La recensione del musical Hairspray con Giampiero Ingrassia, al Teatro Nuovo di Milano sino al 18 febbraio e al Teatro Bracaccio di Roma dal 20 febbraio.
Il musical si sa, può piacere oppure no. Ma se domani fossimo folgorati da questo genere di teatro che unisce la danza, il canto e la recitazione?
Febbraio per me è iniziato con l’influenza; credevo di averla scampata per cui quando ho prenotato il mio posto al Teatro Nuovo di Milano per vedere Hairspray non pensavo proprio di sfidare la sorte: vado o non vado? Vado o non vado?
Dopo l’influenza, alzarsi dal divano è davvero un’impresa titanica. Eppure, ero così stufa di guardare della roba di basso profilo alla tv, tra una tazza di tè caldo e una pastiglia di paracetamolo, che eccomi, mi trascino, faccio uno sforzo e mi dico che una risata forse è la miglior medicina per questo male di stagione che sta facendo strage di italiani. Del resto il film del 2007 con John Travolta nei panni di Edna Turnblad era già stato così esilarante… Lasciare la mia posizione orizzontale, con copertina annessa, non potrà che farmi bene.
E così, animata da questo spirito, scendo alla fermata della Metro di San Babila a Milano: il bel salotto milanese è vivo e frizzante. E’ un mercoledì sera, di una settimana normalissima, ancora un po’ freddina, c’è già anche il festival di San Remo alla tv… eppure c’è un sacco di gente! Sono sempre più convinta che i postumi dell’influenza diventeranno presto un lontano ricordo. Mi sento subito anch’io più energica e cerco di darmi un tono, nonostante io mi senta come se avessi fatto tre giri di centrifuga. Ho ancora la voce rauca e un residuo di mal di gola…Va bè, ma mica devo cantare io, no?
C’è un cast eccezionale in questa versione italiana di Hairspray, firmata da Claudio Insegno, già noto e bravissimo (con Simone De Rose hanno appena firmato il successo di Spamalot). Ricordo solo i recenti Rumori fuori scena (mi sono tenuta la pancia stretta da quanto ho riso a tal punto che la battuta “Capito, no?” era diventata un must a casa mia) e Jersey Boys che tra l’altro torna al Nuovo per due serate, il 23 e il 24 febbraio, dopo il successo dello scorso anno: stupendo!
C’è Giampiero Ingrassia che si è trasformato in super Edna. E sì che ho fatto in tempo a vederlo nella prima edizione di Grease quando fece innamorare Sandy o in Frankenstein Junior o in Cabaret: qui sta la capacità di un attore, di trasformarsi. E che cambiamento! Ingrassia è sorprendente nei panni di Edna Turnblad, è ironico (ironica!) e delicato (delicata!), severo (severa!) e attento (attenta!). Mi strappa il primo sorriso della serata quando tenta di dissuadere la figlia Tracy a partecipare al programma più visto a Baltimora, il Corny Collins Show.
Qual è il problema? “Alla tv, amore, non prendono quelle come lei”. Ieri come oggi, la tematica è quella della magrezza e la ragazza, una Mary La Targia super effervescente, è cicciottella e in una Baltimora dei primi anni Sessanta è pure a favore dell’integrazione tra bianchi e neri. Inoltre ha un’amica, Penny Pingleton (stupenda Giulia Sol) che è lo stereotipo della sfigata: certo che no, ha ragione la mamma, alla tv non ti prenderanno mai!
