Il Mago di Oz: ma se domani… il musical stregasse anche te?

Un commento allo spettacolo Il Mago di Oz, il musical in scena al Teatro Silvestrianum di Milano. 

Il musical si sa, può piacere oppure no. Ma se domani fossimo folgorati da questo genere di teatro che unisce la danza, il canto e la recitazione?

Io ormai non ne posso fare a meno e anche questa volta, prima di Natale, eccomi seduta al Teatro Silvestrianum di Porta Romana a Milano. E’ il 15 dicembre e in via Maffei, per la precisione, ci arrivo comodamente con la metro gialla, fermata appunto Porta Romana. Percorro il viale Montenero addobbato per le feste e immagino di essere Dorothy sul Dorato Sentier, del resto sto per assistere ad un classico dei Musical, forse uno dei più storici… mi appresto a vedere, infatti, il Mago di Oz. Era il 1939 quando Judy Garland cantava “Somewhere over the rainbow blue birds fly”…e io non ero neanche nata, ma ricordo di averlo visto con mia nonna molti anni dopo alla tv e non avevo che dieci o dodici anni. Una fiaba antica che mi piaceva moltissimo: una bimba che si sente incompresa, scappa da casa e si ritrova in un altro mondo con degli amici che desiderano qualcosa che in fondo hanno già, ma devono scoprirlo da soli.

Mi metto comoda sulla poltrona con lo stesso spirito con cui guardavo il film alla tv con mia nonna: spensierata. E così mi sento, quando il sipario si apre, perché vedo una trentina di giovani attori e ballerini, tra i 6 e i 19 anni, uno più bravo dell’altro. Frequentano la Children’s Musical School di Milano e costituiscono la “Piccola Compagnia” di Fiorella Nolis, performer italiana nota al mondo del musical (da Peter Pan, A Chorus Line, da Shrek al recente Jersey Boys). Rimango stupita e affascinata da questi ragazzi che sembrano già dei professionisti: Dorothy ha davvero 16 anni, si chiama Elena e sul palco è sorpresa quando capisce che forse non si trova più nel Kansas, ma nella terra dei Mastichini.

Una scena del musical Il Mago di Oz: il Sindaco e gli abitanti danno il benvenuto a Dorothy nel Paese dei Mastichini

I piccoli attori escono dai loro nascondigli, impeccabili nei loro abiti perfettamente realizzati da Maria Cristina Urru, uno per ogni ragazzo, su misura, cantano felici che la strega non c’è più “Din don è festa qua è morta e mai ritornerà”. Matteo-il sindaco, 12 anni, le dà il benvenuto nel Paese dei Mastichini insieme ai piccoli abitanti (Josè, Valentina, Ludovica, Ilaria, Laura, Viola, Alexia, Chiara e Fabiana), gli amici del Club del Biberon (Renato, Carolina, Beatrice, Marianna e Sara, piccoli attori dai 6 ai 7 anni) e a quello “puzzolentissimo” della Pasta e Fagioli (Beatrice B, Laura e Beatrice S. che nella produzione precedente era Annie nel musical omonimo).

E io? Tornerò in Kansas?” chiede Dorothy a Toto, il suo cagnolino che abbaia davvero. E’ uno Yorkshire vivo e vegeto che sta coi ragazzi sul palco e che si fa coccolare a suon di biscotti. Andrea, lo Spaventapasseri ha infatti le tasche piene di briciole per Toto mentre si avvia sul sentiero dorato per avere dal Mago di Oz un cervello. Anche lui ha 16 anni e nella vita studia al liceo scientifico. Ha una sorella gemella che si chiama Nicole, fa il linguistico e cerca disperatamente un cuore: è l’Uomo di Latta, vuoto e arrugginito prima che arrivasse Dorothy. E per finire Jasmin è Leone Codardo: nella vita frequenta l’artistico e di coraggio ne ha tanto come tutti i suoi compagni; ha la passione per il musical, che “pratica” due volte a settimana, più il sabato e la domenica per le prove.

