E’ venerdì, come sempre vi segnalo i tantissimi film in lingua originale che saranno proiettati a Milano nei prossimi giorni, a beneficio di stranieri, studenti e dei tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani.
Sale Uci Cinemas: tutti i giorni al Bicocca il fresco vincitore di 4 Golden Globes TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI. Tre mesi prima le hanno ucciso la figlia, ma la polizia non ha trovato il colpevole e le indagini languono. Mildred (Frances McNormand) decide così di dare uno scossone alle pigre istituzioni locali facendo installare alle porte della città tre giganteschi manifesti che chiedono conto del loro operato. Lo sceriffo Willoughby (Woody Harrelson) e il suo vice Dixon (Sam Rockwell) non la prendono bene. TRE MANIFESTI è anche all’Anteo Palazzo del Cinema.
Preceduto da uno stucchevole corto natalizio di 20 minuti sui personaggi di FROZEN, c’è il nuovo, poetico, coloratissimo cartoon Disney-Pixar COCO. Il dodicenne messicano Miguel sogna di diventare un musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz. Nel tentativo di dimostrare il suo talento finisce per ritrovarsi nella Terra dei Morti, dove incontra diversi antenati, come la bisnonna Imelda e l’imbroglione Hector. Con lui parte per uno straordinario viaggio allo scopo di trovare Ernesto e guadagnarsi la benedizione della famiglia, che gli permetterà di tornare nel Mondo dei Vivi prima che sia troppo tardi. Mercoledì 17 al Certosa, Pioltello e Milanofiori, anche il pomeriggio di sabato 13 e domenica 14 al Bicocca.
Il CinéMagenta63, la sala proiezioni dell’Institut Français, propone una rassegna dedicata al maestro riconosciuto del noir Jean-Pierre Melville. Nessuno come lui è riuscito a rendere il mondo della malavita francese incentrato su criminali romantici e poliziotti carogne. Sabato 13 il suo primo film BOB LE FLAMBEUR (Bob il giocatore, 1956). Bob è un giocatore fallito, che per tornare a galla organizza minuziosamente un colpo al casino di Deauville. Durante il colpo, quando l’operazione sta per andare in porto, Bob si fa però attrarre dal tavolo da gioco e perde tempo prezioso. Riesce a vincere una forte somma, ma il colpo fallisce: lui è arrestato, mentre il suo giovane complice viene abbattuto dalla polizia.
Giovedì 18 LE DOULOS (Lo spione, 1963). Il ladro Maurice (Serge Reggiani) appena uscito di prigione rapina e uccide un ricettatore. Poi progetta con l’amico Silien (Jean-Paul Belmondo) un’altra rapina che però fallisce. Maurice ora sospetta che Silien sia un informatore. Arrestato, scopre la verità solo all’uscita dal carcere: troppo tardi, perché ha ormai innescato un inarrestabile meccanismo di morte.
Ingresso con la Carte de Membre (50 € l’anno per accesso a tutte le attività e ai prestiti dalla mediateca) o con la CinéCarte (20 € per 4 film, da soli in compagnia).
Un altro grande classico francese: lunedì 15 il Mexico e martedì 16 il Palestrina propongono, nella prima delle due serate TUTTO JEAN VIGO, un film specialissimo, che in pochi hanno visto dopo la sua prima uscita nel 1934. E’ L’ATALANTE, il cui regista Jean Vigo, poeta della macchina da presa, morì di tubercolosi a 29 anni, pochi giorni prima di terminarlo. All’epoca fu maltrattato dalla censura, per anni sono circolate versioni dai montaggi differenti, finché nel 1989 ne fu ritrovata una copia intatta negli archivi della Rai (un frammento della quale è diventato la sigla della trasmissione Fuori Orario). La settimana prossima altri corti e mediometraggi dell’autore.
Non altrettanto poetico ma di certo divertente e spettacolare è lunedì 15 al Centrale THE GREATEST SHOWMAN. E’ la storia di Phineas Taylor Barnum, imprenditore ambizioso e fantasioso che divenne noto nell’America dell’Ottocento per la creazione di spettacoli affascinanti nel suo colossale circo, un teatro a tre piste e con ben quattro palcoscenici che poteva ospitare ventimila spettatori, e divenne ben presto un fenomeno mondiale. E’ un classico musical sfolgorante e coloratissimo, con una decina di numeri cantati e danzati, protagonista assoluto Hugh Jackman, affiancato da Michelle Williams, Zac Efron, Rebecca Ferguson. THE GRATEST SHOWMAN è anche all’Anteo Palazzo del Cinema
La novità della settimana alla Cineteca Spazio Oberdan è il film slovacco – ispirato a una storia vera – LITTLE HARBOUR, che ha vinto l’Orso di Cristallo al Festival di Berlino 2017. Jarka ha 10 anni ed è ferita dalla mancanza di attenzioni da parte della madre. Un giorno trova due neonati abbandonati, che mette al sicuro in un capanno dismesso. Lì si rifugia con il piccolo Kristian, il suo vicino di otto anni, e si prende cura con amore dei gemelli. In quella fuga dal mondo degli adulti creano la famiglia ideale che non hanno mai avuto.
