Mercoledì 1° agosto 2018 ha preso il via il 71° Locarno Festival.
Ecco cosa è successo.
Ieri sera, festa nazionale svizzera, si è alzato il sipario sul 71° Locarno Festival, che ha subito dimostrato di voler essere ricordato, nonostante il compleanno importante fosse 12 mesi orsono.
Sarà l’ultima edizione sotto la direzione artistica di Carlo Chatrian, anche se ciò non implica che lo perderemo di vista: passerà alla Berlinale pertanto è più un auf Wiedersehen che un adieu. Commenti sul suo futuro a questo punto ne avrete già letti molti e tante speculazioni nei prossimi giorni inizieranno circolare nei corridoi su chi prenderà il suo posto. Sarà un manager svizzero o una star straniera? Chissà… Il dato certo è che sino a fine festival di successori, giustamente, non ne saranno annunciati.
Il motto del 2018 è “cinema leggero senza essere disimpegnato”
Questo sarà, infatti, un anno all’insegna del sorriso. Ma non un sorriso vacuo, bensì quello dolce e intelligente, che da un lato ti allieta e acquieta l’animo, dall’altro ti mette in condizione di poter riflettere su temi intimi e fondamentali. Non per forza i mali del mondo quindi, ma i nostri dolori del vivere che poi, a ben vedere, sono il riflesso di quanto accade su scala più ampia.
E la serata inaugurale è stata proprio all’insegna del buonumore. Ad aprire le danze ci ha pensato un classico della risata: Liberty (Libertà del 1929), con protagonista lo storico duo comico Laurel & Hardy (in Italia noto come Stanlio e Ollio). La scelta è caduta sul divertente cortometraggio al fine di omaggiare il regista a cui è dedicata la retrospettiva 2018, il grande Leo McCarey.
Essendo un film muto, la proiezione è stata accompagnata dall’esecuzione live di una partitura, per violoncello elettrico e percussioni, scritta appositamente da Zeno Gabaglio e Brian Quinn.
A performance conclusa è stata la volta della prima mondiale della commedia francese Les Beaux Esprits di Vianney Lebasque, basata su una storia vera, quella di una squadra di basket per disabili mentali che trovatasi durante la preparazione dei Giochi Paraolimpici in mancanza di giocatori, decide di ricorrere ad un imbroglio pur di partecipare all’evento. Il team semi-improvvisato vivrà in una serie di situazioni esplosive. Ci si diverte, quindi, ma nessuna gag è fine a sé stessa e il lungometraggio merita di essere scoperto.
E tutto da scoprire è anche il programma dei prossimi giorni, ricco di esordienti, emergenti e nomi meritevoli di avere i riflettori puntati. Piazza Grande è pronta ad accoglierli e ieri si è fatta sentire, letteralmente. E voi siete pronti?
Di seguito alcuni scatti dei protagonisti.
Foto: si ringrazia l’ufficio stampa
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Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”