Arrivederci a #Locarno72!
Il Locarno Festival 2018 ha calato il sipario. La parola fine è arrivata col comunicato dei saluti e dei numeri riepilogativi. È un au revoir quindi la tristezza dura i minuti necessari a calcolare il distacco (undici mesi e tre settimane, n.d.r) che ci separa dalla 72ma avventura. Anche se già nei prossimi giorni i riflettori torneranno sull’evento cinematografico elvetico.
Secondo quanto annunciato dal Presidente Marco Solari, entro fine mese potrebbe essere svelato il nome del nuovo Direttore Artistico, colui a cui Carlo Chatrian passerà l’onore e l’onere di sbalordirci il prossimo agosto. Sembra incredibile ma più si avvicina la data fatidica più il silenzio è calato sull’argomento. Basta con gli azzardi, ora sono tutti in attesa di poter commentare (e argomentare?) la scelta dei vertici della kermesse. Noi, siamo convinti che sarà la prima di una lunga serie di sorprese.
Locarno Festival 2018: VINCITORI e SCONFITTI
Come ogni anno, appena si spengono le luci si devono fare i conti coi risultati. Ed ecco che arrivano puntuali quei numeri che confermano o smentiscono le sensazioni avute in platea, sul pardo-bus, alle Conversation aperte al pubblico e sotto i portici del centro.
In totale, dall’1 all’11 agosto le proiezioni sono state 293, di cui 18 sotto le stelle di Piazza Grande e 15 in Concorso Internazionale. Un Concorso che sapevamo avrebbe annoverato meno titoli rispetto al passato così da concedere ai presenti di vedere – sino in fondo – La Flor, il film monumentale (quanto a durata) della competizione: 808 minuti (!!!) suddivisi in 6 capitoli, uno per ogni genere cinematografico omaggiato dal suo regista, Mariano Llinás. Ciascun episodio, infatti, era contraddistinto da uno stile differente e in molti confidavano di poter urlare al capolavoro. Invece La Flor è passato indenne attraverso la gogna della critica, ma non è riuscito a conquistare il cuore del popolo festivaliero.
Niente paura, per un sogno infranto c’è sempre una sorpresa pronta a farci tornare il buonumore e la giuria ha trovato nel giovane e talentuoso Yeo Siew Hua, e nel suo A Land Imagined, il perfetto destinatario del Pardo d’Oro. Laureato in filosofia, ex alunno di Tokyo Talents (costola di Berlinale Talents), già premiato in passato, il successo per lui era solo questione di tempo.
Locarno Festival 2018: L’AFFLUENZA
Dopo i festeggiamenti del 70° compleanno, ci si attendeva una flessione nella partecipazione, il che però non ha impedito a 155’700 spettatori di scegliere la manifestazione. In Piazza Grande i biglietti staccati sono stati 61’300, mentre nelle sale si sono riversate 94’400 persone. Per darvi un’idea di cosa significhi, vi basti saper che i cittadini di Locarno sono poco più di 16’000 quindi è come se la popolazione di Losanna e limitrofi si fosse temporaneamente trasferita in blocco in riva al Lago Maggiore. Non male!
Prima di spostarci su sponde lagunari, vi ricordiamo che tutto l’anno potete sfogliare le nostre gallerie fotografiche, rileggere le cronache dalla Piazza e scovare recensioni nella pagina dedicata al Festival 2018 con un semplice clic QUI.
L’appuntamento con la 72esima edizione del Locarno Festival è per il 7 agosto 2019!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”