La serata dell’8 agosto al Locarno Festival è stata all’insegna di Ethan Hawke. L’attore ha ricevuto il pardo e presentato il suo nuovo film da regista. Racconto e foto.
Attore, regista, scrittore, sceneggiatore e pure musicista. Un vero artista, non c’è altro modo per definire Ethan Hawke, l’ospite che ieri sera ha ricevuto l’Excellence Award nella cornice di Piazza Grande al 71° Locarno Festival.
Si potrebbe dire che sia nato recitando. A quattordici anni appariva già in un film (Explorers con River Phoenix). A nemmeno venti era conosciuto mondialmente grazie alla sua performance ne L’attimo Fuggente e a trentadue (anni) otteneva la – prima – candidatura all’Oscar per Training Day.
Tanti i grandi e piccoli progetti a cui ha preso parte, dai blockbuster a quelli indie. È stato diretto, in ordine sparso e incompleto, da Joe Dante e Alfonso Cuaron (Paradiso Perduto), tre volte da Antoine Fuqua, da Sidney Lumet (Onora il padre e la madre) e da Alejandro Aménabar (Regression). Ancora, da Luc Besson (Valerian), recentemente da Paul Schrader (in First Reformed) e ovviamente da Richard Linklater, con cui ha collaborato otto volte. A ripercorrere la sua carriera c’è da rabbrividire – e perdonargli titoli meno convincenti.
Stupisce che l’Excellence Award non gli sia stato conferito prima!
L’attore, oltre alla consegna del pardo, ieri ha altresì presentato in anteprima agli “ottomila della Piazza” (così viene soprannominato il pubblico appassionato, noto per sfidare la pioggia, di Piazza Grande) il suo nuovo lavoro dietro la macchina da presa. Si chiama Blaze ed è un biopic dedicato al cantautore folk Blaze Foley, un “lost poet”, uno di quei talenti che ci siamo lasciati sfuggire e hanno lasciato questo mondo rimanendo semi-sconosciuti. Sebbene si tratti di un racconto biografico, la narrazione è scomposta, divisa in tre momenti che oscillano tra il presente, passato e futuro, rimanendo distante da pellicole tipo Ray. Più righe in arrivo.
Come molti di voi immagineranno, anche Ethan Hawke non si sottrarrà alla tradizionale conversazione col popolo festivaliero. L’appuntamento è per le 13.30 allo Spazio Cinema. Sono sicura che l’attore nato ad Austin saprà sorprenderci.
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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