Il mago di Oz: Dorothy e Toto, insieme allo Spaventapasseri, l’Uomo di latta, e Il Leone Codardo dopo aver superato il campo di papaveri

Sono proprio disinvolti questi giovani performer! Anche a mia nonna sarebbero piaciuti un sacco. Lei aveva una passione per i cattivi delle storie, forse perché nella vita reale era dolce come il miele. Avrebbe fatto il tifo per la strega cattiva, Francesca, che è una fanciulla di 18 anni, molto educata e sempre cordiale che qui vuole a tutti costi delle scarpette rosse e sghignazza fortissimo che mi fa rabbrividire insieme alla sua inseparabile scimmietta Sofia. E’ verde in faccia e chiama a sé le sue guardie (Gaia, Maria, Matilde, Anna, Francesca, Federica, Miriam), che mi fanno sobbalzare sulla poltrona per le capriole in aria, i salti e le ruote senza mani. Gli atleti più giovani interpretano le cattivissime scimmie della Strega dell’ovest (Federico, Martina, Emma, Lucia e Sara) eppure sono simpatici ragazzini questi acrobati del Fitkid coordinati da Gabriella Crosignani, già coreografa acrobatica in Pinocchio il Grande Musical.

Una scena del musical Il Mago di Oz: una splendida ballerina acrobata a testa in giù, “Nel Regno di Oz”

Dopo il campo di papaveri e la neve, sono certa di essere quasi arrivata nella città di Smeraldo o almeno così mi ricordo. Mia nonna diceva che la città era verde come la speranza, quella di Dorothy di tornare a casa. E’ questo che la fanciulla chiede al grande e potente Oz che però non è un vero mago, ma un simpaticone! Si chiama Davide e ha tutta l’aria di un giocherellone. Dopo avere rivelato la sua vera natura, il Mago ritorna in Kansans con la sua mongolfiera, lasciando Dorothy in un mare di lacrime. Per fortuna la fatina buona Glinda, appare come in una nuvola di glassa. E’una dolce ragazza, si chiama Sonia e nella famiglia Addams di qualche anno prima, interpretava lo zio Fester: che capacità di trasformarsi!!

Riuscirà a riportare Dorothy a casa sua?

Una scena del musical Il Mago di Oz: i Mastichini ridono perchè Dorothy dice che “le streghe sono brutte, con i porri sul naso e sul mento” ma non sa che anche la bella Glinda è una Strega, la Strega buona del Nord

I canti sono impeccabili e scopro che i ragazzi cantano tutti dal vivo: i cori hanno avuto la supervisione di Pasquale Girone Malafronte, un altro nome noto del musical italiano.

Certamente per questi giovani la Children’s Musical School è una seconda casa: oltre al corso tradizionale, la direttrice Fiorella Nolis si avvale di una serie di professionisti per gli approfondimenti delle singole discipline che fanno parte del musical, nonché di stage intensivi con grandi maestri del teatro e del musical italiano (ad esempio Manuel Frattini nel 2016 e Claudio Insegno nel 2017). Lo scorso anno, gli allievi (dai tredici anni in su) hanno sostenuto l’esame di canto della London College of Music, per conseguire il diploma in Musical Theatre, il più alto riconoscimento nell’ambito del teatro musicale. Devono stare proprio come a casa per trascorrere molte ore a teatro tra prove, lezioni e… i risultati sono strabilianti: due spettacoli il 27 e 28 maggio sold out, uno il 15 dicembre…sold out, tre a Concorezzo il 23 dicembre…con 2000 spettatori in un solo giorno, tutti spettacoli sold out!

Una scena del musical Il Mago di Oz: i Mastichini indicano a Dorothy il Dorato Sentier che la condurrà ad Oz, dal celebre Mago

Il 21 gennaio 2018 ripetono al teatro Silvetrianum di Milano e ovviamente, anche questa volta, non ci sarà un posto libero!!!

Ah, se mia nonna fosse ancora qui! Certamente la porterei a teatro, la farei alzare da quella sua grande e comoda poltrona, spegnerei la tv e la porterei a teatro per vedere insieme Il Mago di Oz, proprio come tanti anni prima, felice di andare con Dorothy e la Piccola Compagnia della Children’s Musical School sul sentiero dorato…

Ma se domani il Musical stregasse anche te?

Sarah Pellizzari Rabolini

INFORMAZIONI UTILI
IL MAGO DI OZ di Frank Baum

Prossima replica il 21 gennaio 2018
Teatro Silvestrianum di via A. Maffei n.19-29, MILANO
Info e prenotazioni 0255211300
Web www.teatrosilvestrianum.it

Una scena del musical Il Mago di Oz: la terribile Strega dell’Ovest arrabbiata perchè qualcuno ha ucciso sua sorella, la perfida Strega dell’ Est


Si ringrazia la direzione della Children’s Musical School per il supporto iconografico

 

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