Alla scoperta della mostra Auto che passione! Interazione fra grafica e design, dal 7 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 al m.a.x. museo di Chiasso. 

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il manifesto della mostra Auto che passione!

Muscolosa, forte, sinuosa, scattante, futuristica. Cara auto che passione… è proprio il caso di dirlo. Nei tuoi cento anni hai percorso molta strada. Sei passata da sogno per pochi a bene alla portata di tutti, confortevole e necessario, prima di tornare ad essere oscuro oggetto del desiderio, imponendo addirittura la realizzazione di avveniristici prototipi (come confermano gli ultimi paragrafi). Non c’è che dire, ti meritavi una esposizione sulla tua storia!

Oggi parliamo di auto perché al m.a.x. museo di Chiasso e all’adiacente Spazio Officina ha preso da poco il via una mostra che titola esattamente Auto che passione!. Il viaggio proposto di stanza in stanza (e di edificio in edificio) ci fa scoprire come sia cambiato il percepito di un bene relativamente giovane quale l’automobile. Saranno un paio di ore appassionanti, adatte sia agli amanti dei cilindri e delle corse in pista sia a chi subisce il fascino dei racconti di tempi andati.

auto che passione: Jules Chéret, Benzo-Moteur, 1900 Manifesto

Jules Chéret, Benzo-Moteur, 1900
Manifesto, cromolitografia, 124 x 89 cm
Courtesy Galleria L’Image, Alassio

Dal 7 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 Auto che passione! inaugura la nuova stagione espositiva del centro culturale a pochi passi dal confine italiano.

E, come da tradizione, compiamo un tuffo all’indietro, nel secolo scorso, nell’evoluzione della grafica, del design e, di conseguenza, del costume di un’epoca tanto vicina alla nostra ma già lontana. Focus di quest’autunno sono i cento anni dei “bolidi”, da quelli a manovella a quelli stilosissimi. Dalle Alfa Romeo e Citroen, insostituibili nella quotidianità, alle Ferrari e Lamborghini, destinate a una clientela ristretta.

In ogni sala ci ritroviamo vis à vis con manifesti, cartoline, disegni e cimeli. Sono oltre 300 e sono tutti diversi. Ci sono poster di Lautrec-chiana memoria, firmati da Jules Chéret, e alcuni che ci ricordano come agli albori i veicoli fossero considerati “per veri uomini” (vedasi le illustrazioni di Plinio Codognato Leopoldo Metlicovitz, tra gli altri).

Auto che passione sala1 - Photo by MaSeDomani

una serie di manifesti esposti al m.a.x. museo che ben esemplifica l’idea di auto “al maschile” – Photo ©MaSeDomani

Proseguendo, scopriamo di dover ringraziare il buon D’Annunzio per il ribaltamento di concezione. Fu lui a persuadere le menti illuminate e le moltitudini che l’autovettura potesse/ dovesse essere esclusivamente femmina. Da qui la sua linea divenne morbida, delicata, fine ed elegante, come testimoniano le rappresentazioni dei grandi nomi della grafica, tra cui Marcello Dudovich. Maestri della comunicazione che decade dopo decade si prodigarono nell’assecondare le tendenze e crearono piccole opere d’arte – sebbene simili materiali avessero vita breve, funzionale alla promozione del momento.

Con la diffusione dell’auto, con la nascita di una cultura dei motori, le campagne pubblicitarie mutarono di continuo. Le cromo-litografie fecero spazio alla fotografia, ai gadget e ad altre novità. Negli anni, grandi furono le trasformazioni di tecnica e società. E tutte emergono nelle varie sezioni della mostra, grazie anche ad oggetti (clacson, volanti, ecc.) provenienti da collezioni private.

Marcello Dudovich, La nuova Balilla per tutti, 1934 Manifesto, cromolitografia, 195 x 139,3 cm Courtesy Galleria L’Image, Alassio

Marcello Dudovich, La nuova Balilla per tutti, 1934
Manifesto, cromolitografia, 195 x 139,3 cm
Courtesy Galleria L’Image, Alassio

Nei quattro ambienti del m.a.x. museo si segue un percorso cronologico, che avvolge e stuzzica la curiosità del visitatore. Mentre nel vicino Spazio Officina si seguono gli orientamenti: il finale è mozzafiato.

Ad attenderci nell’ex-autorimessa (!) ci sono, infatti, dodici capolavori a due porte, differenti per epoca, fabbricazione, proporzioni, altezza e colore. Differenti per orientamento, appunto. I nomi sono storici, tra essi spiccano Bugatti, LanciaAlvis e IsoRivolta. Si tratta di prototipi (vedi sotto), esemplari unici o numeri uno di serie limitate qui riuniti per coronare un racconto imperdibile.

Al termine della visita, una volta all’esterno, magari tra i veicoli rosso fuoco del bosco di manifesti, non potrete fare a meno di notare che la passione di chi ha vissuto (o vive) in quel mondo, e di chi negli ultimi mesi l’ha esplorato, abbia contagiato un po’ anche voi.

Vissia Menza

auto che passione - isoRivolta Vision Gran Turismo - Photo by Masedomani

anche la IsoRivolta Vision Gran Turismo in mostra allo Spazio Officina – Photo ©MaSeDomani

INFORMAZIONI UTILI
AUTO CHE PASSIONE! Interazione fra grafica e design 
7 ottobre 2018 – 27 gennaio 2019 

Indirizzo: m.a.x. museo, via Dante Alighieri n°6, Chiasso (Svizzera)
Orari: martedì–domenica, ore 10.00–12.00 e 14.00–18.00; lunedì chiuso
Prezzi: intero CHF/Euro 10.- (per riduzioni e gratuità si rimanda alla biglietteria)
Mappe, approfondimenti, contatti sul sito web: www.centroculturalechiasso.ch

Nota: la rassegna, nata dalla collaborazione tra musei e curata da Marco Turinetto del Politecnico di Torino e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo, dal 29 marzo al 30 giugno 2019 sarà ospitata presso il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
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il bosco di manifesti all’ingresso del m.a.x museo – Photo ©MaSeDomani