Il Vision Award TicinoModa di #Locarno71 è andato all’artista Kyle Cooper. Curiosità e qualche foto della nostra domenica sera.
È nato un venerdì 13 e non in qualche anonimo paesino nel cuore degli Stati Uniti bensì a Salem. E con un esordio del genere non può stupire fosse destinato a non rimanere nell’ombra. L’ospite di ieri sera in Piazza è stato Kyle Cooper, il bambino ossessionato da fumetti e film horror, diventato uno dei più importanti designer di titoli di testa (e coda) del cinema mondiale.
Ha all’attivo oltre 350 sigle e sequenze di apertura e chiusura. Kyle Cooper col suo tocco ha contribuito a rendere memorabili lungometraggi, serie televisive e pure videogiochi. Impossibile dimenticare Braveheart o l’inizio di Seven che si trasforma nella prima scena; i divertentissimi Zoolader, Tropic Thunder e Mamma ho perso l’aereo; o lo spettacolo offerto da Mission: Impossible, Iron Man e The Avengers.
E che dire delle sigle di The Walking Dead e American Horror Story? Gli amanti del genere sanno di cosa parlo. Gli altri sono invitati a cliccare sulle parole in rosso e/o digitarli nel “cerca” del proprio browser. Vedere per credere.
Da alcuni è definito addirittura il “Leonardo dei titoli” e forse l’iperbole non è del tutto a sproposito. Il suo è uno di quei mestieri fondamentali per dare il registro giusto alla pellicola e alzare l’attesa in chi guarda, rendendo la visione di quanto segue indispensabile. È lo stesso artista a raccontarci, sotto la pioggia che scroscia incessante su Piazza Grande, come siano stati i titoli di testa di Alien e The Dead Zone a fargli capire cosa volesse dire un’ottima partenza e a stimolarlo nell’intraprendere questa professione. Una professione che deve in pochi minuti, con una manciata di parole e fotogrammi a disposizione, dare credito a coloro senza i quali un film non arriverebbe mai in sala – oltre a mantenere curioso il pubblico.
Il tempo a disposizione era – ahinoi – limitato alla premiazione e all’introduzione di Seven, riproposto in seconda serata, però chi volesse scoprire di più sui trucchi per rendere l’attesa incontenibile e altro ancora legato alla trentennale esperienza nel campo di Kyle Cooper, l’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 16.00 allo Spazio Cinema per una Conversation.
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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