La seconda sera di Locarno Festival 2018 vede il grande produttore Ted Hope premiato sul palco di Piazza Grande.
Il racconto e qualche foto.
2 agosto, in Piazza Grande a Locarno è la sera di Ted Hope, il grande produttore statunitense, il padre dei migliori film indipendenti degli ultimi trent’anni, l’uomo arrivato ai vertici di Amazon Original Movies. Questo giovedì i riflettori sono puntati su colui senza il quale molti registi osannati da pubblico e critica avrebbero potuto dover affrontare un destino meno glorioso.
Presi dall’entusiasimo per una pellicola, spesso citiamo l’ottima performance dei protagonisti, l’incredibile montaggio e la fotografia che impreziosisce la storia, ma tendiamo a dimenticare il produttore, ossia la figura chiave affinché un film veda la luce. Dopo aver incontrato Ted Hope, vi risulterà più difficile in futuro distrarvi durante i titoli di testa/ coda.
Per darvi un’idea, di professionisti con un fiuto così fine – in grado di scovare nuovi talenti, su cui valga la pena puntare tanti soldi, e storie inedite che giustifichino un salto nel buio lungo anche cinque anni – non ce ne sono molti del calibro del signor Hope. Suo è, infatti, il merito di aver prodotto il primo lungometraggio di Ang Lee (il regista del poetico La Tigre e il Dragone) e pure il primo di Michel Gondry (papà del cult Se mi lasci ti cancello).
Per la prima volta sul palco di quella Piazza che rende magica ogni proiezione, Ted Hope ha ricevuto il Premio Raimondo Rezzonico.
Nel mentre, ha esorcizzato sul fatto che fosse non solo un riconoscimento per gli obiettivi raggiunti nella sua carriera, costellata di successi, ma pure un auspicio per il futuro. Di riuscire ancora a trovare autori che raccontino la realtà in modo fresco, che stimolino una riflessione, che siano disposti a dire “se non faccio questo film allora muoio”.
In chiusura vi ricordiamo che tra poche ore (alle 10.30 presso lo Spazio Cinema), Ted Hope incontrerà il pubblico per una “Conversation” durante la quale ripercorrerà le pietre miliari del suo ricco e sorprendente curriculum. Di seguito, altri scatti dei momenti clou della premiazione (Galleria fotografica © Tosi Photography).
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”