Come ogni venerdì eccomi qui a raccontare quali saranno i film in lingua originale proiettati a Milano nei prossimi giorni. Suggerimenti a beneficio di stranieri, studenti e dei tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani.
Questa volta iniziamo con tre film francesi, due sono grandi classici. Vedendo un film di Quentin Tarantino vi siete forse chiesti il significato del nome della sua casa di produzione BANDE À PART: è il titolo di un film del 1964 di Jean-Luc Godard, considerato universalmente un capolavoro, eppure all’epoca uscì in Italia solo per una manciata di giorni. Lo potremo finalmente vedere in edizione restaurata il 12 e 13 febbraio nelle tre sale Spaziocinema (i due Anteo e l’Ariosto), al Palestrina e al Beltrade.
La studentessa di lingue Odile (Anna Karina) rivela ai suoi compagni di classe Frantz (Samy Frey) e Arthur (Claude Brasseur) che il pensionante di sua zia possiede una grossa somma di denaro nascosta in soffitta. I due decidono di compiere una rapina, ma il bottino non si trova. Solo il giorno successivo riescono a trovare il malloppo nella cuccia del cane, ma improvvisamene scoppia una sparatoria in cui viene ucciso Arthur. Odile e Frantz scappano senza bottino e decidono di fuggire in Sudamerica.
Nel 1968 François Truffaut trasse da un romanzo di Cornell Woolrich LA SPOSA IN NERO (La mariée était en noir). La bella e misteriosa Julie uccide uomini scelti da una lista di nomi segnata in un quaderno. Sono quelli che, per una bravata, hanno ucciso suo marito all’uscita della cerimonia di matrimonio. Storia di una vendetta in cui Jeanne Moreau, alla quale Truffaut aveva chiesto di recitare “come Humphrey Bogart”, ipnotizza al contempo le sue vittime e lo spettatore. Sarà sabato 10 al CinéMagenta63, la sala proiezioni dell’Institut Français.
E’ invece una commedia divertente C’EST LA VIE (Le sens de la fête), della coppia di registi Toledano e Nakache (autori di QUASI AMICI e SAMBA), all’Anteo Palazzo del Cinema. Jean Pierre Bacri interpreta Max, nel catering da trent’anni e quasi alla fine del suo percorso lavorativo, che deve occuparsi di un ultimo ricevimento, un lussuoso matrimonio in un castello del XVII secolo. Come al solito ha organizzato tutto: ha reclutato camerieri e cuochi, ha consigliato un fotografo, ha predisposto le decorazioni floreali e ha prenotato un’orchestra. Ma come dice la Legge di Murphy: se una cosa può andare storta lo farà.
Per la rassegna SOUND&MOTION PICTURES lunedì 12 all’Anteo Palazzo del Cinema, martedì 13 all’Arcobaleno e giovedì 15 al Mexico lo splendido, tragico e grottesco insieme, TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI. Tre mesi prima le hanno ucciso la figlia, ma la polizia non ha trovato il colpevole e le indagini languono. Mildred (Frances McNormand) decide così di dare uno scossone alle pigre istituzioni locali facendo installare alle porte della città tre giganteschi manifesti che chiedono conto del loro operato. Il maturo e comprensivo sceriffo Willoughby (Woody Harrelson) cerca di fare del suo meglio, mentre il più giovane vice Dixon (Sam Rockwell), insubordinato e razzista, non la prende per niente bene.
Due titoli molto diversi tra loro nelle sale UCI Cinemas. Tutti i giorni al Bicocca troviamo il nuovo film di Clint Eastwood ORE 15:17 ATTACCO AL TRENO. Nel pomeriggio del 21 agosto 2015 un attacco terroristico al treno ad alta velocità Calais-Parigi fu sventato da tre giovani ex militari americani (che qui recitano nei panni di se stessi!) in viaggio attraverso l’Europa. Il film ripercorre le vite di questi tre amici, dai problemi dell’infanzia alla ricerca del loro posto nel mondo, fino alla serie di eventi che hanno preceduto l’attacco. Durante quella difficile esperienza la loro amicizia non ha mai vacillato, diventando la potente arma che ha consentito loro di salvare le vite degli oltre 500 passeggeri a bordo del treno. Lo trovate anche all’Anteo Palazzo del Cinema.
Di tutt’altro genere CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO, terzo e – speriamo – ultimo capitolo della serie tratta dagli omonimi romanzi soft porno di E.L. James (attenzione: è v.m.14). E’ ogni giorno al Bicocca e, per un San Valentino hard, mercoledì 14 febbraio sarà anche nelle sale Gloria, Certosa, Milanofiori e Pioltello.
Entrambi i film saranno inoltre proposti lunedì 12 al Plinius.
Notevolissimi i due titoli proposti dal cinema Colosseo. Martedì 13 alle 21, all’interno della rassegna Biografilm, anteprima (uscirà il 15) di HANNAH di Andrea Pallaoro. E’ la storia di una donna anziana il cui marito è finito in prigione con accuse infamanti. Rimasta sola, si ostina a negare l’accaduto e non riesce a ritrovare un equilibrio in se stessa e nei rapporti con gli altri. La sublime protagonista Charlotte Rampling, premiata con la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2017, sarà presente in sala: meglio prenotarsi qui.
