Nell’estate locarnese non solo cinema ma anche la mostra Mario Botta. Spazio Sacro, alla Pinacoteca Casa Rusca fino al 12 agosto.
Mario Botta. Professione: architetto. Terra d’origine: Canton Ticino. Raggio d’azione: senza confini. E noi, come spesso accade, non ci accorgiamo di vivere accanto a grandi nomi. Ebbene, a ricordarci i tanti traguardi raggiunti dall’archistar svizzero, in questa estate 2018, ci pensa la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno che, sino a metà agosto, ospita una mostra molto particolare: Mario Botta. Spazio Sacro.
L’architetto Mario Botta.
Nato a Mendrisio, dove vive e lavora tuttora, dagli anni Settanta si divide tra la progettazione, gli impegni accademici e l’allestimento di esposizioni (in attesa di quella del prossimo autunno, ricordiamo ancora Legni Preziosi in Pinacoteca Zust a fine 2016).
Nella sua carriera ha creato abitazioni private, palazzi amministrativi, scuole e biblioteche, banche, musei e, appunto, luoghi religiosi. Suoi sono, tra gli altri, il Museum Jean Tinguely a Basilea, il San Francisco Museum of Modern Art, la biblioteca dell’Università Tsinghua a Pechino e la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano.
Parallelamente, ha tenuto lezioni, seminari, corsi nelle facoltà di architettura, sia elvetiche sia straniere, tra cui la Yale School of Architecture di New Haven.
La mostra Mario Botta. Spazio Sacro.
A Casa Rusca, ancora per due settimane (ultimo giorno sarà domenica 12 agosto), si potranno scoprire 22 architetture dell’artista situate in diversi paesi – dalla vicina Italia alla lontana Corea del Sud, dalla Francia alla Cina – aventi come fil rouge l’essere destinate al culto. E in tale viaggio intorno al globo, di nazione in nazione, possiamo ammirare diciotto edifici conclusi, tre opere in fase di completamento e una proposta (per una cappella all’aeroporto di Malpensa) in attesa di riscontro. Tutti i progetti sono accompagnati da modelli, disegni e gigantografie, visibili nelle sale della Pinacoteca e nel padiglione costruito appositamente nel cortile esterno.
Inaugurata a inizio primavera, la mostra esplora un tema caro all’instancabile architetto. In più occasioni Mario Botta ha espresso la convinzione di aver trovato nella dimensione sacra “l’essenza” del proprio lavoro e “l’ispirazione” per riflessioni profonde. Spazio Sacro si propone quindi come opportunità per vedere da vicino, in una sorta di “dietro le quinte”, il percorso e le tante sfide vinte da uno dei pochi professionisti a vantare il primato di aver firmato luoghi di preghiera per tutte e tre le grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo e islamismo). Dopo una sinagoga a Tel Aviv, tante chiese e cappelle in Svizzera, Italia, Francia e Austria è, infatti, in fase di attuazione una moschea in Cina.
In questi giorni di Locarno Festival, se siete alla ricerca di una parentesi culturale fuori dalle sale, il nostro consiglio è perciò di fare una visita al Museo e respirare un po’ di quell’energia che solo Spazio Sacro può emanare.
INFORMAZIONI UTILI
Mario Botta. Spazio Sacro
25 marzo – 12 agosto 2018
Pinacoteca Comunale Casa Rusca
Indirizzo: piazza Sant’Antonio, 6600 Locarno (Svizzera)
Orari: dal martedì alla domenica 10.00-12.00 / 14.00-17.00
Chiuso: il lunedì
Prenotazioni: chiamando il numero +41 (0)91 756 31 85
Approfondimenti, mappe e contatti sul sito: www.museocasarusca.ch
La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione tra lo studio Mario Botta Architetti, che ha curato il progetto espositivo, e la direzione scientifica di Rudy Chiappini.
Fonte e foto: si ringrazia l’ufficio stampa
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”