Tra le mostre da non perdere in questa estate 2018 anche Easy Rider e la sua esplorazione del legame tra arte e moto.
Fino al 24 febbraio 2019.
Arriva l’estate e subito ci assale la voglia di fuga, di libertà, di avventura. Spesso a una simile evasione, si associa una parentesi en plein air a cavallo di una motocicletta mentre si va incontro al tramonto con la brezza tra i capelli. Se poi dici Easy Rider, la mente corre alle strade dell’alto deserto americano, ai chopper, a Dennis Hopper, Peter Fonda e Jack Nicholson. E nonostante gli anni Sessanta siano passati da un pezzo, il collegamento mentale al viaggio di una vita non si affievolisce.
Si chiama proprio Easy Rider Il mito della motocicletta come arte la mostra allestita alla Reggia di Venaria sino al 24 febbraio 2019 e quello che viene proposto è un tuffo nel mondo delle due ruote.
Un tuffo nel loro design che in 150 anni si è modificato moltissimo; nella cultura che ne è derivata; nei film che hanno ispirato; e nell’arte che direttamente (o indirettamente) ha dialogato con esse. Non solo il lungometraggio diretto da Hopper quindi, bensì anche, i dipinti di Antonio Ligabue e Mario Merz, la scultura di Giuliano Vangi e le fotografie di Gianni Piacentino, oltre ad alcune chicche difficili da prevedere (e che di conseguenza è meglio non svelare).
L’immersione sarà a 360 gradi. Permetterà ad appassionati e curiosi di vedere tante tipologie di moto e i relativi modelli, che si potranno scrutare da vicino (da marchi italiani come Guzzi e Vespa agli stranieri Triumph e Yamaha), e di esplorare i meandri di una filosofia di vita che va ben oltre l’idea di ribellione e introspettiva (magari) tardiva, tramandataci dalle pellicole hollywoodiane. È uno spaccato di storia del design e del costume che supera i confini e racconta un’epoca.
Easy Rider Il mito della motocicletta come arte, con un percorso diviso in nove parti, offre al visitatore un’esperienza molto probabilmente inedita.
Dalla tradizione e l’eleganza del Bel Paese della prima sezione, al “Giappone e la tecnologia” in cui Honda, Suzuki e le altre “sorelle” dominano la scena. Da “Mal d’Africa”, e siamo alla terza sezione, in cui spicca l’aneddoto sulla nascita dell’unica e inimitabile Parigi – Dakar (era il 1979), a “La Velocità” in cui a svettare è la biografia di Pino Pascali. E, proseguendo, dalle conquiste individuali del dopoguerra a “London Calling”, dedicata alle due ruote di nicchia (vedasi le Triumph Bonneville e Trident), nella Londra in echeggiano i Beatles e i Rolling Stones.
Poi ecco che irrompono la beat generation, le Harley Davidson coi loro muscoli e le gas station di Glen Rubsamen. Siamo alla settima parte e il mito americano è ovunque. Ad esso succede “Terra, fango, libertà”, coi suoi enduro, i piloti coraggiosi e i panorami mozzafiato, prima di chiudere in compagnia del nostro amato cinema. Da Lawrence d’Arabia a La grande Fuga, fino a … altrimenti ci arrabbiamo!, con Terence Hill e Bud Spencer, non si dimentica nulla.
In conclusione, se siete in vena di una gita fuoriporta, per rendere il rientro dalle ferie meno traumatico, oppure qualora le vacanze siano ad oggi lontane, il nostro consiglio non può che essere di trascorrere un pomeriggio alla Reggia di Venaria insieme a un mare di moto e alle loro storie.
INFO
Easy Rider Il mito della motocicletta come arte
Quando: dal 18 Luglio 2018 al 24 Febbraio 2019
Dove: alla Citroniera delle Scuderie Juvarriane, Reggia di Venaria, 10078 Venaria Reale, Torino
Prenotazioni al numero: +39 011 4992333
Approfondimenti, orari e mappe sul sito: www.lavenaria.it
A cura di: Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti e Stefano Fassone
Catalogo: Arthemisia Books