E’ venerdì, come sempre vi racconto quali saranno i film in lingua originale proiettati a Milano nei prossimi giorni, a beneficio di stranieri, studenti e dei tanti che non amano i sovente mediocri doppiaggi italiani: e con la fine delle vacanze di fine anno l’offerta si è fatta più abbondante.
Lunedì 8 il Centrale presenta OGNI TUO RESPIRO. La prima prova da regista dell’attore Andy Serkis narra la storia vera dell’inglese Robin Cavendish (Andrew Garfield), che nel 1958, all’età di 28 anni, rimase paralizzato dal collo in giù a causa della poliomielite. Non aspettatevi un polpettone strappalacrime: è la storia di come, con incrollabile volontà e con l’affettuoso aiuto di parenti e tanti amici, creò strumenti per la mobilità che gli permisero di viaggiare in tutto il mondo e diventare un paladino dei diritti dei disabili.
La rassegna SOUND&MOTION PICTURES presenta lunedì 8 all’Anteo, martedì 9 all’Arcobaleno e giovedì 11 al Mexico la commedia storica VICTORIA E ABDUL di Stephen Frears. E’ ispirata alla storia vera dell’imprevedibile amicizia tra la regina Vittoria (Judi Dench) e il 24enne indiano Abdul Karim (Ali Fazal), che fecero conoscenza nel 1887, quando il giovane servì a tavola al Giubileo d’oro della Regina. Affascinata dai racconti esotici e dai modi informali di Abdul, la settantenne Vittoria – appassionata di tutto quanto era indiano anche se non le fu mai concesso di visitare l’India per ragioni di sicurezza – iniziò, nello scandalo generale, a preferire la compagnia del domestico alla cerchia di barbosi e petulanti consiglieri reali.
Mentre sto scrivendo le sale del circuito Uci Cinemas forniscono un programma provvisorio, limitato alla sede di Bicocca. A partire da lunedì 7 è previsto il ritorno di STAR WARS. THE LAST JEDI, per il weekend due titoli destinati al pubblico giovanile ma godibili anche dagli adulti.
JUMANJI è l’ideale seguito del film del 1995 che aveva per protagonista Robin Williams. Non c’è più il gioco da tavolo in cui, ogni volta che si gettano i dadi, comparivano scritte inquietanti. Qui c’è una vecchia console per videogiochi in cui quattro liceali vengono risucchiati, precipitando in una giungla tropicale nelle sembianze degli avatar che si erano scelti. L’unico modo per tornare alla realtà è portare la pedina del giocatore – l’avatar in questo caso – alla vittoria.
Preceduto da uno stucchevole corto di 20 minuti su alcuni personaggi di FROZEN, c’è il nuovo cartoon Disney-Pixar COCO. Il dodicenne messicano Miguel sogna di diventare un musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz, sebbene la sua famiglia da generazioni sia contraria alla musica. Nel tentativo di dimostrare il suo talento, finisce per ritrovarsi nella coloratissima Terra dei Morti, dove incontra diversi antenati, come la bisnonna Imelda e l’imbroglione Hector. Con lui parte per uno straordinario viaggio allo scopo di trovare Ernesto e guadagnarsi la benedizione della famiglia, che gli permetterà di tornare nel Mondo dei Vivi prima che sia troppo tardi. Bellissimo.
All’Anteo CityLife il film sentimentale inglese VI PRESENTO CHRISTOPHER ROBIN. Quello del titolo è il nome del figlio dello scrittore A.A. Milne, inconsapevole co-autore, con la sua ingenuità infantile, della serie di libri dedicati all’orsetto Winnie the Pooh. I suoi giocattoli ispirarono il magico mondo dell’orsacchiotto e dei suoi amici – il tigrotto Tigger, il maialino Piglet e l’asinello Eeyore – ma il ragazzo venne travolto dal successo internazionale dei libri.
Ben tre i film in lingua originale all’Anteo Palazzo del Cinema. Novità della settimana è la commedia nera americana MORTO STALIN, SE NE FA UN ALTRO. La notte del 2 Marzo 1953 Iosif Stalin, il “piccolo padre” che regnava come signore assoluto su tutte le Russie, crollò a terra stroncato da un ictus. Fu dichiarato ufficialmente morto solo due giorni più tardi, durante i quali i membri del Comitato Centrale tramarono e si scontrarono per conquistare il potere supremo: due giorni in cui risaltarono la follia, l’oscenità e la disumanità del totalitarismo. Raccontando di eventi incredibili ma veri, il film fa riferimento alla graphic novel La morte di Stalin (e al suo seguito, Volume 2 – Il funerale) dei francesi Fabien Nury e Thierry Robin.
Proseguono le proiezioni di LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE, il più recente film di Woody Allen, illuminato dalla preziosa fotografia di Vittorio Storaro. Ambientato negli anni 50 a Coney Island, vede intrecciarsi le vite di quattro personaggi: Ginny (una splendida Kate Winslet), ex attrice malinconica ed emotivamente instabile che lavora come cameriera; Humpty (un magnifico Jim Belushi), il rozzo marito di Ginny, manovratore di giostre; Mickey (Justin Timberlake), un bagnino di bell’aspetto che sogna di diventare scrittore; Carolina (Juno Temple), la figlia da poco ritrovata di Humpty, che ora è costretta a nascondersi nell’appartamento del padre per sfuggire ad alcuni gangster.
