Nel capoluogo lombardo vi aspetta la mostra che ripercorre la carriera del Maestro dal 1958 al 2013, nata dalla collaborazione con il Museo del Novecento e l’Archivio Bonalumi.
Nata dalla collaborazione tra Palazzo Reale e Museo del Novecento, Bonalumi 1958-2013 è l’antologica dedicata al Maestro che si inserisce nella rassegna estiva milanese dedicata all’arte contemporanea. Fino al 30 settembre, la mostra, allestita insieme all’Archivio Bonalumi, è ospitata da Palazzo Reale, mentre il Museo del Novecento ne offre un piccolo focus.
Agostino Bonalumi
Classe ‘35, Agostino Bonalumi nasce a Vimercate, vicino Milano. Studia disegno tecnico e meccanico e esordisce con una prima personale nel ‘56 alla Galleria Totti del capoluogo lombardo. Due anni più tardi espone insieme a Castellani e Manzoni con una mostra alla Galleria Pater di Milano. Il sodalizio dei tre continua con altre esposizioni a Roma, Losanna e nella città che per prima li ha visti esporre insieme. Nel ‘65 una sua personale è ospitata dalla galleria di Arturo Schwarz, mentre dal ‘66 inizia una collaborazione in esclusiva con la Galleria del Naviglio di Milano.
Sempre in quell’anno viene invitato alla Biennale di Venezia, dove tornerà nel ‘70 con una sala personale. Nell’80 viene presentata un’ampia rassegna a Palazzo Te di Mantova e nel 2001 l’Accademia Nazionale di San Luca gli conferisce il Premio Presidente della Repubblica per la scultura. Si è occupato anche di scenografie e libri d’autore, esponendo nei suoi ultimi anni in capitali di prestigio come Bruxelles, Mosca, New York e Singapore. Nel 2013 lavora a una mostra a Londra di cui non vedrà mai l’apertura: muore a Monza il 18 settembre 2013.
Bonalumi 1958 – 2013
La mostra dedicata al Maestro lombardo si apre con tre opere esplicative di tutta la sua carriera e ne riflettono gli stadi principali della propria ricerca. Sin dalle prime sale, infatti, è possibile immergersi nel mondo di Bonalumi fatto di forme circolari che emergono dalla tela e monocromi luminosi. Blu abitabile (sopra) è un esempio di dove la sua arte lo ha condotto già dopo un decennio circa dalla sua prima personale, passando per Rosso (sotto) del ’66 e altri quadri dove il cerchio, sicuramente uno dei suoi elementi preferiti, tira il supporto nel tentativo di uscire dalla fissità delle due dimensioni.
Più avanti nelle sale, ma anche nel tempo, essendo le opere esposte in ordine cronologico, lo spettatore può assistere a un cambiamento quasi radicale in Bonalumi. Con l’arrivo degli anni ’70, il Maestro inizia a introdurre elementi retti a formare delle linee spezzate e non più circolari. La sua ricerca, infatti, si sposta sulla luce e i risultati sono fortemente apprezzabili nelle creazioni degli anni ’80. In base alla distanza e all’angolazione con cui si guardano, opere come Verde del 1988 (di seguito) possono apparire piatte o meno. La tela dipinta e modellata gioca con la luce e con lo sguardo e cambia mentre lo spettatore si muove nella sala. Tutto si modifica a seconda del punto in cui ci troviamo: i quadri sono fissi, ma l’opera (e la stanza stessa) è in costante cambiamento.
Negli anni ’90, Bonalumi torna alle proprie tele brillanti deformate da figure che internamente si muovono. Non più cerchi, questa volta Bonalumi sembra adoperare del fil di ferro per modellare le opere. Infine, nell’ultimo decennio, tutta la propria ricerca emerge contemporaneamente, portando l’occhio allo spiazzamento totale. Lo spettatore è indotto a perdersi nel mondo dell’autore come una novella Alice in un paese che non le appartiene, che la attira e la respinge contemporaneamente.
Agostino Bonalumi. Spazio, ambiente, progetto
La collaborazione tra il Palazzo Reale e il Museo del Novecento si estende con un ulteriore focus. Se il primo, infatti, ospita l’antologica sul lombardo, il secondo gli dedica una sala intitolata Agostino Bonalumi. Spazio, ambiente, progetto. Pagando in questo caso il prezzo del biglietto, potrete accedere alla piccola esposizione su Bonalumi e sui progetti che hanno portato alla creazione delle opere. Non semplici bozzetti, infatti, ma vere e proprie tavole prospettiche che non devono sorprendere, dato gli studi in disegno tecnico e meccanico fatti in gioventù. Sorprende, invece, la staticità con cui il Maestro tratta le opere, riducendole a meri ingranaggi.
Bonalumi 1958 – 2013 è inserita all’interno della rassegna dedicata all’arte contemporanea che quest’estate è stata proposta da Palazzo Reale e Museo del Novecento. Le due esposizioni dedicategli sono accessibili fino al 30 settembre. Inoltre, vi ricordiamo che dello stesso ciclo di mostre trovate anche quella su Pino Pinelli, di cui vi abbiamo già scritto.
Simone Bonaccorso
INFORMAZIONI UTILI
BONALUMI 1958 – 2013
16 luglio – 30 settembre 2018
Milano, Palazzo Reale (Piazza Duomo 12) e Museo del Novecento (Piazza Duomo 8)
Orari Palazzo Reale: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30. Ingresso gratuito
Orari Museo del Novecento: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30. Ingresso incluso nel biglietto del Museo
Informazioni: ww.palazzorealemilano.it
Foto: si ringrazia l’ufficio stampa
Diplomato all’aeronautico, laureato in Scienze della Comunicazione a Pisa, cerca una specializzazione nel settore dei media digitali con un Master presso Il Sole 24 ORE Business School ed Eventi. Regista radiofonico per quattro anni a Radioeco.it, collabora con il sito amico FantasyMagazine.it di cui dal 2016 è anche Social Media Manager.
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