Dopo aver ricevuto il Leopard Club Award venerdì sera al palazzetto FEVI, in diretta con gli impavidi rimasti in Piazza Grande sotto la pioggia, l’attrice e produttrice americana Meg Ryan si racconta allo Spazio Cinema durante la tradizionale conversazione col pubblico.
La conversazione.
È uno degli appuntamenti della kermesse elvetica a cui gli ospiti non si possono sottrarre. Ed è uno di quegli eventi che confermano quanto il Locarno Festival sia una manifestazione PER il pubblico. Alla Conversation with non si rinuncia, neppure quando la canicola si fa sentire già alle dieci del mattino.
Ecco quindi che Meg Ryan si racconta.
La stella di Hollywood che sin da Top Gun ha fatto sognare generazioni di giovanissimi; la quintessenza della ragazza della porta accanto; colei che tutte le donne vorrebbero avere come amica, e ogni uomo ha sognato almeno una volta di poterla presentare a mamma e papà, eccola dunque stupire con aneddoti sulle pellicole che l’hanno resa un’icona.
Il primo episodio curioso risale agli esordi.
Quelli in cui appena laureata in giornalismo, mentre scriveva un articolo sulle audizioni nel mondo delle soap, è rincasata con una parte nello sceneggiato televisivo As the World Turns (Così gira il mondo, una delle soap opera più longeve della TV americana). Per caso, senza sapere nulla del mestiere (aveva girato qualche pubblicità), si è trovata in un attimo catapultata nel mondo del cinema dove, audizione dopo audizione, è arrivata a Harry Ti presento Sally.
La seconda curiosità è proprio legata al film con Billy Cristal.
Sebbene da allora siano trascorsi quasi trent’anni (era il 1989), emerge che la scena clou del film non doveva esserci o, meglio, l’abilità del gentil sesso di fingere un orgasmo doveva essere solo raccontata e non mimata. Fu proprio lei a suggerirlo! Quando si dice andarsela a cercare…
Così è nata la stella delle commedie romantiche.
Su circa trentotto lungometraggi interpretatiti, è incredibile come le commedie siano meno di un terzo. Per tutti è la “fidanzata d’America”, la protagonista di Insonnia d’amore, C’è posta per te e Kate & Leopold, per citare i titoli più famosi, e il suo calarsi in altri ruoli, molto diversi tra loro, dal dramma (Amarsi), al fantastico (City of Angels), sino al thriller erotico (In the Cut), nessuno sembra disposto a ricordarlo.
L’ultima sorpresa è Ithaca.
Di questo stereotipo l’attrice ne è cosciente, non a caso dopo i fallimenti, talvolta di critica (The Women), altre volte di pubblico (Against the Ropes), ha deciso di concentrarsi sulla sua casa di produzione, su progetti televisivi e due anni fa sulla sua prima regia, quella di Ithaca. Si tratta dell’adattamento del romanzo La commedia Umana di William Saroyan del ’43, che vede nel cast suo figlio Jack Quaid e l’amico Tom Hanks. Malgrado i grandi nomi però nelle nostre sale non pare essere giunto ed ora siamo già su Google alla ricerca della nostra copia del DVD.
Vissia Menza
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”