Alla scoperta della prima monografica in Canton Ticino dedicata alla scultrice Franca Ghitti, ospite del Museo d’arte di Mendrisio fino al 15 luglio 2018.

“Una piccola storia di grandi successi (di un talento a noi sconosciuto)”

Potevo intitolare così. Per la seconda volta in poche settimane, in un museo ticinese mi sono confrontata con un personaggio di cui probabilmente non avrei saputo nulla se non avessi risposto a una mail. E la storia di a questo giro è, di nuovo, di quelle che rendono l’ascoltatore curioso di vedere il frutto di un’esistenza dominata dalla creatività e dalla passione. La vita di cui parliamo oggi è quella di Franca Ghitti, scultrice originaria della Val Camonica, fortemente legata alle sue radici, alla cui arte è dedicata la mostra a Mendrisio (Svizzera) fino al prossimo mese di luglio.

Franca Ghitti, Bosco, s.d. Foto Stefano Spinelli

Bosco, s.d. – Archivio Franca Ghitti, Cellatica
Foto Stefano Spinelli

Franca Ghitti (Erbanno, 1932 – Brescia, 2012)

Franca Ghitti è un’artista nota nel suo paese (ha esposto a Milano, Venezia e Roma – Musei Vaticani compresi) e all’estero (l’hanno ammirata a Monaco di Baviera, Bilbao e persino New York), meno invece in Ticino, dove ottiene la sua prima antologica solo quest’anno.

Con discendenza svizzera da parte di madre (legata alla famiglia di Vincenzo Vela), Franca è nata a Erbanno (in provincia di Brescia) all’inizio del ‘900 e, superate le guerre, è approdata a Brera. Dopo di che è partita alla conquista dell’Europa (prima in Francia poi in Austria) con lo scopo di perfezionarsi e affermarsi.

Nonostante le guerre, infatti, il Novecento è stato un secolo di grande fermento culturale e la nostra aspirante scultrice, cresciuta in una piccola realtà, si trova presto proiettata in una società cosmopolita in cui gli stimoli non mancano. A Parigi frequenta l’Académie de la Grande Chaumière, conosce il gruppo CoBrA, Chagall e l’art brut; mentre a Salisburgo s’iscrive ai corsi d’incisione dell’accademia diretta da Oskar Kokoschka.

Saranno proprio le sue opere a mantenere saldo un legame con la terra natia. Le figure rupestri, per cui la Val Camonica è conosciuta, e la predilezione per il legno (il padre possedeva un’enorme segheria in cui una Franca ancora bambina vi trascorreva le giornate giocando con gli scarti lignei) sono confluite nel suo lavoro  rendendolo unico e intrigante agli occhi del visitatore del nuovo millennio.

Franca Ghitti, Vicinia 1, Foto Stefano Spinelli

Vicinia 1, 1974 – Archivio Franca Ghitti, Cellatica
Foto Stefano Spinelli

La retrospettiva a Mendrisio

Sino al 15 luglio 2018 sarà possibile approfondire la storia di Franca Ghitti nel museo della città elvetica poco distante dal confine italiano. Con un occhio di riguardo, come intuibile, alle creazioni lignee (senza dimenticare lo studio di altri materiali, soprattutto del ferro, e l’esperienza nell’editoria), il percorso espositivo ci regala un magico viaggio.

È magico sentire l’odore del legno ed esplorare le mappe, scrutare le vicinie e perdersi nel bosco. È magico percepire rumori e colori che son frutto della nostra fantasia. Ed è magico ricostruire scene di vita, realisticamente o meno, sulla base delle sensazioni provocate da quanto abbiamo difronte.

Felice si dimostra la scelta dei curatori di dedicare sale e corridoi dell’ala più antica del palazzo non a una piatta ricostruzione cronologica bensì ai momenti salienti della produzione della Ghitti. E il risultato è da un lato una singolare incursione in una terra vicina alla nostra e nelle sue tradizioni popolari, semplici ma efficaci, che riescono a insegnarci qualcosa d’importante anche nel 2018. Dall’altro, grazie ai 60 pezzi esposti, si ha una preziosa panoramica della sua evoluzione, dei suoi interessi, dei suoi punti fermi e, in generale, di cosa significhi essere artista.

Vissia Menza

Franca Ghitti Alberi - Vele Foto Stefano Spinelli

Alberi – Vele, 2000 – Archivio Franca Ghitti, Cellatica
Foto Stefano Spinelli

INFORMAZIONI UTILI
Franca Ghitti scultrice

Sede: Museo d’arte Mendrisio
Indirizzo: piazzetta dei Serviti n.1, 6850 Mendrisio
Date: dal 15 aprile al 15 luglio 2018
Orari: dal martedì al venerdì 10 – 12 / 14 – 17 ; sabato, domenica e festivi: oriario continuato 10 – 18
Chiusura: lunedì, tranne i festivi
Per mappe, contatti, biglietti e news il sito web ufficiale è www.mendrisio.ch/museo

Foto: si ringrazia l’ufficio stampa