The Lodgers – Non infrangere le Regole, la recensione

The Lodgers è l’horror di Brian O’Malley con Charlotte Vega, David Bradley e Bill Milner al cinema dall’8 marzo 2018.

la locandina del film the Lodgers

Vieni da me, non ci sono i miei. Ma i fantasmi sì.

Questo, in sostanza, potrebbe essere il sottotitolo del soft horror a tinte gotiche The Lodgers, che ci ricorda che ogni luogo ed epoca hanno i loro mostri, compresa l’idilliaca campagna irlandese degli anni venti.
L’inquietante e umidissima dimora dei gemelli diciottenni Rachel ed Edward, ereditata dopo il duplice suicidio di mamma e papà, incombe su un minuscolo villaggio impoverito dalla guerra e dall’isolamento e porta con sé un’irraccontabile maledizione intergenerazionale.
Che verrà a galla – letteralmente – quando Rachel, meno rassegnata ad essa rispetto al fratello, infrangerà una delle regole “dettate” dagli spiriti, invitando in casa l’affascinante soldato Sean (Eugene Simon, Il Trono Di Spade).

Non sforare la mezzanotte, non allontanarti e soprattutto non portare estranei in casa. Sì, cari i miei spettri, ditelo ad ormoni e voglia di libertà di una bella diciottenne!
Rachel si prova a emancipare dal rigido fratello e dalla tragedia familiare, col bel militare che sembra poter infrangere i tabù e le maledizioni.

The Lodgers, Rachel (Charlotte Vega) e Edward (Bill Milner) – Photo: courtesy of M2 Pictures

The Lodgers è un figliastro di The Others e The Skeleton Key, si accosta all’ampia tradizione dell’horror spettrale tendenzialmente per tutti, e anche se non fa nulla per essere il primo della classe non finisce dietro alla lavagna aderendo a un protocollo rigoroso, con interpreti scelti bene ed un’estetica funerea britannica che fa sempre la sua figura.

Mancano paura e imprevedibilità, col rischio che noi veterani dell’orrore, pieni fino all’orlo di voci demoniache e scantinati che sbatacchiano le botole, si finisca per sonnecchiare in qualche frangente.
Ed è anche evidente come alcune sfaccettature interessanti, in primis l’ambiguo decadimento psicofisico di Edward, vengano accennate e poi liquidate in sede di sceneggiatura.
Se però il dramma retrò che abbraccia l’orrore – o viceversa – è il vostro pane, The Lodgers può dire la sua e saziare; così come potrebbe rappresentare una prima lezione al genere per i neofiti, un’iniziazione indolore alla materia fantasmatica.

Luca Zanovello

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