La recensione di Favola, il film con Filippo Timi al cinema solo il 25, 26 e 27 giugno 2018.
Mrs Fairytale è una moglie devota, una casalinga attenta, un’amica sempre presente. Mrs Fairytale vive in quell’America anni ’50 perbenista, in cui la moglie (white), rimane nella sua casettina borghese, a bere il thè con le amiche – facoltose – oppure a fare faccende domestiche e poco altro sino all’arrivo del beneamato, tipico maschio alfa mediamente possessivo, ossessivo e magari un po’ violento.
Ogni giorno è uguale, ogni giorno lei e la casa devono essere perfetti, ogni giorno è un incubo di banalità e rituali a cui Mrs Fairytale sopravvive grazie ad una tazza “corretta” di prima mattina, all’amica del cuore, al legame morboso col suo cane (oramai impagliato) e a qualche passo di mambo.
Che prima o poi dovesse scoppiare era ovvio, come e quando è tutta un’altra storia. Ed è proprio una bella storia, anzi una favola!
Perché la poverina, impeccabile incarnazione delle donne dei film di George Cukor, darà il meglio di sé nel momento in cui perderà il controllo dei freni inibitori e inizierà ad agire in modo poco convenzionale ma liberatorio, permettendo alla passione di prendere il sopravvento e finalmente essere se stessa. Come prevedibile, i segreti a lungo sottaciuti avranno effetti sconvolgenti su coloro che le gravitano intorno.
Favola è davvero un piccolo gioiello. Nato da una pièce teatrale di Filippo Timi, arriva il 25, 26 e 27 giugno 2018 al cinema come proiezione evento (per l’elenco delle sale, un clic su www.nexodigital.it). Protagonista è lo stesso autore, al suo fianco ci sono Lucia Mascino, nei panni dell’amica Mrs Emerald, e una magnifica “mother” Piera degli Esposti, mentre dietro la macchina da presa troviamo Sebastiano Mauri. Dopo la sua anteprima al festival MIX di Milano (è stato il film di apertura, la sera del 21 giugno) è ora tempo del debutto su scala nazionale e gli auguriamo di conquistare i cuori del grande pubblico come ha fatto con i nostri.
Su note frizzanti, con battute incalzanti e sorprese esplosive, la trama si svolge senza mai perdere il ritmo sino a un epilogo che ci riempie di gioia. È un lieto fine e ruota attorno ad un argomento delicato come è quello della transessualità. Poco capita, mal discussa, troppo derisa e spesso manipolata per alimentare confusione, vergogna e gesti di bullismo. Mai come in questo periodo riuscire a parlarne con dolce ironia, e innamorarsi di un personaggio come la nostra Mrs Fairytale, è necessario per il genere umano. Che di ottusità e pensieri intrisi di preconcetti non se ne può davvero più.
E allora ben venga Favola che, con eleganza, equilibrio e brio, ci regala 90 minuti allegri in cui, senza scivolare nel vacuo, nel patetico o, anche peggio, nel volgare, riesce a toccare le molteplici sfaccettature di un amore poco capito e accettato, malgrado ci vantiamo di vivere nel secondo millennio.
Alla fine, sono il buonsenso e la poesia a trionfare in questa commedia fantastica e dissacrante sul tema dell’identità sessuale e dell’emancipazione femminile. Favola, infatti, è un lungometraggio che sfugge a un genere e si propone alla gente. Punto. Accenna alla storia del costume, ad amori rivoluzionari e alle contraddizioni del nostro tempo. Ha davvero tutte le carte in regola per superare qualsiasi barriera!
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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