Chi vincerà Venezia 75? Tra Cuarón e  Lanthimos il nostro Toto-Leone per la conclusione del Festival.

Chi vincerà Venezia 75? Il nostro Toto-Leone! Photo by MaSeDomani

Chi vincerà Venezia 75? Il nostro Toto-Leone! – Photo © MaSeDomani

È sabato 8 settembre e «come per tutte le più belle favole…» anche per la 75ma edizione del Festival di Venezia è ora giunto il momento dei saluti. Tante le soprese, le delusioni, i successi, ma chi vincerà Venezia 75? In attesa del verdetto della Giuria – che ricordiamo presieduta da Guillermo Del Toro – ecco le nostre previsioni.

In testa a tutti, primo e unico film davvero meritevole del Leone d’Oro, non possiamo che mettere Roma di Alfonso Cuarón. La poesia in bianco e nero del regista messicano ha conquistato il nostro cuore e quello del pubblico lagunare. Speriamo anche quello di Del Toro, amico tra l’altro dello stesso regista. Che proprio quest’amicizia, pronta ad essere additata come favoritismo, non gli sia fatale e d’ostacolo alla vittoria?

Di qualche spanna sotto Roma, molti altri sono i titoli che avrebbero potuto concorrere alla conquista del Leone d’Argento – Gran premio della giuria. Dato il vociferare dell’entusiasmo di Del Toro per Suspiria, noi ci sbilanciamo su Guadagnino. Pur non totalmente riuscita, l’opera del regista italiano ha comunque il merito di avvicinarsi a una dimensione onirica (più un incubo che un sogno) tanto amata dal presidente di giuria. Ma questo sarà bastato a conquistare anche gli altri giurati? A fare il palio con questo, anche un altro Leone d’argento: quello del Premio per la miglior regia. Data la maestria, la sagacia e la finezza di Lanthimos, noi non possiamo che tifare per il regista greco e il suo The Favourite, le cui protagoniste sono tra l’altro anche ottime candidate per la Coppa Volpi.

Se non sono le streghe di Guadagnino o le regine di Lanthimos a conquistarsi la Coppa Volpi – miglior attrice, allora le previsioni si fanno difficili. Più facili per la Coppa Volpi – miglior attore: la nostra scommessa è su Willem Dafoe di At eternety’s gate di Schnabel. Il trasporto e l’intensità dell’attore americano possono essere in competizione solo con l’interpretazione di John C. Reilly in The Sisters Brothers di Audiard. Per quanto riguarda invece gli attori emergenti, future promesse del mondo dello spettacolo, il nostro Premio Marcello Mastroianni va al protagonista di 22 July, Jonas Strand Gravli o – meno auspicabilmente – a Aisling Franciosi, protagonista di The Nightingalela nuova abominevole revenge-story di Jennifer Kent.

A chiudere il cerchio del nostro Toto-Leone, il Premio per la miglior sceneggiatura ci sentiamo di affidarlo alle mani di quell’intramontabile genio della commedia francese che è Assayas: gli sferzanti dialoghi di Double Vis (Non Fiction), tutti incentrati sul rapporto fra nuovi media e industria culturale, possono competere davvero solo con un altro paio di titoli. O uno di quelli già sopra citati o il nostro amatissimo Opera senza autore di Von Donnersmarck.

Difficile comunque fare previsioni con così tanti buoni titoli in concorso. Buoni ma non eccezionali. Oltre Roma, che meriterebbe di trionfare a mani basse, risulta infatti quasi impossibile stabilire un podio univoco. Le carte potrebbero essere mescolate inaspettatamente e portare alla ribalta anche alcuni di quei titoli che tanto hanno diviso la critica. Napszállta di Laszlo Nemes sopra tutti. In attesa del verdetto dei giurati, dita incrociate e scongiuri: che tutte le strade portino a Roma e non a Budapest! Stasera la classifica ufficiale!

Alessandra Del Forno

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