Vilnius: un piccolo gioiello da scoprire a meno di due ore di volo dall’Italia

Alla scoperta della capitale della Lituania: Vilnius, tra le mete di viaggio low cost dell’estate.

Vilnius, panorama – Photo © Anna Falciasecca

Siete a corto di idee per un weekend in un posto particolare, non eccessivamente turistico e magari anche economico? Allora forse un passaggio verso queste latitudini farà al caso vostro e la piccola capitale della Lituania vi regalerà non poche sorprese.

Cominciamo col dire che tutte e tre le Repubbliche baltiche hanno decisamente il loro perché. Scommetto che in molti vi avranno sussurrato che Vilnius sia la meno caratteristica tra tutte. Riga e soprattutto Tallin, infatti, la battono decisamente per quanto riguarda il numero di turisti e di intrattenimento, ma questa (sottovalutata) città è quella che mi ha rapito fin da subito ed è tutt’ora la mia preferita.

Palazzo Presidenziale di Vilnius durante il cambio delle bandiere – Photo © Anna Falciasecca

Seguitemi quindi in questo viaggio virtuale a punti con cui spero di riuscire a convincervi o, almeno, ad incuriosirvi!

Le chiese

Vilnius ha tantissime chiese, cattoliche, ortodosse, sinagoghe e chi più ne ha più ne metta. Le troverete ovunque, il che testimonia il suo passato di terra di passaggio e di crocevia di popoli. Dalla chiesa di Santa Teresa, di Santa Caterina, di San Casimirofino alla splendida chiesa di Sant’Anna, sono tutte belle e particolari. La parte migliore è entrare in ognuna di esse e notare le differenze di architettura, la disposizione interna e la frequentazione che varia a seconda delle religioni e i profumatissimi mazzi di fiori freschi tipici delle chiese ortodosse. Insomma, aprite i portoni anche delle chiesette più piccole… vi assicuro che non ne rimarrete delusi!

La chiesa di Sant’Anna a Vilnius – Photo © Anna Falciasecca

La chiesa di Sant’Anna, oltretutto, è in una delle zone più caratteristiche, peraltro vicino ai Bernardine Gardens e a Uzupis. Prima però di dedicare qualche riga a questa piccola Repubblica indipendente, passate da Literatu street, dove potrete trovare il muro artistico nascosto in un dedalo di stradine adibito a galleria fotografica d’arte a cielo aperto. Sarà decisamente una passeggiata diversa dal solito.

La piazza della Cattedrale

Una delle cose che non può non colpire di Vilnius è la Basilica dei Santi Stanislao e Ladislao, con tanto di torre campanaria. La piazza è enorme e di grande impatto così come la spianata bianca che vi troverete di fronte coi monumenti del medesimo colore. Accanto alla cattedrale c’è il Palazzo dei gran Duchi; sullo sfondo si vede la suggestiva collina della torre Gedimina che domina Vilnius; e di fronte all’ingresso della basilica comincia la Gediminas street, con tutti i suoi negozi, ristoranti, caffetterie e locali dove sedersi per una pausa dallo struscio.

Consiglio spassionato: salite sulla torre campanaria, in pochi minuti sarete in cima e godrete di una vista della città dal suo punto più centrale.

La piazza della Cattedrale di Vilnius – Photo © Anna Falciasecca

Repubblica indipendente di Uzupis

Come non menzionare una delle realtà più particolari e caratteristiche di Vilnius, se non dell’intera Lituania e dei Paesi Baltici, ovvero l’originalissima Repubblica di Uzupis?

Se non ne avete mai sentito parlare potrete sicuramente trovare molte notizie in internet ma vi basti sapere che si tratta di un territorio indipendente all’interno della capitale lituana. Fino a pochi decenni fa era un’area abbastanza povera e degradata che ha attirato principalmente artisti e creativi grazie ai costi bassi delle abitazioni. La zona ha quindi cominciato ad assumere man mano la sua aria bohemiènne, con gallerie d’arte, café e laboratori che ne hanno fatto uno dei quartieri più caratteristici di tutti i Paesi baltici.

il quartiere della Repubblica di Uzupis – Photo © Anna Falciasecca

Nel 1997 infatti, il poeta locale Romas Lileikis decise di fondare questa Repubblica, con tanto di suo simbolo, monete e bandiera (che cambia a seconda della stagione) e Presidente, basata sui valori, tra gli altri, della creatività e della libertà.

