Al Cineforum – il film Come un gatto in tangenziale: due mondi agli antipodi

i giorni scorrono veloci ed è di nuovo giovedì, al cineforum ci attende il film Come un gatto in tangenziale, un successo esplosivo sulle bocche di tutti e da tempo ormai, le tematiche attuali, le differenze sociali, l’integrazione, il centro storico opulento e le periferie degradate, la vita insomma, il cast una garanzia, come pure la regia, un Riccardo Milani in formissima, le risate sono assicurate, iniziamo a sentirci di buonumore ancor prima d’essere là nelle nostre comode poltrone di velluto rosso pronte ad accoglierci con affetto

ci siamo e in tanti, tutti lì bendisposti alla visione della storia di Giovanni, l’amato Antonio Albanese, un intellettuale impegnato nella riqualificazione dei quartieri urbani, padre di Agnese, tredicenne borghese innamorata di Alessio, coetaneo coatto che vive a Bastogi, la periferia romana più malfamata, la sua mamma Monica, una Paola Cortellesi divina che lavora a ore alla mensa per gli anziani

Paola Cortellesi nel film Come un Gatto in Tangenziale – Foto di Claudio Iannone

l’integrazione sociale vista dagli opposti

suggerisce la mia vicina

una schiera di personaggi secondari contribuiscono fin dal primo momento a tenerci incollati al grande schermo, le zie di Alessio, Pamela e Sue Ellen, due gemelle irresistibili affette da “shopping compulsivo”, ne vediamo delle belle, Luce, l’ex moglie di Giovanni, emigrata in Provenza a coltivare lavanda, Sergio, papà di Alessio, appena rientrato da una “vacanza” speciale

ci immergiamo a capofitto nella storia dimenticandoci di noi stessi e dei nostri problemi, leggeri come non mai ridiamo a crepapelle sorpresi da questo insolito confronto di due spaccati sociali, e a volte sorridiamo con un filo di amarezza nel cuore, inteneriti dalle circostanze

i protagonisti del film Come un Gatto in Tangenziale – Foto di Claudio Iannone

è festa grande per vista, udito e olfatto, l’appartamento di lusso di Giovanni nel centro storico di Roma e il degrado dell’alloggio di Monica a Bastogi, la chiassosa spiaggia di Coccia di Morto a confronto con l’eterea Capalbio, le urla e il silenzio, i tatuaggi variopinti e il candore del lusso, il profumo esotico della curcuma e i cibi asettici, siamo confusi e spesso non sappiamo da che parte stare, per fortuna, quali lati positivi apprezzare e quali difetti condannare

due mondi agli antipodi

ci gustiamo il ritmo serrato della storia, senza cedimento alcuno, galoppiamo insieme a tutto il cast con entusiasmo, mille sorprese dietro ogni angolo ci regalano perle di felicità, eleggiamo all’unisono Paola Cortellesi regina della pellicola e Antonio Albanese il suo re

le nostre menti sollecitate a dovere si gongolano tutte e ringraziano per tale nutrimento elargito con così tanta abbondanza e nei minimi dettagli

Elisa Bollazzi

n.d.r. il film Come un gatto in tangenziale sarà disponibile in home video su Amazon.it dal 2 maggio

 

Leave a Comment