La recensione del romanzo Ctrl+Z di Margherita Giusti Hazon, tra le letture consigliate di questa estate 2018.
Tra le lettura consigliate di questa estate 2018 non poteva assolutamente mancare l’esordio letterario di Margherita Giusti Hazon: Ctrl+Z. Con il brio e la leggerezza di una giovane leva che maneggia già con disinvoltura le armi della narrativa, Margherita ci conduce per mano in un ricco viaggio lungo il tempo di tre bellissimi déjà-vu: quello di Emilie e Philippe nella Parigi dei fratelli Lumière, quello di Marie e Lawrence nella Vienna di Mozart, quello di Sofia e Michele nella Milano del nostro secolo. Tre spaccati spazio-temporali e tre coppie di protagonisti tutti alle prese col medesimo ostacolo: l’eterno ritorno delle occasioni. Quelle mancate. O forse no? Forse con l’aiuto di un bizzarro vecchietto, geloso custode dei segreti del tempo, c’è per i nostri protagonisti (e noi con loro) la possibilità di farcela, di riavvolgere il nastro della storia e ripartire da zero. Ripartire come se su una tastiera fossero digitati due semplici tasti: Ctrl+Z.
…E se davvero così fosse, se davvero, dopo questa, la nostra anima vivrà altre vite, saremo in grado di riconoscerci? Voglio dire, nonostante occhi diversi, e diversa voce, potrà la tua anima avvicinarsi di nuovo alla mia e capire che è quella giusta? Che idea folle. Un’idea, devo dirti la verità, che all’inizio mi ha fatto trasalire e poi mi ha affascinato fin nel profondo. Il pensiero di avere altre possibilità per farcela mi ha rassicurato. Ma non sarà, mi sono poi domandato, solo una scusa per non agire in questa vita?
Animato da una sottile riflessione filosofica, Ctrl+Z si rivela un libro ricco di amore per il (pre)cinema, la letteratura, la musica. Un libro abitato da personaggi che non faticano a entrare nel cuore di chi li legge per l’autenticità con cui sono descritti. E, infine, un libro dominato da un estremo equilibrio formale: non una semplice raccolta di racconti, ma un vivace romanzo di formazione in tre atti (più epilogo). In questo equilibrio, nulla sfugge all’occhio vivace del narratore: tra un rimando lessicale e uno contenutistico anche noi lettori finiamo per precipitare in quella stessa fitta rete di flashback e déjà-vu che avvolge le vicende dei nostri personaggi. E in un battibaleno ci ritroviamo a pagina 327, l’ultima.
Insomma, che altro dire di Ctrl+Z? Che è un libro capace di farti voltare nostalgicamente indietro, nel passato, verso quell’amore tormentato che ognuno di noi ha chiuso a tripla mandata nel cassetto; eppure, allo stesso tempo, è un libro pieno di speranza, di riflessioni sullo scorrere del tempo e di una luce calda e benevola sui fantasmi del futuro. Dietro l’eco oraziano del carpe diem, dietro la lezione pitagorica della metempsicosi, si nasconde in realtà il più semplice degli inviti: non rimandare la vita, non rimandare ciò che ha il dono di renderci felici oggi. E, soprattutto, non rimandare l’acquisto di questo libro! Edito da L’Erudita, a 25€ nelle migliori librerie indipendenti!
Alessandra Del Forno
n.d.r. un clic QUI per scoprire altri consigli per la lettura
Amante del cinema documentario e di tutto ciò che riesca a sublimare in immagini la poeticità del quotidiano, Alessandra è una giovane laureata che vede in Wenders, Tarkovskij (e Aldo, Giovanni e Giacomo) la strada verso la felicità. La potete trovare ogni due lunedì del mese tra i cinefili del LatoB e tutte le altre sere tra gli studenti di documentario della Luchino Visconti a Milano.