THE BRIDE: mogli, spiriti e buoi dei paesi tuoi

Recensione di The Bride, l’horror di Svyatoslav Podgaevskij in home video da metà luglio 2018.

la cover del blu ray del film The Bride

Ohhh, sentivo proprio la mancanza di una bella storia di fantasmi con maledizioni che attraversano la storia dei secoli e che si ripercuotono su giovani spensierati e ignari!

The Bride si accoda ai numerosi film sosia forte di una provenienza non abituale, la Russia, ed un incipit che introduce una variabile della sua tradizione ottocentesca, vale a dire la macabra usanza di fotografare ed immortalare in posa “viva” i propri parenti deceduti.
Duecento anni dopo, nel presente, la studentessa di filosofia Nastya (Viktoriya Agalakova) si sposa con Vanya (Vyacheslav Chepurchenko) e visita la villa di campagna dei suoi genitori.
Conoscere i suoceri è sempre un momento delicato: bisogna stare attenti a non criticare la loro casa, il loro cibo e nemmeno la loro secolare tradizione a braccetto con strane presenze.

I negativi delle foto come custodi di discendenti negativi, alberi genealogici superstiziosi e con rami contorti che vengono tramandati: paese che vai, rituali grotteschi che trovi.

Ma al netto di una declinazione culturale insolita, The Bride e il suo regista moscovita Svyatoslav Podgaevskij confezionano un copione noto e poco sorprendente, almeno dal punto di vista del vorace consumatore di horror: i corridoi della magione diventano neri tentacoli, dietro ad ogni angolo un pericolo o un monito ad andarsene, che vengono ignorati dalla brava protagonista.

Se però avete un appetito spiccato e inesauribile per le ghost stories e non sapete dire di no al formato, ecco alcuni elementi (trovati a fatica) a favore della visione in una sera di noia.

In primis, The Bride rinuncia alla politica scriteriata dei jumpscares, sempre più in voga, e costruisce il suo crescendo di tensione (non irresistibile, ma nemmeno inconsistente) su fattori più genuini e meno artificiali, come una buona regia che utilizza appieno i meandri interni ed esterni della location domestica; poi, come detto, ci pensa la provenienza geografica del film a contaminare il solito protocollo con curiosi elementi estrapolati da leggende e folklori sovietivi.

Prendere o lasciare quindi, a seconda del vostro livello di saturazione rispetto alla questione fantasmatica: ma da qualunque prospettiva lo si guardi, The Bride, pur emotivamente dignitoso e d’estetica sobria ed elegante, rimane il semplificato compitino horror.

Luca Zanovello

ndr il film The Bride è in dvd e blu-ray grazie a Midnight Factory

Leave a Comment