Altro film importante (vincitore del Leone d’Oro a Venezia 2017 e di 2 Golden Globes e candidato a ben 13 Oscar!) giovedì 15: è una strana favola LA FORMA DELL’ACQUA (The Shape of Water) di Guillermo del Toro. Nel 1963, nell’America segnata dalla guerra fredda, in un laboratorio governativo segreto ad alta sicurezza lavora come donna delle pulizie la solitaria Elisa (Sally Hawkins), muta dalla nascita e intrappolata in un’esistenza di silenzio e isolamento. La sua vita cambia radicalmente quando con la collega Zelda (Octavia Spencer) scopre un esperimento classificato top secret che coinvolge una misteriosa “creatura” (Doug Jones) proveniente dalle acque del Sud America. Con Michael Shannon, Richard Jenkins, Michael Stuhlbarg.
Prosegue trionfalmente al Mexico la programmazione di CHIAMAMI COL TUO NOME (Call Me by Your Name) di Luca Guadagnino, tratto dall’omonimo romanzo del 2007 di André Aciman e candidato a 4 Oscar. E’ il 1983, Elio Perlman (Timothée Chalamet), precoce diciassettenne americano, trascorre l’estate nel nord Italia nell’antica villa di famiglia, passando il tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Un giorno arriva Oliver (Armie Hammer), affascinante studente americano di 25 anni a cui il padre di Elio (Michel Stuhlbarg), professore universitario d’arte, offre ospitalità mentre completa la sua tesi di dottorato. In un ambiente splendido e soleggiato, Elio e Oliver scoprono la bellezza della nascita del desiderio, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite.
E’ anche all’Anteo Palazzo del Cinema.
Dopo un’uscita di pochi giorni in gennaio, lunedì 12 al cinema Centrale arriva MY GENERATION, entusiasmante documentario diretto da David Batty, ideato oltre che presentato da Michael Caine. A partire da molti, divertenti racconti personali dell’attore, il film – costruito su 50 interviste originali e migliaia di ore di materiale d’archivio – racconta le maggiori celebrità della Londra degli anni 60, la Swinging London. Protagonisti musicisti come Beatles, Rolling Stones, Marianne Faithfull e The Who, a personaggi della moda come la modella Twiggy, la stilista Mary Quant e il fotografo David Bailey, fino all’attrice Joan Collins e al pittore David Hockney. Da non perdere.
Oltre ad offrire vari titoli già citati, l’Anteo Palazzo del Cinema presenta in esclusiva a Milano il feroce, inglesissimo THE PARTY di Sally Potter. Janet (Kristin Scott-Thomas) e il marito Bill (Thimothy Spall) organizzano una festa per celebrare la di lei promozione a ministro ombra della Sanità. Alcune rivelazioni successive fanno però emergere sentimenti pericolosi e potenzialmente micidiali, che porteranno alcuni degli ospiti a rivalutare il loro intero sistema di convinzioni. Gli invitati alla festa sono Cherry Jones, Emily Mortimer, Cillian Murphy, Patricia Clarkson, Bruno Ganz.
Altro titolo nuovo e molto interessante FINAL PORTRAIT, scritto e diretto da Stanley Tucci. Nel 1964 il 63enne famoso pittore e scultore svizzero Alberto Giacometti (Geoffrey Rush) si imbatté a Parigi nel giovane scrittore e critico americano James Lord (Armie Hammer), e gli chiese di posare alcune ore per un ritratto, dato che reputava interessante il suo volto. Lusingato dalla richiesta, Lord accettò; ma a causa del genio sregolato di Giacometti, alle prese con l’ultimo dei suoi capolavori, i giorni si trasformano in settimane. Dopo 18 giorni l’esasperato, perbenista Lord ripartì con il quadro, rimasto incompiuto; l’anno dopo narrò quei 18 giorni di pose e conversazioni (e liti, e sbronze) nel libro GIACOMETTI PORTRAIT, da cui il film è fedelmente tratto.
Gli amanti del balletto contemporaneo non potranno perdersi lunedì 12 e martedì 13 RESET. STORIA DI UNA CREAZIONE. Il coreografo e ballerino Benjamin Millepied è noto nel mondo cinematografico per aver curato le scene di danza de IL CIGNO NERO di Aronofsky. Dal 2014 al 2016 direttore del Balletto dell’Opéra di Parigi, appena nominato tentò di ringiovanirlo con “Clear, loud, bright, forward”, una coreografia di trentatré minuti con sedici ballerini di cui seguiamo le prove fino alla messa in scena.
Proseguono inoltre le proiezioni dell’ottimo thriller politico THE POST. Steven Spielberg racconta la vera storia dell’improbabile (fino a quel punto) collaborazione tra la moderata Katharine Graham (Meryl Streep), la prima editrice donna del quotidiano The Washington Post, e il combattivo direttore Ben Bradlee (Tom Hanks), che nel 1971 decisero di pubblicare una serie di documenti governativi segreti riguardanti la guerra del Vietnam, nascosti per tre decenni da quattro diversi presidenti. Cuore del film è la lotta per la libertà d’informazione: per riuscire nell’impresa, i due furono costretti a mettere da parte le loro differenze e a rischiare le loro carriere e la loro libertà.
