

Quando però questa storia non si conclude al libro 1 ma prosegue per altri 6, la questione potrebbe farsi più complicata. Eppure ci sono due folli teatranti che hanno accolto la sfida. Nel 2006 a Daniel Clarkson e Jefferson Turnerviene viene chiesto di ideare un mini show da strada che racchiuda, in cinque minuti, i primi 5 libri della saga. Lo scopo è di intrattenere le folle di fanatici che campeggiano fuori dalle librerie in attesa del sesto libro.

La faccenda piace. E da lì è un susseguirsi di successi che iniziano con un tour per il Regno Unito che fa tappa ai Trafalgar Studios di Londra (il giorno di Natale – emoticon con occhi a cuore) e al Fringe di Edimburgo per poi sconfinare oltreoceano, dall’Australia alla Nuova Zelanda e in Nord America, Sud Africa, Stati Uniti, Messico fino ad arrivare a Dubai. 

I protagonisti di Potted Potter Davide Nebbia e Mario Finulli - Photo: Lù Magarò 98

I protagonisti di Potted Potter Davide Nebbia e Mario Finulli – Photo: Lù Magarò

Ma veniamo a noi: lo spettacolo finalmente arriva per la prima volta in Italia dal 12 ottobre al 4 novembre al Teatro Leonardo con un cast di due soli attori, come vuole la tradizione (i giovani e talentuosi Davide Nebbia e Mario Finulli), ad interpretare tutti i personaggi della saga, ma anche a mettere in scena, reinventandoli, gli oggetti, gli animali, gli elfi… insomma, con un ritmo spaventosamente incalzante (neanche chi legge i foglietti illustrativi delle medicine negli spot raggiunge certe velocità), Potted Potter assicura immense risate non solo ai bambini ma anche a persone che potrebbero avere l’età di Silente. Come se non bastasse, ad un certo punto il teatro diventa testimone di una vera e propria partita di Quidditch (per la felicità di uno degli attori che si ritrova travestito da boccino d’oro). 

Dimenticatevi magiche colonne sonore, scenografie natalizie e sognanti, momenti cupi con tragici conflitti: qui Hogwarts viene ridotta a “due yogurts” e la foresta proibita diventa un’isola caraibica; le ineluttabili sfide a colpi di bacchetta fra Harry e Voldemort si trasformano in match di box sulle note di Simply the Best; Hermione ha la voce da uomo e la fenice di Silente, Fanny, non si sa come diventa un cesto di “panni” sporchi. 

Lo spettacolo viene anche sapientemente (ma qui devo aggiungere purtroppo) italianizzato: è infatti costellato da citazioni a cose e persone che sicuramente non fanno parte della versione originale, da Berlusconi ai Modà, passando per Rino Gaetano – e ci fermiamo qui.

Una menzione speciale alla scena finale, davvero esilarante, in cui i due attori si esibiscono in una performance canora sulle note di I Will Survive e un testo che ha molto a che fare con l’assenza del naso di Voldemort. 

Appello ai babbani: siete ancora in tempo per cambiare idea.

Margherita Giusti Hazon

INFORMAZIONI UTILI
Potted Potter – Tutti i libri di Harry Potter in 70 minuti

Dove: Teatro Leonardo, via Andrea Maria Ampère, 1
Quando: Dal 12 ottobre al 4 novembre 2018
Mappe, biglietti e approfondimenti sul sito del Teatro Leonardo e se non siete di Milano niente paura, scoprite le tappe del tour sul sito dello spettacolo!

 

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa