Recensione del colorato New York Academy Freedance, il film di Michael e Janeen Damian in sala dal 13 settembre 2018.
Barlow (Juliet Doherty) ha un sogno che va oltre il call center in cui lavora: diventare ballerina. Charlie (Harry Jarvis) ha un sogno parallelo alla consegna delle colazioni: fare il pianista. Zander (Thomas Doherty) ha un sogno che rasenta l’ossessione: realizzare Freedance, il suo prossimo musical. Le vite dei tre s’incroceranno, sebbene nella Grande Mela le probabilità d’incontrarsi siano inferiori rispetto ad altri lidi ma questo film s’intitola New York Academy Freedance e qui le cose belle possono accadere.
Se Zander è già un coreografo di successo, non si può dire la medesima cosa per gli altri ragazzi. Loro dovranno ancora lottare per veder realizzati i propri desideri. Sanno di aver talento ma riuscire a seguire la propria passione e tramutarla in una professione è tutt’altra sfida. Una sfida che i tre, in modi diversi, hanno accettato e da cui possono uscire solo vincenti. Come? Unendo le forze.
No, non vi racconterò quando i protagonisti della storia si incontreranno, né le prove che dovranno superare. Credo sia bello entrare in sala senza conoscere i dettagli di una trama dallo schema rodato. Vi dico solo che New York Academy Freedance è sbarcato nei cinema il 13 settembre ed è pronto a portarvi dietro le quinte di uno show di Broadway per ricordarvi quanto sia potente la musica e quanto sia importante non smettere mai di sognare giacché, ogni tanto, il successo arriva.
Con coreografie accurate e tante note ad accompagnarci (i brani originali della colonna sonora sono ben diciassette), alcune delle quali registrate dal vivo (è il caso di cinque canzoni), la pellicola di Michael e Janeen Damian – lui musicista, lei ballerina, 13 film scritti insieme – è un concentrato di sentimento, determinazione e ottimismo.
New York Academy Freedance è un’immensa e ritmatissima iniezione di buonumore che può fare solo bene ai suoi destinatari finali: i giovani, coloro che stanno per affacciarsi all’età adulta e sono concentrati nella conquista del mondo. Il film è per loro, per farli osare e vincere. Perché avere un’inclinazione per l’arte, che sia suonare uno strumento o librarsi su un palco, è una cosa meravigliosa ma non è facile raggiungere il livello dei professionisti. Ci vuole coraggio, tanta perseveranza e un pizzico di fortuna. Tutti elementi che abbondano in questa favola moderna che punta a dare una spinta nella direzione giusta ai sognatori in erba. Alimentate le vostre passioni, seguite i vostri istinti, lavorate sodo e non mollate mai, sembra sussurrare in un orecchio una vocina amica…che abbia ragione?
Ora però andate al cinema, immergetevi nelle scenografie, canticchiate i motivi, lasciatevi travolgere dal romanticismo e tifate per i vostri beniamini senza crucciarvi troppo di quello che diranno domani gli altri.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”