La Famiglia Addams è la commedia musicale in scena al Teatro Nuovo di Milano dal 9 al 25 marzo 2018.
Il musical si sa, può piacere oppure no. Ma se domani fossimo folgorati da questo genere di teatro che unisce la danza, il canto e la recitazione?
Incredibile, questa volta è stato davvero incredibile. Perché a teatro ci sono arrivata, sì, ma per assistere alla conferenza stampa… e già ero folgorata… mi hanno fregato prima ancora di andare in scena! Simpatici, alla mano, disponibili, questi personaggi, in nero tristezza che di cognome fanno Addams, in realtà sono un vero spasso già dal foyer!
Ma andiamo con ordine.
Mercoledì 7 marzo arrivo con la metro in San Babila a Milano, ormai sono di casa al Teatro Nuovo e il Musical, si sa, mi ha preso già da tempo tant’è che questa volta non aspetto neanche di vedere lo spettacolo: vado prima! E loro arrivano, in ordine e schierati, con la canzoncina di sottofondo…Tananà…schiocco delle dita, tananà… schiocco delle dita.
Mi sembra di essere alla Ricerca del Tempo perduto e quel sapore della Madeleine di Proust è in realtà la mia tv in bianco e nero. Mio padre l’aveva regalata a mia nonna: guardavo con lei le prime telenovelas e qualche telefilm. La famiglia Addams era tra quelli più gettonati e non so se mi facesse più ridere Morticia che tagliava i boccioli delle rose o mia nonna che gridava, in dialetto, allo schermo sperando che sentisse: “Uh Signur, taià i fiùi e se tegn i ghambi!”
Sorrido e mi concentro. Sono qui per fare un articolo serio! Ma Claudio Insegno, il registra, (reduce dal successo di Hairspray, Spamalot e Jersey Boys) sembra leggermi nel pensiero: ride, fa battute e presenta il suo amico e collega, il mitico Gabriele Cirilli, che sarà Gomez Addams, il capofamiglia. Si conoscono da vent’anni, hanno iniziato insieme e il comico di Zelig festeggia proprio con la Famiglia i trent’anni di carriera. “Devo tutto a mia moglie – dice Cirilli – mi sono innamorato di lei che era farmacista e… io ipocondriaco”. Rido, non ce la posso fare a stare seria, Cirilli è una forza anche quando dice alla moglie, quella di scena, Jacqueline Ferry (Madre Superiora nell’ultimo Sister Act) che tenta di restare gelida e impassibile come Morticia:“A letto si scalda!”.
Uh Signur, direbbe di nuovo mia nonna. E io sono ancora a ridere, soprattutto quando Insegno mi rassicura: ho reso il copione più ritmato, più divertente, ho cambiato molto rispetto alla versione precedente, ma i personaggi ci sono tutti, dal cugino It a Mano, da Lurch a Mercoledì. Nella mia testa di bambina, alla Ricerca del Tempo Perduto, risuona il Dooong di quel campanello che annunciava l’ospite inconsapevole che arrivava ignaro in casa Addams. Lurch lo accoglieva con il suo “Eeeeeeeee” che proveniva dal profondo delle sue viscere (e così fa Filippo Musenga, voce da basso e altezza da gigante, già maggiordomo di casa Addams nella precedente edizione) “Chiamato” diceva.
Morivo, morivo dal ridere!
Lurch aveva una grande dedizione per la piccola di casa, Mercoledì, che qui è il fulcro della storia. La principessa delle Tenebre, interpretata da Lucia Blanco, la versatile attrice che era Sandy nell’ultimo Grease, giusto per citare il suo recente personaggio, qui si trasforma dalla verginella innamorata di Denny Zuko in fidanzata di Lucas (Luigi Fiorenti, noto performer già ai tempi del Grillo Parlante nell’ultimo Pinocchio), un comune mortale, anche un po’ nerd, all’apparenza. Come dirlo alla famiglia?
Ecco allora la complicità con il padre Gomez, che l’aiuta nel difficile rapporto con Morticia… Non mancano gli scherzi macabri al fratello Pugzley (Alfredo Simeone, giovane talento reduce da Spamalot): ma vi ricordate le torture che subiva? Mercoledì allevava ragni e si divertiva a sperimentare macchine infernali sul fratello. La sua preferita era la ghigliottina e di solito tentava di decapitare Pugzley dopo aver tagliato la testa alla sua bambola di nome, guarda caso, Maria Antonietta! Mia nonna si alzava, me lo ricordo bene, con la scusa di “andare di là”. Non capiva come si potesse ridere davanti al macabro.
Forse, ieri come oggi, ci trovavo del buono in quella storia, anche quando lo zio Fester, qui interpretato da un simpatico Umberto Noto (ex Spamalot, ma noto anche per la serie TV Alex &C.) chiama i fulmini e fa rivivere i morti, invitando tutta la famiglia a ballare sulle tombe: vivi o morti, una famiglia è sempre una famiglia… o no?
A questo punto mia nonna era già a dire le Avemarie perché Uh Signur, al cimitero mica si può ballare! E pensare che Mercoledì qui trova anche l’amore!
Il cast mi fa divertire: si presentano tutti, dalla nonna (Annamaria Schiatterella) ai futuri suoceri (Andrea Spina e Giovanni D’Angi).
Un Uh Signur fantastico mia nonna lo direbbe per l’ensemble (Simone De Rose – Greta Disabato – Federica Laganà – Maria Carlotta Noè – Daniele Romano – Eus Santucci) bellissimi nei loro vestiti da zombie.
C’è ancora Angelo Racz per le musiche. Non suona dal vivo (perché, dovrebbe suonare da morto?! Ah, ormai sono in clima Addams anch’io!) ma c’è…e questa è una garanzia, insieme a Nino Pratticò che ha collaborato alle Liriche italiane.
Non sarà difficile alzarsi dal divano questa volta…
Oggi 9 marzo, ci sarà la prima al Teatro Nuovo di Milano, e presto io sarò là, ad aspettare le tenebre, Uh Signur, la luna piena, il ricordo di una tv in bianco e nero e di una Famiglia che schiocca le dita e mi fa tornare bambina.
E tu? Ma se domani il musical stregasse anche te?
Sarah Pellizzari Rabolini
Foto: ufficio stampa
Nel video: Umberto Noto che ringraziamo per la disponibilità
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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