Alla Cineteca Spazio Oberdan, all’interno di una rassegna di 11 film di Lars von Trier (purtroppo quasi tutti doppiati) si potrà assistere da sabato 10 al director’s cut delle due parti del discusso NYMPHOMANIAC (attenzione: è v.m.18). L’anziano Seligman (Stellan Skarsgard) trova nella neve una donna insanguinata, Joe (Charlotte Gainsbourg): la porta nel suo appartamento e la soccorre. Qui Joe gli rivela di essere una ninfomane, se vuole può raccontargli la sua vita ma sarà una lunga narrazione. Parte dai libri di anatomia del padre medico per poi passare alle competizioni con una coetanea a chi ha più rapporti nel corso di un viaggio in treno. Ma è solo l’inizio. Lunedì 12 sarà poi la volta di IDIOTERNE.
Debutta mercoledì 14 il curioso e affascinante MADEMOISELLE PARADIS dell’austriaca Barbara Albert, tratto dal romanzo LA MUSICA DELLA NOTTE di Alissa Walser, che ne ricostruisce la vicenda storica, ambientata a Vienna nel 1777. La diciottenne Maria Theresa Paradis, pupilla dell’Imperatrice, è un’eccellente pianista, ma è cieca fin da piccolissima. Affidata al celebre medico Franz Anton Mesmer, che la sottopone a cure innovative, ritrova pian piano la vista, ma contemporaneamente perde il talento musicale. Dovrà fare una scelta: se vivere un’esistenza ordinaria vedendo, o portare avanti il suo talento rimanendo cieca.
Il cinema Beltrade è un monosala che programma ogni giorno 6-7 film diversi, quelli stranieri tutti in lingua originale: e nei prossimi giorni presenterà solo titoli di altissima qualità, tutti da consigliare. Iniziamo con il nuovo arrivo: LOVELESS di Andrey Zvyagintsev (l’autore dello splendido LEVIATHAN). Zhenya e Boris sono una coppia di benestanti moscoviti che sta per divorziare. Entrambi hanno già nuovi partner e anche per questo la loro separazione è tutt’altro che pacifica, è anzi carica di rancori, risentimenti e recriminazioni. C’è un altro ostacolo da superare: che fare di Alyosha, il loro figlio dodicenne, che nessuno dei due ha mai veramente amato. Finché il bambino un giorno scompare. Vincitore del Premio della Giuria a Cannes e degli European Film Award per fotografia e colonna sonora, è meritatamente candidato all’Oscar come Miglior film straniero.
Un altro meraviglioso film russo è PARADISE di Andrey Konchalovskiy, girato in un raffinatissimo bianco e nero, vincitore del Leone d’Argento a Venezia 2016. Ci mostra una sorta di Giorno del Giudizio, in cui i tre protagonisti raccontano gli episodi finali legati alla propria esistenza terrena, ognuno nella propria lingua (il russo, il francese e il tedesco: indispensabile dunque la visione del film in lingua originale). Nel 1943 Olga, aristocratica russa emigrata e membro della Resistenza francese, viene arrestata per aver nascosto due bambini ebrei. Riesce a sedurre Jules, poliziotto collaborazionista, ma la morte dell’uomo per mano dei partigiani la condanna al campo di concentramento. Qui viene riconosciuta da Helmut, un alto ufficiale delle SS che anni prima si era invano innamorato di lei e farebbe di tutto per riconquistarla.
Altri due sono i film candidati all’Oscar come Migliore Film Straniero (e sarà dura scegliere per chi fare il tifo). Surreale ed affascinante è il film ungherese vincitore del 67° Festival di Berlino CORPO E ANIMA. Endre è il maturo direttore di un mattatoio, Mària la neoassunta giovane addetta al controllo qualità. Schivi e solitari, un giorno scoprono con stupore di fare entrambi da alcune notti l’identico sogno, in cui sono due cervi che brucano pacifici in un bosco innevato. A questo punto i loro rapporti molto formali iniziano inevitabilmente a cambiare: anche in un ambiente così rude e ostile, tra due persone così diverse, l’amore può germogliare.
E infine THE SQUARE dello svedese Ruben Östlund, che ha già vinto la Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes. Il quadrato del titolo è un’installazione artistica di un museo di Stoccolma. Il suo direttore è un uomo di talento e di fascino, sciupafemmine ma anche dedito alle opere umanitarie. Un giorno gli scippano cellulare e portafoglio e da quel momento si trasforma in un mostro di egoismo e meschinità. Ferocemente satirico, surreale (nella trama non sono pochi gli omaggi a Buñuel), molto divertente. Consigliato a tutti gli appassionati di arte contemporanea e a chi ha apprezzato il precedente film del regista FORZA MAGGIORE (altra storia di maschio alfa che si rivela un ominicchio).
E’ tutto. Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e leggere le recensioni di MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!
Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.
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