Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta è la nuova mostra al m.a.x museo di Chiasso sino al 6 maggio 2018 13 maggio 2018*.
Ercolano, la città che la leggenda narra aver visto la luce per volere dello stesso Ercole, da qualche settimana è più vicina a noi. Al m.a.x museo di Chiasso (Svizzera), il 25 febbraio è stata inaugurata Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta. Rara occasione per ripercorrere – sotto una nuova angolazione – una storia dal forte fascino, come solo quella dei due antichi centri può emanare.
Sposando la tradizione del museo ticinese, la prospettiva di oggi è quella della comunicazione visiva. Una volta sono state le stampe e le affiche pubblicitarie, un’altra sono stati gli scatti di un maestro della fotografia, e ora sono le incisioni, gli acquerelli, i manoscritti e gli altri mezzi che hanno tramandato un ritrovamento senza precedenti.
In occasione dei 280 anni dalla scoperta di Ercolano, e dei 270 anni da quella di Pompei, la nuova mostra del museo elvetico pone dunque l’accento sulla divulgazione, lo studio e la documentazione di quanto emerso nei due siti archeologici, nel periodo tra il ‘700 e i primi del ‘900, con un focus particolare sul contributo della Svizzera, e del Ticino.
Non si può dimenticare, infatti, che l’ingegnere Karl Jacob Weber dal Canton Svitto, Pietro Bianchi di Lugano e Simone Cantoni di Muggio, in epoche diverse, si recarono a Napoli e contribuirono attivamente agli scavi. Weber a metà Settecento supportò con mezzi personali il venire alla luce della famosa Villa dei Papiri di Ercolano e sue sono le prime planimetrie della stessa. Bianchi, in piena Restaurazione, sovrintese addirittura i lavori e scoprì la Casa del Fauno. E l’architetto Cantoni (1739-1818), durante il suo perfezionamento romano presso Luigi Vanvitelli, prese parte a diverse visite a Pompei.
Protagoniste in questi mesi a Chiasso saranno ben 300 opere provenienti da 20 istituzioni di 4 paesi (oltre a Svizzera e Italia pure Francia e Stati Uniti). Ci sono, per esempio, importanti lettere e volumi, preziosi taccuini annotati e disegnati dagli studiosi (ivi compreso quello del nobiluomo William Gell!), le incisioni e le acqueforti di Piranesi, padre e figlio, e non solo. Non mancano neppure i quadri, le litografie e le matrici di un tempo, gli album fotografici e le cartoline di epoca più recente.
A completare il nutrito corpus ci pensano degli inediti e 23 meravigliosi manufatti (impareggiabili lacerti di affreschi, gioielli, statue, bassorilievi, tutti databili tra il I° sec a.C. e il I° sec d.C.), usciti direttamente dai depositi del MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta è un progetto nato in tandem col museo napoletano, detentore del maggior numero di reperti. Si tratta della terza collaborazione tra i due enti museali ed è stata possibile grazie a “Mann nel mondo”, l’iniziativa che ha reso itinerante ciò che non si può esporre nella sede naturale, per ovvi motivi di spazio.
Gli oggetti giunti in territorio elvetico si potranno ammirare sino a domenica 6 maggio (prorogata al 13 maggio!)* poi, dopo una pausa tecnica, dal 29 giugno al 30 settembre 2018 saranno in terra partenopea per la seconda parte della mostra. Una seconda parte riallestita, in cui la documentazione grafica lascerà maggior spazio ai reperti che potranno così svelare al pubblico qualche nuovo segreto sull’antica Roma.
Per rendere l’esperienza unica, il m.a.x. museo ha approntato un calendario ricco di attività ed eventi (visite guidate, conferenze, laboratori e gite) che vi consigliamo di consultare sul sito ufficiale. Impossibile, inoltre, non segnalare il baby-trolley con un kit per disegnare, che i piccoli visitatori potranno ritirare all’ingresso, e il concorso fotografico “scegli la tua immagine preferita”, che si chiuderà col sorteggio di una tessera annuale dell’associazione amici del m.a.x museo.
È inutile negarlo, all’uscita vi verrà voglia di salire sul primo Frecciarossa in direzione Napoli!
Vissia Menza
INFORMAZIONI UTILI
Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta
Dal 25.02.2018 al 06.05.2018 13.05.2018*
Il m.a.x. museo si trova in via Dante Alighieri n°6 a Chiasso, Svizzera
Contatti, mappe, biglietti e prenotazioni +41 (0)58 122 42 52 | info@maxmuseo.ch | www.centroculturalechiasso.ch
Orari dal martedì alla domenica 10.00 − 12.00 / 14.00 − 18.00
Chiuso il lunedi e nei giorni di venerdì 30 marzo 2018 (Venerdì Santo), sabato 31 marzo 2018 (Sabato Santo)e martedì 1° maggio 2018 (Festa del lavoro)
Aperture speciali domenica 1° aprile 2018 (Pasqua), lunedì 2 aprile 2018 (Pasquetta)
Foto: si ringrazia l’ufficio stampa
(*) ultimo aggiornamento il 6.05.2018: la mostra è stata prorogata sino al 13 maggio 2018
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”