Si alza oggi il sipario sul festival di Cannes 2018. Dieci film da non perdere: secondo noi, nei prossimi giorni (e non solo) ne sentirete ancora parlare!
10 – ARCTIC di Joe Penna
Il primo lungometraggio del regista brasiliano Joe Penna confina il suo protagonista Overgård (Mads Mikkelsen) nei ghiacci artici, in un esilio forzato e disperato in uno degli habitat più inospitali del globo.
La star danese ci ha abituati a scegliere con cura ed attenzione i suoi ruoli, ci aspettiamo dunque che il survival movie di Penna e la sua “immensità bianca” abbiano qualche asso nella manica.
9 – DOGMAN di Matteo Garrone
Fin dal primissimo trailer, il nuovo lavoro di Matteo Garrone ispirato alla storia vera del “Canaro della Magliana”, ci ha entusiasmati per la sua cruda violenza ed una meravigliosa fotografia livida.
Chi meglio dell’autore di Gomorra (premiato proprio a Cannes, così come il successivo Reality) per raccontare un’altra pagina di nero fascino degli annali italiani?
8 – FUGUE di Agnieszka Smoczynska
Nel 2015 la regista polacca Agnieszka Smoxzynska ha ribaltato i festival di tutto il mondo con The Lure, folle e stupefacente horror musical che raccontava la storia di due sirene assetate di sangue.
Fugue potrebbe essere la consacrazione di un bizzarro talento, pur apparendo come un lavoro più elegante e maturo. E’ la storia della protagonista Alicja e del suo ritorno in famiglia dopo una perdita di memoria: a casa, però, nessuno sembra più riconoscere la donna…
7 – BLACKKKLANSMAN di Spike Lee
Dopo qualche passaggio a vuoto (per usare un eufemismo), Spike Lee tenta il rilancio dalla Croisette con Blackkklansman, thriller “sociale” che spinge il poliziotto afroamericano Ron Stallworth (John David Washington) ad infiltrarsi nel Ku Klux Klan di Colorado.
Riflessioni razziali e imprevisti garantiti. Nel cast anche Adam Driver e Topher Grace.
6 – CLIMAX di Gaspar Noé
Non si conosce molto dell’ultima fatica, alla Quinzaine des Réalisateurs, di Gaspar Noé, ma il controverso regista di origini argentine porta con sé alcune garanzie: estremo, viscerale e mai banale, Noé promette con Climax l’ennesimo scossone alla Croisette e un nuovo effetto “tranchant” su critica e pubblico.
5 – COLD WAR di Pawel Pawlikowski
La prima volta a Cannes del regista polacco, premio Oscar per il precedente Ida.
Cold War, in un elegante bianco e nero, racconta un dramma a tinte sentimentali negli anni ’50 sferzati dalla Guerra Fredda.
Dislocata fra Polonia, Jugoslavia, Germania e la Parigi bohéme, la storia d’amore fra il musicista Wiktor e la cantante Zula promette poesia e tormenti.
4 – SHOPLIFTERS di KORE-EDA Hirokazu
Come non essere curiosi della settima partecipazione a Cannes del maestro giapponese Kore-Eda?
Se poi ci aggiungiamo il racconto di una pittoresca famiglia di truffatori che recluta una ragazzina di strada per i propri “affari”, il terreno sembra perfetto per sguinzagliare l’unica, magistrale miscela di dramma, ironia e filosofia dell’autore.
3 – POPE FRANCIS: A MAN OF HIS WORD di Wim Wenders
A prescindere dalla posizione teologica, il resoconto di Wim Wenders sulle missioni planetarie di Papa Francesco non lascerà indifferenti; definita come “un viaggio iniziatico” nell’universo del pontefice, Pope Francis: A Man of His Word, l’ultima fatica di Wenders sarà uno dei film più chiacchierati del festival…
2 – LE LIVRE D’IMAGE di Jean-Luc Godard
Il vero fiore all’occhiello del festival. Ad ottantotto anni, la leggenda del cinema Jean-Luc Godard si presenta a Cannes con regia e sceneggiatura di Le Livre D’Image, storia in cinque atti “come le cinque dita della mano”. Poche informazioni trapelate sinora, hype già ai picchi massimi.
1 – THE HOUSE THAT JACK BUILT di Lars Von Trier
Se qualche regista fa notizia, Lars Von Trier fa direttamente “rassegna stampa”.
Quando un autore stabilisce un manifesto cinematografico, giunge alla sua decima partecipazione a Cannes e si presenta in conferenza stampa spendendo elogi per la figura di Hitler, è chiaro che, nel bene e nel male, riesca sempre nell’intento artistico (e non) di stravolgere, disorientare e sedurre il pubblico.
The House That Jack Built racconta la sanguinaria parabola dodecennale del serial killer Jack (il redivivo Matt Dillon). Nel cast Uma Thurman, Bruno Ganz e Jeremy Davies.
Luca Zanovello
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
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