é giovedì sera
la sala è gremita del solito pubblico attento accorso per vedere La verità vi spiego sull’amore di Max Croci, siamo tutti curiosi, i giornali ne hanno parlato, chi bene e chi male e noi vogliamo poter dire la nostra
la sala si riempie di buio e lo schermo si illumina della storia di Dora, una Ambra Angiolini esuberante, giovane mamma di due bambini piccoli abbandonata dal marito dopo una relazione durata sette anni, i primi brillanti e passionali, i successivi alle prese con pappe e pannolini
e l’amore ne risente si sa
ci immergiamo nella trama, le scene scorrono veloci, la frenesia è nell’aria, è tutto così spumeggiante, eppure il disappunto è evidente, i vicini borbottano e più in là c’è chi sbuffa tra le risate, altri si lamentano, ma che diamine, questa è una tragedia mascherata da commedia, non vale, si ride e di gusto, eppure le ferite sono profonde e i dolori sono tanti nascosti in una serie infinita di spassosissime gag
vorremmo poter partecipare con maggiore comprensione al dolore di questa famiglia in frantumi, ma non ce lo lasciano fare, l’amarezza è impalpabile, ci vogliono solo allegri e noi lì trascinati da un flusso vorticoso ci lasciamo andare e ridiamo, anche se in realtà non c’è proprio nulla da ridere
la situazione è drammatica, i bambini sballottati qua e là da una mamma saltimbanco, un padre sofferente, i nonni inverosimili, un’amica eccessiva ora con l’ultimo di una serie incalcolabile di amanti, il poeta-bidello, un principe azzurro goffo ma inventivo, babysitter improvvisato dei bambini in questione, assunto perché li fa ridere
insomma bisogna sempre e solo ridere, e allora ridiamo, pare faccia pure bene all’umore e ai muscoli facciali
d’un tratto mi viene un dubbio, siamo forse al cospetto di una campagna pubblicitaria sui benefici della risata in attesa della proiezione del film, che sia proprio così, suvvia, rilassiamoci, protagonisti su un palcoscenico contemporaneo dove tutto si trasforma in materiale buffo per un blog, un libro, un film
attenzione siamo sempre connessi e una telecamera è sempre puntata di noi
ecco è così
Elisa Bollazzi
n.d.r. il film La verità vi spiego sull’amore è in DVD e blu-ray su Amazon.it dal 31 agosto
Artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale.
Inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!
Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection
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