Recensione del film Lake Bodom di Taneli Mustonen, novità horror in home video dal 12 dicembre 2017.
Il 4 giugno del 1960 il lago Bodom, distante 22 chilometri dalla capitale Helsinki, divenne tristemente famoso per l’aggressione a un gruppo di giovani campeggiatori, con un bilancio di tre vittime e un ferito. Quella di Bodom è tuttora una delle stragi più inquietanti della storia del Paese, nonché una delle più affascinanti, soprattutto perché l’autore e il movente del massacro non furono mai identificati.
Lake Bodom sfrutta l’assist fornito dalla cronaca nera locale per farsi largo nell’affollato reparto degli “horror da campeggio” e provare a scoprire, con estrema fantasia e libertà narrativa, il mistero dietro a quegli eventi.
E’ proprio “investigativa” infatti la ragione che spinge il prestante Elias e il nerd Atte ad invitare le coetanee Nora e Ida sulle rive del fatidico lago per un weekend in tenda, proprio come i malcapitati di cinquantasette anni prima.
La storia del genere e il buonsenso suggeriscono che la piega degli eventi non sarà rosea e che tra i boschi, al chiaro di luna, i quattro si avvicineranno come nessun altro alla verità sul caso Bodom.
Noi schiavi dell’horror dobbiamo ammetterlo: non ci stuferemo mai delle giovani comitive mandate al macello attorno a un laghetto maledetto, poco importa che il loro destino si compia per mano di un Jason, un maniaco, un mostro, un animale o un meteorite che sbuca dal nulla e schiaccia la biondina di turno.
Figuriamoci poi se, accanto al protocollo poco originale ma molto caro, c’è la mano di un buon regista e un paio di variabili narrative impazzite che complicano le previsioni.
Lake Bodom nasconde infatti sotto alla copertina scontata il testo ben studiato di una trappola multipla, un intreccio di subdolerie assai più interessante di assassini e omicidi, che prendono corpo fra le ombre di una foresta scandinava fiabesca e spaventosa.
Il regista Taneli Mustonen è al suo ottavo lavoro e si vede, mentre il direttore della fotografia (Daniel Lindholm) mette lo zampino nella convincente atmosfera del film; il buon theme, ipnotico quanto basta, ridonda e martella nelle sequenze più interessanti.
Piano piano il riferimento alla “storia vera” si allontana e disperde (meglio così) a favore di uno slasher non convenzionale e pieno di bivi, che proprio per la sua crescente imprevedibilità regala un accenno di inquietudine, soprattutto nella turbolenta mezz’ora finale.
Tra gli extra del dvd firmato Midnight Factory, il sempre gustoso “Reazioni del pubblico” (solo nei cinema dove vado io la gente sobbalza poco e parla molto?) e un succinto making of.
Voto: 6,5/10
Luca Zanovello
Responsabile della sezione Cinema e del neonato esperimento di MaSeDomaniTV (il nostro canale Youtube) Luca, con grazia e un tocco ironico sempre calibrato, ci ha fatto appassionare al genere horror, rendendo speciali le chiacchiere del lunedì sulle novità in home video, prima di diventare il nostro inviato dai Festival internazionali e una delle figure di riferimento di MaSeDomani. Lo potete seguire anche su Outside The Black Hole
Leave a Comment