Recensione di Bob e Marys, la divertente commedia con Rocco Papaleo e Laura Morante al cinema dal 5 aprile 2018.
la locandina del film Bob e Marys
Roberto e Marisa (Bob e Marys) sono una coppia medio borghese che vive in una casa più simile a un mausoleo che ad un’abitazione, visto il quantitativo di cimeli contenuti, la cui figlia è in procinto di sposarsi con l’imbranatissimo fidanzato. Un lavoro da istruttore di guida per lui e di volontaria per lei. Nessun sussulto particolare, al contrario, una vita fatta di soliti ritmi, qualche paranoia, un po’ di grigiore e l’inevitabile monotonia che si raggiunge dopo anni di matrimonio.
Il tutto fino a quando i due non si vedono costretti a cambiare domicilio e si trasferiscono in un quartiere non proprio tranquillo, con vicini impiccioni ma, soprattutto, circondati da gruppi di criminalità organizzata che non li faranno attendere molto prima di coinvolgerli, volenti o nolenti, in loschi traffici. La coppia si ritroverà, infatti, a dover subire la pratica dell’accuppatura, ovvero della custodia di alcuni pacchi contenenti merce che scotta, con tanto di regolari visite della crème de la crème dei delinquenti della zona.
Se all’inizio la coppia non può che subire la situazione, il famoso “fuoco sotto la cenere” che custodisce dai tempi di una gioventù, ben più scoppiettante e spericolata della loro condizione attuale, fa si che saranno proprio loro, i primi degli insospettabili, a ribellarsi a una simile prepotenza con tanto di capovolgimenti di fronte e sorprese finali.
Bob e Marys vede nei due protagonisti, Rocco Papaleo e Laura Morante, la scelta ideale per rappresentare una coppia che si barcamena tra le varie incombenze quotidiane senza particolare slancio e succube delle angherie di capi e colleghi. Il loro modo di delineare due signori di mezza età, che hanno perso lungo la strada lo smalto, è misurato e credibile e la Morante riesce bene in una delle sue parti migliori, ossia quella di una donna con qualche piccola fissazione ed insicurezza che la rende irresistibilmente e simpaticamente nevrotica.
I tempi comici dei due attori sono la parte vincente del film in cui si assiste a un crescendo di azione e di eventi che richiedono quella sintonia che Papaleo e la Morante non mancano di dare.
Il regista e sceneggiatore, Francesco Prisco, qui al suo terzo lungometraggio, dimostra di sapersi muovere bene tra le righe di una storia che fa dell’idea e della sceneggiatura il suo forte. Prendi poi due attori che riescono a interpretare e a dare il giusto tono ai protagonisti e il gioco è praticamente fatto.
Bob e Marys è una pellicola simpatica, curiosa nella sua semplicità ed efficace nel far leva su una trama lineare, che segue bene le regole della commedia di genere, con pochi intoppi e una recitazione che riempie gli spazi con i giusti ritmi.
Il viaggio, poi, dei due personaggi, che passano dall’essere vittime passive a veri vincitori, rappresenta esattamente il viaggio che lo spettatore si aspetta, quella redenzione fatta di piccole soddisfazioni che ognuno di noi sogna di prendersi in una vita fatta spesso di giornate che scorrono una uguale all’altra.
Tutti noi possiamo, infatti, essere un po’ Roberto e Marisa e avere prima o poi la nostra piccola, ma per noi significantissima, rivincita sulla vita.
Anna Falciasecca
Bionda, sarcastica, appassionata di regia e di viaggi cerca di unire le sue passioni scrivendo un blog di viaggi, sceneggiature (che stanno comode nei cassetti) e recensioni. Il suo motto è “Blond is a state of mind”, modifica continuamente idea e tiene i piedi in diverse scarpe, tutte rigorosamente tacco 12. Le uniche cose che non cambierà mai sono: Woody Allen e Star Trek, di cui è incallita fan.