Recensione di Metti la nonna in freezer, la divertente commedia di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi al cinema dal 15 marzo 2018.

la locandina del film Metti la nonna in freezer (2018)

la locandina del film Metti la nonna in freezer (2018)

Cosa succede quando sei una ragazza giovane, intelligente, con un lavoro per cui hai studiato, soprattutto se hai una piccola azienda di restauro con collaboratrici anche amiche ma la Sovrintendenza non ti dà le migliaia di euro che ti deve? Ti arrangi! E, nel caso di Claudia (Miriam Leone) tiri avanti grazie alla pensione dell’adorata nonna, con cui paghi sia i materiali che gli stipendi dei tuoi dipendenti.

Cosa fai invece quando la cara nonnina muore e ti lascia con una montagna di debiti e di muri burocratici da superare? Semplice, in accordo con le tue dipendenti/amiche, decidi di sacrificare l’amore famigliare per un motivo più alto… che tradotto significa: metti l’anziana nel freezer in modo da continuare a percepirne la pensione!

Come se non bastasse, la bella protagonista si troverà ad affrontare non solo i sensi di colpa, per aver congelato il sangue del suo sangue, ma anche la presenza dell’incorruttibile maresciallo della Finanza Simone Recchia (Fabio De Luigi) che s’insinuerà nella sua vita tra controlli fiscali e goffi tentativi di corteggiamento.

Una scena della commedia Metti la nonna in freezer - Photo: courtesy of 01 Distribution

Una scena della commedia Metti la nonna in freezer – Photo: courtesy of 01 Distribution

Metti la nonna in freezer ha tutti gli ingredienti per un’ottima black comedy, un genere, più di tradizione anglosassone, che da noi mancava da un po’ di anni. I giovani registi, qui al loro primo lavoro importante, hanno sviluppato una sceneggiatura egregia con tutti gli ingredienti necessari affinché un simile film funzionasse. Lo humor nero si amalgama con una trama divertente e con dei personaggi che sono comici ed efficaci al tempo stesso, delle battute taglienti e degli escamotage intelligenti che mantengono la trama incalzante e senza tempi morti.

Oltre ai due protagonisti, anche il resto del cast contribuisce in modo importante alla rappresentazione di quelli che sono dei personaggi secondari che, mai come nelle commedie degli equivoci e nelle commedie nere, sono fondamentali. Lucia Ocone è perfetta nel ruolo della spalla comica, a cui affidare gli scambi più irriverenti, che riesce ad interpretare senza mai risultare volgare ma, al contrario, strappa ogni singola volta una risata. Marina Rocco, l’altra dipendente di Claudia, va a completare il trio comico, qui formato da sole donne, con la sua aria da eterna svampita ed ingenua.

Una scena della commedia Metti la nonna in freezer - Photo: courtesy of 01 Distribution

Una scena della commedia Metti la nonna in freezer – Photo: courtesy of 01 Distribution

E poi, c’è una vera chicca: Barbara Bouchet nei panni della nonna. L’attrice, famosa e ricordata da tutti per le commedie italiane anni 80, sebbene in un ruolo minore per quanto riguarda i minuti di presenza sullo schermo, riesce a far sentire la sua presenza dall’inizio alla fine, risultando assolutamente convincente e divertente.

Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, i due registi, vincono quindi la loro scommessa e confezionano un film ben fatto, che viaggia su binari collaudati e senza incertezze. Metti la nonna in freezer è leggero e godibile fin dalle prime scene e caratterizzato efficacemente regalando un’ora e mezza d’intrattenimento divertente che si spera possa trovare altre opportunità per esplorare un genere che in Italia non conosce ancora, purtroppo, molte produzioni.

Anna Falciasecca