La parte più iconica è senza dubbio la sua Costituzione che è scritta su una serie di tavole a specchio e tradotta in tutte le lingue del mondo. Inutile dire che i 41 articoli sono a dir poco particolari, tra cui:

“Tutti hanno diritto di essere felici”
“Tutti hanno diritto di fare errori”
“Tutti hanno diritto di amare”

E questi sono solo alcuni esempi! Ammettiamolo, chi non vorrebbe avere una Costituzione del genere?

La Costituzione della Repubblica di Uzupis – Photo © Anna Falciasecca

Torre Gedimina

Senza dubbio da non perdere è una delle colline che sovrastano la città, quella su cui sorge la Torre Gedimina, la cui sagoma è visibile praticamente da ogni angolo.

Appena avete un paio d’ore di tempo, cogliete l’occasione per salire fin quassù e godetevi una vista davvero unica. Inoltre, facendolo poco prima del tramonto, il cambio di luce e gli effetti vi regaleranno una scenografia da favola. Vi potrebbe oltretutto capitare di essere circondati da decine di mongolfiere che si alzano in volo, il che renderà il momento ancora più unico e suggestivo.

La Torre Gedimina di Vilnius al tramonto – Photo © Anna Falciasecca

Palazzo presidenziale, mercato e Pilies Street

L’ultimo punto lo dedico ad alcune cose random da non perdere.

Innanzitutto se capitate da queste parti la domenica segnatevi l’appuntamento delle 12 davanti al Palazzo Presidenziale, dove settimanalmente si svolge il cambio delle bandiere. La cerimonia non dura moltissimo, all’incirca una mezz’ora, ed è molto particolare (oltre che molto sentita). Vi farà fare un bel salto nel passato, dato che le gradinate dell’edificio sono presidiate da guardie in armatura medievale.

i cavalieri in armatura sui gradini del Palazzo Presidenziale di Vilnius – Photo © Anna Falciasecca

Seconda tappa è sicuramente il mercato coperto che, come in tutte le città dell’Europa dell’Est, o dell’ex blocco sovietico, regala chicche e pezzi di vita di altri tempi. Impossibile non rimanere ammaliati dalle decine di banchi stracolmi di cibi dove l’arte del contrattare è ancora in voga. E, soprattutto, non ha nulla da spartire con i tanti mercati coperti, di altre grosse città, che ormai si sono messi l’abito della festa a beneficio dei turisti con buona pace dell’autenticità. 

L’Hales Turgus Market mantiene ancora quell’atmosfera un po’ grezza e spartana che ci fa capire di essere  nel luogo dove la gente viene tutt’oggi a fare la spesa della settimana.

il mercato coperto di Vilnius – Photo © Anna Falciasecca

Tornando invece ai giorni nostri, e ad una movida più moderna e modaiola, imprescindibile è Pilies Street, la strada forse più caratteristica della città vecchia. Non è molto lunga ma la concentrazione di bar, caffetterie, ristoranti e negozietti di souvenir ne fa una delle vie più famose e fotografate dell’intera città. Lasciatevi quindi attirare dai vari localini, sedetevi per una birra o un dolcetto e osservate il via vai di gente pronta a godersi il pomeriggio e la serata. Non saranno minuti trascorsi invano!

Bene, spero che questo articolo vi faccia considerare Vilnius tra le mete dei vostri prossimi viaggi e spero che possa piacere anche a voi quanto è piaciuta a me.

Pilies Street a Vilnius – Photo © Anna Falciasecca

Se vi aspettate una metropoli festaiola, piena di turisti e di locali rimarrete probabilmente delusi. Se, invece, come me, siete affascinati dai luoghi un po’ più defilati, allora, questa capitale pulitissima, economica, ordinata, con abitanti rispettosi e pacati potrebbe stupirvi. I suoi angoli nascosti e quell’animo un po’ ribelle, che però non alza mai la voce, potrebbero farvi inoltre ricredere su questa città che raramente trova spazio sulle guide e sui titoli di giornale. 

Qualche giorno a Vilnius vi farà scoprire un angolo di mondo diverso e magari convincerà pure voi di avere scovato un piccolo gioiello nascosto e silezioso a portata di budget e di tempo.

Anna Falciasecca

n.d.r. Se non siete sazi, un clic qui per scoprire altri consigli di viaggio

Un negozio di Pilies Street a Vilnius – Photo © Anna Falciasecca

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