è giovedì sera
do una sbirciatina alla locandina mentre mi affretto in sala ancora abbagliata dalla dolcezza di quella bella bambina in groppa al suo papà, le luci si stanno affievolendo ma faccio in tempo a trovare la mia solita poltrona, mi accomodo tra visi conosciuti e quegli stessi sguardi d’intesa che ogni settimana rimbalzano copiosi
che gioia
ecco sta per iniziare il film Gifted, diretto da Marc Webb e scritto da Tom Flynn, non ho letto niente al riguardo ma così dal nulla mi giunge all’orecchio un’informazione preziosa, Chris Evans nei panni di Frank Adler sta crescendo la piccola Mary, sette anni soltanto, figlia di sua sorella Diane, morta suicida
mi si stringe il cuore al solo pensiero
ora il buio la fa da padrone e lo schermo ci rapisce con questa storia intrigante, siamo in Florida e Mary, interpretata magistralmente da Mckenna Grace, controvoglia inizia la scuola dove subito emergono le sue straordinarie doti matematiche, ereditate dalla povera mamma, un genio in materia
che fare, lasciarla vivere tranquilla, seppure annoiata, in una classe di bambini comuni sacrificando un talento innato come vorrebbe fare l’amorevole zio o sfruttare le sue abilità straordinarie ma rubandole un’infanzia serena, desiderio dell’ingrata nonna, che dilemma, entrambe le scelte hanno delle conseguenze e serie per giunta
ringrazio il cielo d’essere una persona comune
mi guardo intorno incuriosita e percepisco nell’aria un grande stupore, come può un cervello gigantesco albergare nella testolina di una bambina dall’aspetto così fragile e dal vissuto così complesso e allo stesso tempo come può una bambina di pochi anni e senza i denti da latte recitare con tale professionalità e vivere serenamente la propria infanzia
al momento non è dato sapersi
vivo con sbigottimento questa doppia magia del prodigio, non so se stupirmi di più delle capacità matematiche della protagonista o delle abilità recitative della piccola attrice
sono strabiliata
e
lo siamo tutti in sala
e che dire della nonna, una grande attrice indubbiamente, come tutto il cast del resto, ma vorremmo entrare nello schermo e suonargliele di santa ragione per interrompere quella guerra fredda serrata che ha avviato con una crudeltà incalzante
le emozioni ci avvinghiano, la collera ci fa stringere braccioli e denti, tamburellare i piedi sul pavimento e bofonchiare insulti
che nonna ingrata
parteggiamo tutti per te piccola Mary e in coro silenzioso ti sosteniamo fino alla fine
Elisa Bollazzi
ndr il film Gifted – Il dono del talento sarà disponibile in home video su Amazon.it dal 28 febbraio
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection
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