Recensione del film Mission Impossible, in home video 4K Ultra HD dal 14 luglio 2018.

mission impossibile cover blu ray

la cover del nuovo blu-ray del film Mission Impossible

L’uscita di Fallout, sesto “fascicolo” della saga delle missioni impossibili, regala al mondo le riedizioni dei precedenti capitoli in 4K Ultra HD e a noi, in un impeto di nostalgia, di riguardarci il capostipite, che arrivava sul grande schermo il 13 settembre di ventidue (!) anni fa.

Mission Impossible irrompe in sala nel 1996 rilanciando un’omonima pionieristica serie televisiva andata in onda trent’anni prima, per sette anni ed altrettante stagioni, e proseguita con un rilancio datato 1980. Insomma, le M.I. ci sono sempre state.

E’ però innegabile che sia stato il primo lungometraggio a proiettare l’immaginario spionaggistico, i connotati dei sequel e l’ossessivo theme (in realtà già presente nella serie tv) nella cultura cinepop.

Del resto, gli anni novanta stavano diventando l’epoca aurea del thriller d’azione, basti citare alcuni titoli usciti attorno alla metà degli anni novanta: Heat – La Sfida, Speed, Die Hard – Duri A Morire, Face/Off, eccetera.
Sul versante spy story invece qualcosa si era inceppato, ed anche una macchina perfetta come quella del franchise di 007 e James Bond arrivava col fiatone, con film interlocutori (Goldeneye, 1995) e un po’ troppo tradizionali per il palato delle generazioni emergenti.

Mission Impossible diventa allora il prodotto perfetto, unione dei suddetti generi sotto regime di suspense serratissima, toni un po’ più “sportivi”, personaggi sopra le righe, montaggio e regia in quinta.
Tom Cruise e Jon Voight in una scena di Mission Impossible - Photo: courtesy of Universal Pictures Home Entertainment

Tom Cruise e Jon Voight in una scena di Mission Impossible – Photo: courtesy of Universal Pictures Home Entertainment

Giusto, la regia. Per mettere in pratica la sceneggiatura martellante di due penne veterane quali David Koepp (Jurassic Park) e Robert Towne (Giorni Di Tuono) viene intercettato nientemeno che Brian De Palma, fresco di Carlito’s Way.
Un vero e proprio dream team, completato dal casting sontuoso che raduna tra gli altri Jon Voight, Emmanuelle Béart, Jean Reno, Kristin Scott Thomas, Vanessa Redgrave e Ving Rhames. E poi ovviamente Tom Cruise, che si consacrerà action man di Hollywood e darà volto e modi integerrimi e un po’spacconi – perfettamente dosati – all’agente segreto Ethan Hunt.

E’ Hunt ad essere incastrato dai superiori durante una complicatissima missione nella fredda Praga che decimerà la sua squadra, è sempre lui a gettarsi in una nuova missione ancor più delicata (come da titolo) per scagionarsi ed evitare che una preziosa lista di nomi di collaboratori finisca nelle mani sbagliate.
Uno spunto generico da film di spionaggio diventa il perfetto blockbuster dall’altrettanto perfetto dosaggio tra azione, tensione e trame criminali.
Soprattutto, rappresenta ancora oggi un modello insuperabile di film d’intrattenimento, prima che la definizione rimandasse perlopiù a roba scadente, decerebrata o presieduta da The Rock.

Testo ed arrangiamento sono impeccabili e scintillanti, il ritmo di Mission Impossible non lascia neanche il tempo di andare in bagno, soprattutto nell’accoppiata di maxi sequenze nella prima metà del film (nelle viscere della città slava prima, in quelle del quartier generale della C.I.A. poi).
Tom Cruise in una scena di Mission Impossible - Photo: courtesy of Universal Pictures Home Entertainment

Tom Cruise in una scena di Mission Impossible – Photo: courtesy of Universal Pictures Home Entertainment

Due blocchi granitici come la conduzione di De Palma, che in queste vesti sembra nato fra le lettere della scritta “Hollywood” e non fra i Movie Brats che ne rappresentavano l’alternativa ribelle.
Il ventennio abbondante intercorso ci restituisce una pellicola invecchiata perlopiù bene, con qualche ruga qua e là (effetti blue screen obsoleti rovinano il finale, che è peraltro l’atto di gran lunga peggiore), magari qualche pecca frettolosa, come l’attrazione fatale del personaggio della Béart solo abbozzata (spiegato in una scena introduttiva poi omessa), ma nella quale gli elementi che hanno fatto scuola sono perlomeno il triplo.

Trovate tutto il “corso” nell’edizione 4K + blu-ray di Mission Impossible (due dischi), che oltre al video Full HD, all’HDR e all’audio Dolby Atmos regala una sfilza di contenuti speciali impressionante: la retrospettiva “Missione: Straordinaria – 40 Anni di Impossibile”, cinque differenti featurette, le clip “Eccellenza Nel Cinema” e “Generazione: Cruise” dedicate all’attore ed una galleria di immagini.

Luca Zanovello