E invece Tracy mi fa guarire dall’influenza per la sua voce, la sua determinazione, il suo ballare come una libellula, tanto da conquistare prima il protagonista dello Show, il mitico Corny Collins (Gianluca Sticotti, che non ha bisogno di presentazioni, da Pinocchio a Grease, alla Febbre del Sabato Sera), poi il ragazzo più bello della scuola Link Larkin (Riccardo Sinisi, anche lui volto noto del musical italiano, da Footlose a Grease, tanto per citarne alcuni) e poi tutto il gruppo di ragazzi di colore con cui balla Tracy e che saranno i suoi veri amici fino alla fine (Elder Dias, Luca Spadaro, Cristina Benedetti, Francesca Piersante e Stephanie Dansou, Fabio Gentile, Federica Nicolò, Monica Ruggeri, Martina Lunghi, Giuseppe Brancato, Max Francese e Robert Ediogu.)
Sono felice di essermi alzata dal divano: l’accoppiata Beatrice Baldaccini, (se posso osare, è stata la mia Sandy preferita di Grease e la mia fatina preferita di Pinocchio Il Grande Musical, nonché di recente la mia risata preferita ne Le Principesse di Colorado) che interpreta l’antipatica Amber Von Tussle e Floriana Monici che ho adorato in Grease, che fa sua madre, è esilarante: cantano benissimo, sono ironiche e sono in perfetta sincronia e cattiveria!!
Un vero spettacolo che mi fa dire che sono completamente guarita!
Ma l’apoteosi arriva con Roberto Colombo (Un adorabile Geppetto in Pinocchio il Grande Musical e il rubacuori Vincent Fontaine in Grease, giusto per citare alcune delle due performance). È Wilbur Turnblad, il marito di Edna, inventore e tutto fare: il duetto con Gianpiero Ingrassia “Sei eterna per me” è il momento più commuovente dello spettacolo che mi fa pensare all’amore incondizionato. Li avevo già visto insieme in Frankenstein junior… lí però non si baciavano certo!!! Mi sta per scendere una lacrima quando, invece, inizio a ridere come una matta per la tripla interpretazione di Claudia Campolongo, non tanto per la mamma di Penny e la poliziotta, ma per quella simpatica vecchietta della professoressa di educazione fisica. Strepitosa!
Quando penso, ancora una volta, che alzarmi dal divano sia stata la mossa vincente degli ultimi giorni…appare lei nel caso avessi ancora dei dubbi: Helen Tesfazghi alias Motormouth Maybelle, che si è alternata a Karima in The Bodyguard. Una voce che ammalia, una eleganza regale sul palco.
La gente applaude, si emoziona e io faccio altrettanto.
Quando mi alzo per i saluti finali, allungo il collo in direzione sotto palco e mi accorgo di Angelo Racz (direzione musicale e tastiera 1) che suona dal vivo con il suo gruppo di musicisti de L’OrchestrRacz (Stefano Damiano, Luca Bettolini, Marco Tersigni, Daniele Catalucci, Marco Campagna, Ezio Allevi, Alessio Zanovello, Marcello Ronchi, Pietro Spina, Carmelo Emanuele Patti e Chiara Tofani) le musiche di Broadway e di Parigi.
Tutto è un colore e i costumi sono stupendi; fantastiche le coreografie di Valeriano Longoni che è stato assistito da Luca Spadaro.
Che dire? Altro che Tachifludec, Vivin C e spremute d’arancia. In questo periodo di influenza, che anche se passata sembra rimanere addosso per settimane, la medicina per me è stata una spruzzata di lacca!
E se il musical stregasse anche te?
Ci hai mai pensato?
Sarah Pellizzari Rabolini
Le date del tour di Hairspray
dal 2 al 18 febbraio al Teatro Nuovo in piazza San Babila a Milano e
dal 20 febbraio al 4 marzo al Teatro Brancaccio in via Merulana n.244 a Roma
Si ringrazia l’ufficio stampa per il supporto iconografico
Sarah è un’insegnante e una scrittrice. Ha pubblicato poesie, racconti e romanzi (l’ultimo è R come Infinito). Ha partecipato a diverse antologie tra cui La Vita vista da Qui (Morellini Editore), è stata finalista di concorsi e premi letterari. Pratica la mindfulness ogni giorno e crede che scrivere sia una vera terapia per l’anima.
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