50 PRIMAVERE di Blandine Lenoir è una commedia francese tutta al femminile. La fresca cinquantenne Aurore (Agnès Jaoui, deliziosa interprete di PAROLE, PAROLE, PAROLE di Alain Resnais e IL GUSTO DEGLI ALTRI di Jean Pierre Bacri) è separata, ha appena perso il lavoro e scopre che presto diventerà nonna. La società la spinge a farsi educatamente da parte ma, ritrovato per caso il suo primo amore, Aurore decide di opporre resistenza, rifiutando la rottamazione alla quale sembra destinata. Potrebbe essere il momento di cominciare una nuova vita.
La Cineteca Spazio Oberdan ci offre da oggi un nuovo affascinante documentario proveniente dal Trento Film Festival. In LIFE IN FOUR ELEMENTS la regista finlandese Natalie Halla racconta quattro personaggi: un base jumper austriaco, una freediver finlandese, un vigile del fuoco spagnolo e uno speleologo austriaco. Quattro storie esemplari attraverso le quali viene tracciato il rapporto simbiotico dell’uomo con i quattro elementi e si coglie di volta in volta – sott’acqua, sulle ali del vento, tra la furia delle fiamme e nella profondità della terra – il manifestarsi della natura.
Parte lunedì la rassegna IL CINEMA DI KATHRYN BIGELOW, sette film super adrenalinici della prima regista donna a vincere l’Oscar. I più vecchi saranno in versione doppiata, in lingua originale i più recenti: si comincia con THE HURT LOCKER (2008), ambientato tra gli sminatori dell’esercito Usa in Iraq. Seguiranno ZERO DARK THIRTY (2012), sulla decennale caccia a Osama Bin Laden, e il recentissimo DETROIT (2017), ispirato alle sanguinose rivolte che sconvolsero la città nel 1967.
Ultimissime proiezioni per la rassegna OMAGGIO A ROBERT GUEDIGUIAN e per il film SAMI BLOOD, dedicato al conflitto tra la società svedese contemporanea e il modo di vivere tradizionale dei Sami (i Lapponi), tuttora spesso trattati come cittadini di serie B.
Chiudiamo con il cinema Beltrade, che coraggiosamente programma ogni giorno 6-7 titoli diversi tra film e documentari, quelli stranieri tutti in lingua originale.
Novità della settimana l’intrigante film ungherese vincitore del 67° Festival di Berlino CORPO E ANIMA. Endre è il maturo direttore di un mattatoio, Mària la neoassunta giovane addetta al controllo qualità. Schivi e solitari, un giorno scoprono con stupore di fare entrambi da alcune notti l’identico sogno, in cui sono due cervi che brucano pacifici in un bosco innevato. A questo punto i loro rapporti molto formali iniziano inevitabilmente a cambiare: anche in un ambiente che parrebbe così ostile, tra due persone così diverse, l’amore può germogliare.
Ultime proiezioni per DETROIT di Kathryn Bigelow, che ancora una volta non teme di raccontare storie “difficili”. E’ la fedele – e scomoda – ricostruzione della rivolta di Detroit, iniziata il 25 luglio 1967 con una rude perquisizione ad un bar, seguita dall’arresto di 82 pacifici avventori neri; il giorno successivo una manifestazione di protesta si trasformò in rivolta. Seguì un vero e proprio massacro ad opera della polizia e della Guardia Nazionale: alla fine persero la vita tre afroamericani e centinaia di persone restarono gravemente ferite.
Ancora in programmazione uno dei migliori film del 2017, il provocatorio HAPPY END (il titolo è decisamente ironico) di Michael Haneke, un film sull’amoralità del capitalismo e della ricchezza occidentale, tramandata come un gene maligno attraverso le generazioni, dal nonno alla 13enne nipote. Protagonista è Jean-Louis Trintignant, nel ruolo dell’85enne patriarca di una ricca famiglia di costruttori edili. Dello splendido cast fanno parte anche Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz, Toby Jones e la stupefacente giovanissima Fantine Harduin.
Il documentario LA POLTRONA DEL PADRE ha per protagonisti Abraham e Shagra, due gemelli sessantenni, ebrei ortodossi di Brooklyn, che dopo la morte dei genitori hanno iniziato ad accumulare nella casa di famiglia oggetti di ogni genere, fino a vivere quasi sepolti da un’enorme quantità di ciarpame. Quando (per ragioni igieniche) vengono obbligati a liberarsene, si trovano costretti a confrontare il loro passato e il loro presente; liberatisi di tutti i ricordi rassicuranti a cui stavano aggrappati, devono trovare il coraggio di cominciare una nuova vita.
E’ tutto. Per approfondimenti, informazioni sulle trame, vedere i trailer, sapere indirizzi e orari – e leggere le recensioni di MaSeDomani – cliccate sulle scritte in rosso. Buona visione!
Marina Pesavento
Casalinga per nulla disperata, ne approfitta per guardare, ascoltare, leggere, assaggiare, annusare, immergersi, partecipare, condividere. A volte lunatica, di gusti certo non facili, spesso bizzarri, quando si appassiona a qualcosa non la molla più.