All’interno della rassegna IL CINEMA DI KATHRYN BIGELOW (dei sette proposti, i film in lingua originale sono solo alcuni) c’è il suo più recente DETROIT, in cui la regista ancora una volta non teme di raccontare una storia “difficile”. E’ la fedele – e scomoda – ricostruzione della rivolta di Detroit, iniziata il 25 luglio 1967 con una rude perquisizione ad un bar, seguita dall’arresto di 82 pacifici avventori neri. Il giorno successivo una manifestazione di protesta si trasformò in rivolta. Seguì un vero e proprio massacro ad opera della polizia e della Guardia Nazionale: alla fine persero la vita tre afroamericani e centinaia di persone restarono gravemente ferite.
L’Anteo Palazzo del Cinema propone questa settimana diversi titoli già citati sopra in altre sale, oltre a LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE di Woody Allen. Il più divertente di tutti è senza dubbio la commedia nera MORTO STALIN, SE NE FA UN ALTRO. La notte del 2 Marzo 1953 Iosif Stalin, che regnava come signore assoluto su tutte le Russie, crollò a terra stroncato da un ictus. Fu dichiarato ufficialmente morto solo due giorni più tardi, durante i quali i membri del Comitato Centrale tramarono e si scontrarono per conquistare il potere supremo; due giorni in cui risaltarono la follia, l’oscenità e la disumanità del totalitarismo. Raccontando di eventi incredibili ma veri, il film fa riferimento alla graphic novel La morte di Stalin (e al suo seguito, Volume 2 – Il funerale) dei francesi Fabien Nury e Thierry Robin.
Un intero quartiere della metropoli cinese di Shenzhen lavora a ritmi impressionanti per produrre riproduzioni di quadri di Van Gogh, molto richiesti sui mercati internazionali. Nel documentario cino-olandese ALLA RICERCA DI VAN GOGH seguiamo un ex contadino diventato pittore dalla Cina ad Amsterdam, in un viaggio alla ricerca di sé unita a quella delle radici del suo lavoro. Il film è anche una riflessione su quanto possa essere insensato per entrambe le culture un mischiarsi di Oriente e Occidente in tale incosciente maniera. Solo lunedì 15 e martedì 16, anche all’Ariosto.
Per la rassegna SOUND&MOTION PICTURES lunedì 15 all’Anteo Palazzo del Cinema, martedì 16 all’Arcobaleno e giovedì 18 al Mexico ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS. Celeberrimo giallo di Agatha Christie, è stato portato diverse volte in tv ma solo nel 1974 al cinema, con la regia di Sidney Lumet e un cast all stars (Oscar a Ingrid Bergman). A quello stesso stile molto classico, con un gusto tutto inglese per scene e costumi, si è ispirato oggi Kenneth Branagh, baffuto protagonista nei panni di Hercule Poirot e regista alla guida di un altrettanto ricco cast: tra gli altri il “cattivo” Johnny Depp, una ancora splendida Michèle Pfeiffer, Willem Dafoe, Penelope Cruz.
Il cinema Beltrade è un monosala che coraggiosamente programma ogni giorno 6-7 titoli diversi tra film e documentari, quelli stranieri tutti in lingua originale.
Surreale e affascinante è il film ungherese vincitore del 67° Festival di Berlino CORPO E ANIMA. Endre è il maturo direttore di un mattatoio, Mària la neoassunta giovane addetta al controllo qualità. Schivi e solitari, un giorno scoprono con stupore di fare entrambi da alcune notti l’identico sogno, in cui sono due cervi che brucano pacifici in un bosco innevato. A questo punto i loro rapporti molto formali iniziano inevitabilmente a cambiare: anche in un ambiente così ostile, tra due persone così diverse, l’amore può germogliare.
La libertà di opinione finisce dove iniziano l’odio e il disprezzo per la persona. Seguendo questo principio, dal 1985 Irmela Mensah-Schramm esce ogni giorno dalla sua casa di Berlino armata di spatola e spray nero, e gira per la città a cancellare scritte e a staccare adesivi razzisti dopo averli fotografati. Ha 72 anni, è sola e rischia grosso, perché è stata più volte minacciata: ma Irmela ha già sconfitto il cancro e un passato difficile, e rifiuta di piegarsi. Martedì 16 il documentario THE HATE DESTROYER che ce la racconta sarà proiettato alla presenza del regista e della protagonista.
Molti altri i film proiettati: dal capolavoro francese HAPPY END di Michael Haneke al documentario americano LA POLTRONA DEL PADRE, e poi DETROIT e ALLA RICERCA DI VAN GOGH, di cui abbiamo parlato nei capitoli dedicati ad altre sale. Chiudiamo però con un film in lingua originale che troverete di certo solo qui: in contemporanea con l’India, domenica 14 il film indiano THAANAA SERNDHA KOOTTAM in lingua tamil, straordinariamente sottotitolato in inglese. La storia è ispirata ad una vera rapina avvenuta nel 1987, quando un gruppo di criminali travestiti da poliziotti ha fatto irruzione in uno showroom di gioielli a Mumbai e ha rubato un bottino di oltre 3 milioni di rupie.
E’ tutto. Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e leggere le recensioni di MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!
Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.