Hitler contro Picasso e gli altri è il nuovo appuntamento con la grande arte al cinema, in sala solo il 13 e il 14 marzo e in replica il  17 aprile 2018 (∗).

il nuovo poster del docufilm Hitler Contro Picasso e gli altri (2018)

il nuovo poster del docufilm Hitler contro Picasso e gli altri (2018)

Hitler e l’arte: un’ossessione senza fine

Tra le molte follie del nazismo, oltre alla volontà di eliminare dal continente un popolo e la sua cultura, c’era quella di epurare l’arte. L’arte doveva essere al servizio del regime e approvata da Hitler, il pazzo le cui velleità artistiche furono frustrate sin dalla gioventù. È così che, con un’operazione pianificata negli anni, supportata da esperti e mercanti d’arte compiacenti, il sanguinario dittatore è riuscito a condurre un saccheggio di enti e collezioni private che si stima abbia coinvolto oltre 5 milioni di opere in tutta Europa (16.000 provenienti dai soli musei tedeschi).

Lo scopo?

Lo scopo dichiarato era quello di realizzare una versione tedesca del Louvre nella città di Linz; e mettere al bando la cosiddetta “arte degenerata” di autori come Paul Klee, Claude Monet, Henri Matisse e Marc Chagall, la cui estetica era contraria alle idee del Reich. Lo scopo occulto era di alimentare la propaganda ariana e di creare una raccolta personale inestimabile. Oltra alla dimora del Führer, parecchi pezzi andarono, infatti, a Carinhall (poco fuori Berlino), la residenza di campagna di Goering, l’altro grande protagonista di tale delirio.

Hitler contro Picasso e gli Atri - La liberazione di Berchtesgaden e il recupero della collezione Goering ad opera della 101st Aiirbone Division - Photo: courtesy of National Archives Records Administration

La liberazione di Berchtesgaden e il recupero della collezione Goering ad opera della 101st Aiirbone Division
Photo: courtesy of National Archives Records Administration

Parliamo di gente che aveva schedato e monitorato per anni collezionisti e galleristi, soprattutto ebrei, al fine di requisire loro al momento opportuno quanto di proprio gradimento, in cambio di fantomatici lasciapassare verso la libertà. Parliamo dell’ennesima nefandezza di un regime che – ahinoi – produce sgradevoli riverberi tutt’oggi. Esatto, questo capitolo horror non è chiuso, anzi c’è ancora molto da scoprire.

Hitler contro Picasso: il documentario

Dalle mostre

Arriva in questi giorni nei cinema Hitler contro Picasso e gli altri, il documentario diretto da Claudio Poli con musiche di Remo Anzovino che, prendendo spunto dalle recenti esposizioni d’arte trafugata (la parigina “21 rue La Boétie”, sul patrimonio di Paul Rosenberg, di marzo 2017; l’olandese “Looted Art”, di maggio 2017; e quelle di novembre 2017 a Bonn e Berna sul tesoro segreto di Cornelius Gurlitt), ricostruisce momenti salienti della razzia di tanti capolavori.

Il racconto prende il via dalle due mostre del 1937 (“L’Arte Degenerata” e la “Grande Esposizione Universale di Arte Germanica”) e, grazie alle testimonianze dei superstiti e/o dei loro eredi, ripercorre le vicissitudini di alcune famiglie e delle loro collezioni depredate, disperse, parzialmente ritrovate, in minima parte restituite.

Hitler contro Picasso e gli Altri - Un’immagine di repertorio della mostra di “Arte Degenerata” del 1937 - Photo: courtesy of Nexo Digital

Un’immagine di repertorio della mostra di “Arte Degenerata” del 1937
Photo: courtesy of Nexo Digital

Alle persone

È la storia Simon Goodman che, alla morte del padre, ha ereditato un bel po’ di scatoloni all’interno dei quali non c’era la solita carta straccia ma i tasselli di un mosaico doloroso: i nonni, potenti banchieri morti in un campo di concentramento, possedevano una serie di dipinti di valore inestimabile (Degas, Renoir, Botticelli e molti altri) finiti direttamente nelle mani di Hitler. Ed è la storia della famiglia di Paul Rosemberg, raffinato gallerista ebreo francese, che faticosamente raggiunse gli Stati Uniti dove continuò con successo la sua attività ma riottenne pochissimo di quanto lasciatosi alle spalle.

Ma è anche la storia di come da un banale controllo di frontiera nel 2010, due anni dopo si siano ritrovate circa 1500 opere trafugate (!) per lo più accatastate (!!) in un appartamento di Monaco in cui abitava un vecchietto di nome Cornelius Gurlitt, che si scoprì essere il figlio di Hildebrand Gurlitt (!!!), uno dei mercanti d’arte incaricati dal Reich di ammassare e rivendere i beni razziati – e, chissà come, un gran numero di essi finì a casa sua.

L’attore Toni Servillo nel film Hitler contro Picasso e gli altri - Photo: courtesy of Nexo Digital

L’attore Toni Servillo nel film Hitler contro Picasso e gli altri
Photo: courtesy of Nexo Digital

Ed è l’attore Toni Servillo ad accompagnarci in questo viaggio nella memoria, a presentarci i protagonisti, i curatori e gli esperti che ci aiutano a comprendere cosa sia accaduto, quanto lavoro sia stato fatto e quanto ancora ne manchi. È la sua voce a ritmare il nostro respiro, a concederci un sollievo dall’atmosfera greve. Durante la visione, non c’è spazio per la distrazione. Ogni evento, ogni fotogramma, è un colpo al cuore. Dietro ogni piccolo successo, puntuale emerge uno scempio.

Una volta usciti la (residua) speranza che nutrivamo nel genere umano pare svanita del tutto. Poi, lo sconforto lascia di nuovo spazio alla bellezza e alla potenza dell’arte, che vogliamo credere salverà sempre il mondo, o per lo meno lo aiuterà a ripartire.

Vissia Menza

INFORMAZIONI UTILI

HITLER contro PICASSO e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte, è il nuovo appuntamento con la Grande Arte al Cinema. Sarà in anteprima mondiale nei cinema italiani il 13 e 14 marzo 2018(∗) e a seguire sugli schermi di altri 50 paesi del mondo. Per l’elenco delle sale aderenti all’iniziativa basta un clic su www.nexodigital.it.

(∗) Aggiornamento del 15.03.2018: il film ha conquistato le vette del botteghino per due giorni consecutivi. Va quindi in replica nazionale il prossimo 17 aprile 2018. Per l’elenco aggiornato dei cinema un clic QUI.

 

IL NUOVO TRAILER

ultimo aggiornamento il 16.03.2018, ore 16.00