Genovesino: l’arte di Luigi Miradori in mostra a Cremona

Alla scoperta di Genovesino, Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona, la mostra in chiusura il 4 febbraio 2018.

Gennaio è un mese particolare. Le temperature si fanno rigide, rendendo le nostre giornate lavorative più frizzanti; e le mostre d’autunno volgono al termine, conferendo al nostro tempo libero maggior brio. Esatto, gennaio è stimolante sotto molti punti di vista, non tutti attraenti, è vero, ma i momenti off sono affollati come non mai. E la cosa ci piace. Concentriamoci quindi sugli eventi da non perdere prima che sia troppo tardi. Tra questi vi è sicuramente Genovesino, Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona, la mostra, allestita in occasione delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita di Monteverdi, dedicata a uno degli artisti che, grazie al suo talento, ha contribuito a rendere grande la città di Cremona.

Luigi Miradori detto Genovesino, Sacrificio di Isacco
Londra, collezione privata

IL GENOVESINO

Luigi Miradori (1605-1656) noto come il Genovesino, dalla Genova in cui nacque, è stato un importante esponente della pittura lombarda del ‘600. Trasferitosi prima a Piacenza e poi a Cremona, dove divenne in breve tempo uno degli artisti più richiesti, tanto dall’aristocrazia quanto dal clero, fu considerato un uomo curioso, attento e sperimentalista.

Ricordato per la sua allegria, malgrado le sventure familiari che lo colpirono, il pittore non limitò la sua produzione ad un’unica tipologia di dipinti. Al contrario. Da ogni ambiente in cui visse assimilò tradizioni figurative, letterarie e musicali, che riverberò nelle sue tele. Ebbe un estro che, probabilmente, fu determinante nell’attirare l’attenzione (e ottenere il consenso) dei suoi committenti.

I soggetti e gli stili dei suoi quadri – che fossero istantanee della realtà oppure versioni grottesche di essa – variavano di continuo, anche quando riprendevano temi già esplorati, vedi la caducità della vita nelle Vanitas (immagine sotto). Creatività e fantasia non parevano mancargli. E con una simile versatilità, non può stupire che il percorso espositivo di oggi sia ripartito in sezioni ricche ed eterogenee, unite solo dalla mano dell’autore. Un autore, in cui l’influenza del realismo di Caravaggio rimase sino all’ultimo al fianco di quel tocco bizzarro e teatrale che caratterizzò il barocco.

Luigi Miradori detto Genovesino, Cupido dormiente (Vanitas)
Cremona, Museo Civico Ala Ponzone

LA MOSTRA 

AL MUSEO CIVICO ALA PONZONE

Sono oltre cinquanta le opere che si possono ammirare nell’Ala Ponzone della Pinacoteca spaziando, come dicevamo, dagli argomenti religiosi ai ritratti, attraverso le allegorie della Vanitas. Capolavori che provengono da musei e collezioni private, talvolta di proprietà della Chiesa. Taluni sono di casa, altri hanno dovuto affrontare un lungo viaggio (da New York, Londra e Zurigo).

E non mancano neppure gli inediti (tre) o i dipinti mai esposti in pubblico (vedi il Sacrificio di Isacco, Londra, collezione privata – foto in testa). Pensate che un quadro, il Ritratto di Gian Giacomo Teodoro Trivulzio, era dato per disperso dal lontano 1932. Ha varcato l’Atlantico, è stato attribuito allo spagnolo Juan Bautista del Mazo y Martinez, e poi… il buio! Insomma, l’evento è davvero da considerarsi unico ed è molto probabile che circa un terzo di quanto attualmente al Museo Civico di Cremona non l’abbiate mai visto prima. Non è finita qui.

IN CITTÀ

Qualora all’uscita aveste voglia di camminare, è possibile arricchire la visita con un itinerario che si snoda tra chiese e palazzi cittadini. Luoghi che conservano altri preziosi lavori dell’artista come, per esempio, la Casa Comunale (ove è custodita la grande tela dell’Ultima Cena) e il Duomo (in cui si può ammirare il ciclo delle Storie di San Rocco). Nel tour sarete guidati da un’App gratuita (anche in lingua inglese), integrata con Google Mappe, che vi segnalerà il percorso più breve per raggiungere la via cercata. È da notare che la App vi sarà utile pure nell’Ala Ponzone dove vi riserverà informazioni e curiosità extra rispetto alle didascalie fornite.

Luigi Miradori detto Genovesino, Moltiplicazione dei pani e dei pesci, 1647
Cremona, Palazzo Comunale

Contanta sinergia è riuscita a creare un evento culturale di rivalutazione del Miradori, in particolare, e della storia di Cremona, in generale, e ha saputo conquistare il pubblico. Il successo è stato tale da imporre agli organizzatori di prorogare al 4 febbraio 2018 la chiusura di Genovesino, Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona, inizialmente fissata per il 6 gennaio.

INFORMAZIONI UTILI

Genovesino, Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona

Museo Civico Ala Ponzone
Via Ugolani Dati, 4 – 26100 Cremona
Orari di apertura: martedì – domenica dalle 10.00 alle 17.00. Lunedi chiuso.
Sito web www.mostragenovesino.it

Catalogo a cura di Officina Libraria

 

Fonte e foto: si ringrazia l’ufficio stampa

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